Tutto sua madre

Film 2013 | Commedia, 85 min.

Regia di Guillaume Gallienne. Un film Da vedere 2013 con Guillaume Gallienne, André Marcon, Françoise Fabian, Nanou Garcia, Diane Kruger. Cast completo Titolo originale: Les Garçons et Guillaume, à table!. Genere Commedia, - Francia, Belgio, 2013, durata 85 minuti. Uscita cinema giovedì 23 gennaio 2014 distribuito da Eagle Pictures. - MYmonetro 3,18 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Condividi

Aggiungi Tutto sua madre tra i tuoi film preferiti
Riceverai un avviso quando il film sarà disponibile nella tua città, disponibile in Streaming e Dvd oppure trasmesso in TV.



Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.


oppure

Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.

Ultimo aggiornamento domenica 2 marzo 2014

Il film fa parte della "Quinzaine des réalisateurs" al Festival di Cannes 2013. Il film ha ottenuto 10 candidature e vinto 5 Cesar, In Italia al Box Office Tutto sua madre ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 427 mila euro e 122 mila euro nel primo weekend.

Tutto sua madre è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING e in DVD e Blu-Ray su IBS.it e su LaFeltrinelli.it. Compra subito

Consigliato sì!
3,18/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 2,88
PUBBLICO 3,17
CONSIGLIATO SÌ
Un one-man show autobiografico, profondo e sottile.
Recensione di Marzia Gandolfi
venerdì 10 gennaio 2014
Recensione di Marzia Gandolfi
venerdì 10 gennaio 2014

Guillaume ama sua madre sopra ogni cosa e fino a confondersi con lei, replicandone i gesti, imitandone la voce, ribadendone il potere. Inviso al padre e ai fratelli, prepotenti e virili, Guillaume si convince di essere una ragazza nella solitudine della sua stanza, dove gli vengono in soccorso la principessa Sissi e l'Arciduchessa Sofia di Baviera. Cresciuto da 'diverso' e rifugiato in un mondo immaginario, Guillaume parla come una ragazza, si veste come una ragazza, è delicato come una ragazza, balla la sevillana come una ragazza. Motivo di imbarazzo per quella famiglia bon chic bon genre (good style, good class) che vive e si annoia in un 'area' compresa tra Parigi e Versailles, Guillaume viene allontanato e costretto in collegi maschili, dove scopre a sue spese di essere un ragazzo. Vittima di un fraintendimento crudele e di una valutazione familiare irrazionale, che lo crescono femmina e lo qualificano omosessuale, Guillaume si abbandona confuso e umiliato sui lettini di analisti, psichiatri e ufficiali medici. Alla ricerca della sua identità e della sua voce, troverà il suo posto a tavola e sul palcoscenico del mondo.
Guillaume calca la scena e drammatizza la vita. Ha quattordici anni, ha trent'anni, è Sissi, è l'Arciduchessa Sofia, è sua madre, è una perfetta ballerina andalusa, è la nonna, è ogni donna che osserva e di cui ammira il respiro sempre diverso e incomparabile. Guillaume può essere tutti ma non è ancora. Cresciuto nel mito della madre, che disorienta la sua identità e orienta le sue relazioni fin dal primo scambio di battute, il protagonista non corrisponde i criteri di virilità del padre e il desiderio di avere una figlia della madre. Ma Guillaume è un bravo figlio e prova ad accontentare le due parti, precipitando in un conflitto interiore e identitario. Aspettative e condizionamenti segnano allora la vita dell'attore francese, che scrive, dirige e interpreta una commedia autobiografica sulla ricerca dell'identità nel cuore femminile della Spagna di Almodóvar, negli arredi preziosi dell'Inghilterra di Ivory o nella potenzialità drammatica della romantica Sissi. Perché la vita di Guillaume è una messa in scena da svolgere sul palcoscenico e fissare in un film che mette in sordina gli orrori della predazione familiare. Declamare i capitoli della propria vita diventa il modo migliore di sopravvivere a un percorso nevrotico e al legame parossistico con la madre.
Alla maniera del narratore proustiano ("Alla ricerca del tempo perduto"), Guillaume compirà una recherche risalendo il tempo, scovando i personaggi reali dietro a quelli immaginati, incontrando infine la sua Albertine e scoprendo con lei la possibilità di un amore diverso. Prolungamento naturale della sua pièce autobiografica, Les Garçons et Guillaume, à Table (in Italia Tutto sua madre) debutta al cinema sublimando sullo schermo le tribolazioni infantili di Guillaume Gallienne, attore, sceneggiatore e regista, che mette in arte le conseguenze profonde della patologia materna (il senso di colpa per non sapere riconoscere i propri desideri). Ma ancora, l'opera prima di Gallienne è una straordinaria dichiarazione d'amore alla propria madre, origine della sua vocazione di attore.
Membro della Comédie Française, Guillaume Gallienne ha interpretato a teatro tutti i ruoli, limitandosi sullo schermo a impersonare il suo e quello del genitore, la cui voce interiore non smette di tormentarlo durante il faticoso affrancamento dai condizionamenti famigliari. Meno solerte e prorompente nell'affetto della yiddish mame di Woody Allen (Edipo relitto), più ingombrante e 'rigida' della madre di Norman Bates (Psyco), la mamma di Guillaume non è evidentemente in grado di rispondere empaticamente al figlio che diventa oggetto per compensare le proprie carenze strutturali tra una sigaretta messa in posa e i capelli messi in piega. Attore, nella realtà e nella finzione, Guillaume Gallienne ha trasformato i dolori dell'infanzia in carburante artistico, maturando una consapevolezza del proprio corpo e di sé che lo rende adatto a interpretare tutte le età della (sua) vita. Bambino, adolescente, adulto, Gallienne è sempre credibile dentro un one-man show autobiografico profondo e sottile. Il suo viso e il suo corpo creano l'illusione, stimolando le analisi degli psicanalisti e facendo la felicità dello spettatore, qualsiasi spettatore che abbia tratto ispirazione, forza, talento e nevrosi dalla propria madre, totale, nera, isterica, istrionica, indiscutibile, terribile, (im)perfetta, pacificata, efficiente, sensibile, affettuosa che sia.

