Anno | 2011 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia |
Durata | 130 minuti |
Regia di | Christophe Honoré |
Attori | Catherine Deneuve, Ludivine Sagnier, Milos Forman, Louis Garrel, Chiara Mastroianni Goldy Notay, Kenneth Collard. |
MYmonetro | 2,95 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 30 novembre 2011
Negli anni '60, Madeleine lascia Parigi per raggiungere il nuovo marito Jaromil a Praga. L'arrivo dei carri armati russi nella città segnerà la loro separazione e Madeleine ritorna in Francia. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Cesar,
CONSIGLIATO SÌ
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Cominciando da Parigi all'inizio degli Anni Sessanta seguiamo la vita di Madeleine, commessa in un negozio di calzature e prostituta part time. Madeleine si'innamora di un medico cecoslovacco, lo segue a Praga e ha da lui una figlia, Vera. Le due lasceranno la Repubblica Ceca a seguito dell'invasione russa e Vera crescerà con un altro padre. Ma il medico tornerà nelle vite delle due donne in più occasioni mentre i sentimenti di Vera, ormai donna, si divideranno tra un giovane collega e un americano gay.
Il cinema francese è da sempre abilissimo nel portare sullo schermo vicende sentimentali a cui riesce a dare una credibilità che in altre mani porterebbe alla realizzazione di feuilleton cinematografici di scarso valore. Christophe Honoré aggiunge a tutto ciò un amore particolare per il cinema di Jacques Demy. In questa occasione ci propone un sentito e riuscito omaggio a uno dei capolavori del regista d'Oltralpe: Les parapluies de Cherbourg. Come non pensare alla giovanissima Catherine che canta con un altrettanto giovane Nino Castelnuovo quando si vede Ludivine Sagnier (somigliante in modo impressionante alla Deneuve di allora) intonare la prima delle dodici canzoni scritte appositamente per il film per poi passare il testimone alla Deneuve nello stesso ruolo? Honoré riesce a percorrere circa cinquant'anni di storia del costume europeo tenendo fermi alcuni punti di riferimento narrativi per poi potersi consentire di riflettere su come l'avvento dell'AIDS abbia mutato in maniera radicale le relazioni tra i sessi introducendovi l'ombra della malattia e della morte. Lo fa con leggerezza 'parigina' e proponendo una successione di andate e ritorni di persone e di ricordi che sembrano dettate dall'ossimoro che madre e figlia (Deneuve e Chiara Mastroianni che lo sono anche nella realtà) cantano insieme: "Le ragazze leggere hanno il cuore pesante".
Il film è lungo ma non annoia. Lo svolgimento è spesso diseguale ma ci sono momenti assolutamente godibili. La Deneuve come il buon vino invecchia benissimo. Insomma i francesi sono molto bravi in questo genere di film e riescono a far passare in secondo piano anche un certo eccesso di retorica. Gli attori comprimari sono amabili ed in qualche caso molto bravi (vedi Milos Forman una sorpresa [...] Vai alla recensione »