Sei d'accordo con Marzia Gandolfi?

TUTTO SUA MADRE disponibile in DVD o BluRay

DVD

BLU-RAY
€9,99 €12,99
€9,99 -
Powered by  
PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 15 febbraio 2014
fafia61

 L'equivoco si crea già nel titolo, non tanto nella traduzione italiana, valida ma un po' troppo almodovariana, quanto in quello originale,"Les garcons, et Guilllaume, a table!". Perchè i garcons, cioè i ragazzi, cioè i fratelli di Guillaume, sono i maschi, belli, sportivi, aitanti, pieni di muscoli, mentre lui, Guillaume appunto, non lo è. L [...] Vai alla recensione »

domenica 26 gennaio 2014
FabioFeli

Guillaume (Guillaume Gallienne) è un ragazzo particolare, raffinato e sensibile, con una smisurata ammirazione ed un incondizionato amore per la madre (personaggio interpretato dallo stesso Gallienne), pratica e schietta ai limiti della brutalità; ne imita i gesti, le posture, il tono di voce, il modo di parlare e le stesse frasi, al punto che il padre stesso (André Marcon) [...] Vai alla recensione »

mercoledì 29 gennaio 2014
Flyanto

 Film in cui si narra della ricerca della propria identità sessuale da parte del protagonista, il quale sin dall'infanzia vive un rapporto di amore-odio con la madre, donna dal carattere e dalla personalità molto forte e poco affettiva nei confronti dei suoi familiari. L'opera di Guillame Gallienne è la sua testimonianza autobiografica in cui egli coglie l'occasione [...] Vai alla recensione »

martedì 11 febbraio 2014
Eugenio

In tempi di crisi si sa si taglia su tutto tentando di ridurre i costi all’osso, minimizzando su location “esotiche”, evitando l’inutile dispendio di un cast stellare fine a sé stesso e soprattutto distraendo lo spettatore senza nascondere un’acidula critica nei confronti di una società sempre più incapace di comprendere il diverso (gli ultimi brucianti [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 giugno 2014
Emyliu`

  "I ragazzi e Guillaume, a tavola!" sarebbe stato il titolo originale tradotto in italiano, che avrebbe rappresentato il film appieno secondo l'intento dell'autore. Ma si sa che i distributori italiani storpiano i titoli peggiorandoli a fini commerciali, e di questo volevano farne una sorta di "Il Vizietto", altro obbrobrio di titolo.

sabato 8 marzo 2014
Pascale Marie

Aspettavo questo film da quando "France 24, à l'affiche" l'ha presentato qualche mese fa e sono contentissima che sia uscito In Italia, anche se solo per 4 giorni nel cinema d'essai della mia città. Guillaume Gallienne, autore, protagonista in due ruoli principali e regista di questo film, è un attore francese straordinario per me, che avevo già [...] Vai alla recensione »

martedì 19 aprile 2016
andrejuve

“Tutto sua madre” è un film del 2013 diretto da Guillaume Gallienne. Guillaume è uno sceneggiatore e attore teatrale e racconta al pubblico alcune vicende relative alla sua vita. Guillaume è un ragazzo stravagante appartenente ad una benestante famiglia francese e vive con i genitori e i suoi due fratelli. Il protagonista ha sviluppato nel corso degli anni un forte [...] Vai alla recensione »

giovedì 15 gennaio 2015
carbi

Film davvero godibile. Tra cinema e teatro, Guillaume Gallienne, regista e brillante attore protagonista che nella pellicola interpreta contemporaneamente sé stesso e la propria madre, ispirandosi al suo vissuto, ci trascina in un esilarante viaggio alla ricerca della propria identità, non solo sessuale e ci fa riflette con eccezionale leggerezza su quanto possa essere difficile trovare se stessi, [...] Vai alla recensione »

domenica 8 giugno 2014
Alexander 1986

Girato, sceneggiato e interpretato da Guillaume Gallienne, attore comico forse un po' sottovalutato, 'Tutto sua madre' tratta dell'educazione sentimentale del giovane Guillaume Gallienne (aspetta un attimo, ancora lui? sì, sempre lui, si piglia anche il soggetto). Giovane delicato e ipersensibile, pare proprio una checca e così la pensano anche i suoi familiari, prima fra tutti la madre interpretata [...] Vai alla recensione »

giovedì 30 gennaio 2014
Melvin II

 TUTTO SUA MADRE  È un film di Guillaume Gallienne.  Con Guillaume Gallienne, André Marcon, Françoise Fabian, Nanou Garcia, Diane Kruger. Fino ad ieri pensavamo che solo Pedrò Almodovar potesse permettersi di parlare dell’omosessualità e della “diversità” al cinema. Ci sbagliavamo.

martedì 1 ottobre 2013
Manuela Geri

Intelligente, molto divertente, tenero, commovente, mai volgare, coinvolgente...che altro dire? IMPERDIBILE, terrò d'occhio questo Guillaume, ottimo come regista e come attore ( e non svelo altro riguardo la recitazione...)  NON PERDETEVELO !

giovedì 30 gennaio 2014
Plania

L'uscita contemporanea del film di Genovese e di questa chicca di Gallienne sembra sottolineare in modo impietoso la differenza tra certo cinema italiano ed il cinema francese. Si parla in fondo della stessa cosa e da una parte e dall'altra (la ricerca affannosa della propria identità sessuale), si tratta in entrambi i casi di "commedia", ma lo spessore con cui è affrontato [...] Vai alla recensione »

martedì 1 ottobre 2013
Manuela Geri

Un film imperdibile ! Tenero, divertentissimo, meravigliosament recitato (non svelo nulla...) , mai volgare, coinvolgente, commovente, con un bel ritmo...insomma, fido chiunque a non amarlo dopo averlo visto! E infatti è piaciuto a TUTTI gli amici a cui l'ho consigliato e agli spettatori  che erano in sala con me quando abbiamo avuto la meravigliosa intuizione di vederlo all'interno [...] Vai alla recensione »

venerdì 16 maggio 2014
veritasxxx

Raramente mi sento di smentire totalmente delle buone critiche. L'ho trovato banale e pieno di clichés irritanti e non particolarmente divertente, a parte le solite situazioni scontate (vedi la scena del clistere nella clinica tedesca con l'infermiera sadica). Molto contento di non averlo visto al cinema.

venerdì 7 febbraio 2014
olegnareip

Sicuramente da vedere meglio se in lingua originale

domenica 26 gennaio 2014
Gondrand

Film sontuoso, direi per palati raffinati. Ero in Francia in queste festività natalizie Guillaume era la vedette delle conversazioni della gente. Da qui mi sono ripromesso di andarlo a vedere appena arriverà in Italia. Non vi aspettate una commedia brillante come "amici miei" ma quasi un'opera teatrale raccontata al cinema.

martedì 25 novembre 2014
Giulia Mazzarelli

Dentro il film un monologo teatrale, nel monologo il ritratto di una madre: in un gioco di molteplici rappresentazioni e proiezioni Guillaume Galienne, attore, sceneggiatore e regista, ripercorre la propria esistenza attraverso il rapporto con la donna che l'ha messo al mondo.  Cresciuto nel benessere di una solida famiglia alto-borghese, Guillaume non prende parte ai giochi [...] Vai alla recensione »

martedì 4 marzo 2014
jptre

Una commedia illustrata dai dialoghi raffinati e sagaci. Un utilizzzo molto intelligente del linguaggio filmico, in cui il presente, il passato e il futuro del protagonista sono una cosa sola. Il sapiente montaggio vi porta fuori e dentro il palcoscenico su cui Guillaume recita il periodo di formazione della sua vita (attenzione quando nella realtà filmica narrata egli veste l'abito di scena [...] Vai alla recensione »

venerdì 21 febbraio 2014
panzi

La recensione pubblicata è circostanziata e ben fatta. Assai poco, se non nulla da aggiungere. Solo mi sembrava che il nome della donna di cui infine Guillaume s'innamora sia Amandine, non Albertine.

venerdì 28 novembre 2014
Inesperto

Piccola commediola francese senza pretese, la cui idea di fondo non è male. Tuttavia, i francesi ci hanno abituato meglio in passato, in termini di brillantezza. Nulla di speciale.

mercoledì 26 marzo 2014
pressa catozzo

Tra discreto e ottimo, lo consiglio per l'ottima recitazione e per capire il diverso. Opera coragiosa.

venerdì 7 marzo 2014
bibix

La famiglia, e in particolar modo le madri, quanto influenzano tutta vita dei figli e persino la loro sessualità? È questo il fulcro intorno al quale gira con grande intelligenza Tutto sua madre, senza dubbio una delle pellicole più interessanti della stagione. Il poliedrico Guillaume Galliene, che è anche regista e autore del film, offre una prova attoriale enorme, mai [...] Vai alla recensione »

mercoledì 5 marzo 2014
no_data

Il film convince poco. A tratti è anche noioso. Vuole strappare il sorriso, ma non ci riesce.  L'eterno rapporto edipico, marcatamente borghese, ha stufato. E' roba degli anni post '68. Ancora a rosolarci su questo tema? Basta! In mano a un Woody Allen, che conosce bene la psichiatria, la storia avrebbe preso un'altra piega.

sabato 15 febbraio 2014
Andrea Marcon

Uno dei film più inutili della storia della cinematografia mondiale dopo "Alex l'ariete" (perché qui almeno un tentativo di recitazione c'è, anche se fastidiosamente mal riuscito). Recitare (qui addirittura in due, tre, cento ruoli) e contemporaneamente dirigersi, spesso porta a catastrofi megalomani autoreferenziali di proporzioni gigantesche (vedi ad es.

domenica 2 febbraio 2014
Drumtaps

...godibile per la trama ben tessuta e per la delicatezza con cui affronta un tema difficile come quello della esubernza materna che sfocia senza volerlo, in un rapporto malato con uno dei figli, protagonista del film.Mai volgare, riesce a far sorridere e pensare, ma il ritmo non è a volte ben cadenzato con dei momenti tirati al limnite della noia ( la scena in piscina ad esempio).

venerdì 24 gennaio 2014
brian77

Filmetto stucchevole e incredibilmente sopravvalutato. Spesso gag e battute sono così stiracchiate e scontate da risultare imbarazzanti, oltre che fastidiose, anche se ovviamente sentivo il pubblico -7 o 8 persone- ridacchiare qua e là in sala (ma era pubblico da salette d'essai, quello che i film veri non li vede nemmeno per miracolo, solo gradevolezze culturalmente corrette ed espressivamente nulle). [...] Vai alla recensione »

domenica 2 febbraio 2014
Drumtaps

...godibile per la trama ben tessuta e per la delicatezza con cui affronta un tema difficile come quello della esubernza materna che sfocia senza volerlo, in un rapporto malato con uno dei figli, protagonista del film.Mai volgare, riesce a far sorridere e pensare, ma il ritmo non è a volte ben cadenzato con dei momenti tirati al limnite della noia ( la scena in piscina ad esempio).

sabato 1 febbraio 2014
ralphscott

Situazioni esileranti e momenti di poesia,sequenze che inteneriscono (la lunga scena in piscina,ad esempio). Il film in sè,invece,è decisamente gracile. La spiegazione all'agire di Guillaume che lo stesso ci fornisce verso l'epilogo,inoltre, non mi convince e sa di forzatura:la madre voleva una femmina e lui voleva distinguersi dagli altri,questo ci dice.

mercoledì 8 gennaio 2014
nicoj

brillante commedia degli equivoci

Frasi
Sai ce ne sono molti che vivono felici...
Guillaume/La mamma (Guillaume Gallienne)
dal film Tutto sua madre - a cura di Giorgia
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Paolo D'Agostini
La Repubblica

L'artefice totale del film Les garçons et Guillaume, a table! (da noi Tutto sua madre), e cioè Guillaume Gallienne, ha riempito l'anomala cartella stampa che accompagna l'uscita del film di dichiarazioni molto personali e impegnative, cui vale la pena ricorrere per spiegare di che si tratta, per avvicinarsi alla sua opera prima cinematografica. Dice: «Volevo fare questo film perché ha una grande ricchezza [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Certi film sono come formule matematiche. Prima non c'erano, poi ci sono. E tutto cambia. Più che invenzioni (finzioni), sono insomma scoperte (verità). Ma nella vita càpita anche di scoprire se stessi, a volte. E se oltre alla fortuna, rara, di scoprirsi (c'è chi va anni in analisi senza riuscirci), si ha il dono di saperlo raccontare, ecco il miracolo: un film unico come Tutto sua madre, in originale [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Il cinema francese - benché ignobilmente penalizzato dalle nomination agli Oscar - è vivo e vegeto soprattutto perché sperimenta storie e stili senza sosta né censure. Come dimostra l'ennesimo caso d'oltralpe incarnato da «Tutto sua madre» (titolo infelice, ancorché più plausibile per le nostre platee dell'originale «Les garcons et Guillaume, à table!»), una commedia singolare e non manichea dedicata [...] Vai alla recensione »

Alessandra Levantesi
La Stampa

Tutto suo madre è l'adattamento cinematografico di uno spettacolo scritto e interpretato (assumendo, sul palcoscenico, tutti i ruoli) da Guillaume Gallienne, attore della Comedie-Francaise: un comico quanto allarmante «oneman show» che, sul filo dell'autobiografia, racconta un travagliato percorso di formazione sessuale sotto le grinfie di una dispotica genitrice.

Alberto Crespi
L'Unità

Uscito lo scorso novembre, «tutto sua madre» è diventato in Francia (con oltre 2 milioni di spettatori) il "caso" della stagione. Farà il bis in Italia? Difficile a dirsi, ma sarebbe bello: soprattutto di questi tempi, quando anche da Parigi e dintorni arrivano storie di scandali sessuali (l'amichetta di Hollande) e comici razzisti (l'antisemita Dieudonné) che sembrerebbero così "italiane".

Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Dal teatro al cinema, mettendo in scena il proprio vissuto: difficile, "vergognoso", ambiguo, irrisolto, dannatamente divertente. È Tutto sua madre (Les garcons et Guillaume, a table!) scritto, diretto e doppiamente interpretato da Guillaume Gallienne, a partire dalla sua pièce omonima che in Francia conquista pubblico e critica da 15 anni. Applausi confinati Oltralpe, s'intende, ma questa trasposizione, [...] Vai alla recensione »

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Un film curioso e molto divertente per la gioia appena ieri delle platee parigine. Prima c'era stato un monologo teatrale scritto da un attore della Comédie Francaise, Guillaume Gallienne, che vi aveva interpretato tutti i ruoli, restando sempre solo in scena. Lo spunto, decisamente autobiografico, era l'adolescenza dell'autore che, adorando la propria madre, la imitava in tutto, abiti, acconciature, [...] Vai alla recensione »

Massimo Bertarelli
Il Giornale

Chissà che ci avranno trovato i francesi in questa coinmediola, più noiosa che buffa, travolta da inspiegahile successo in patria. È la storia di un ragazzo, che emarginato dal papà e dai due fratelli, vive in simbiosi con la mamma. Sarà gay? Il goffo protagonista, che parla sempre a un'immaginaria platea, è già insopportabile di suo, figuriamoci moltiplicato per due.

winner
miglior film francese
Cesar
2014
winner
miglior opera prima
Cesar
2014
winner
miglior attore
Cesar
2014
winner
miglior scenegg.ra non origin.
Cesar
2014
winner
miglior montaggio
Cesar
2014
Vai alla home di MYmovies.it
Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati