Anno | 2010 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia, Svizzera |
Durata | 85 minuti |
Regia di | Valerio Jalongo |
Attori | Valeria Golino, Vincenzo Amato, Fulvio Forti, Antonella Ponziani, Marcello Mazzarella Alfio Sorbello, Gianluca Belardi, Paola Pace, Silli Togni, Gea Martire, Marina Biondi, Vittoria Piancastelli, Erika Urban, Sergio Meogrossi, Paolo Giovannucci, Marco Zangardi, Anna Pititto, Cecilia Broggini, Roberta Fossile, Luciano de Luca. |
Uscita | venerdì 12 novembre 2010 |
Distribuzione | Bolero Film |
MYmonetro | 2,39 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 10 marzo 2014
Alex è molto conosciuto a scuola perché spaccia pasticche colorate. I professori Quarenghi e Talarico provano a recuperarlo. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office La scuola è finita ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 37,7 mila euro e 20,6 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Roma, Istituto Pestalozzi. Nella porta dell'aula c'è un buco dove si possono scrutare alunni che bivaccano invece di studiare, che spacciano invece di ascoltare. Uno di loro, Alex Donadei, arriva al quinto piano e sotto l'effetto delle "paste" si getta giù, ma è illeso. A combattere questo declino, nella selva di insegnanti burocrati e annoiati, ci sono anche la professoressa Quarenghi e il professor Talarico supereroi imperfetti per i loro problemi personali ma che vedono la bellezza anche in mezzo ai mostri e cercheranno di salvare Alex da genitori irresponsabili, da un vita fallita.
La scuola è finita è il grido liberatorio per molti ragazzi quando inizia l'estate, ma per l'ultimo film di Valerio Jalongo è anche un augurio sulla fine di un sistema attuale che più che di istruzione è di distruzione. Fisica, quelle di istituti sfasciati per occupazioni dettate solo dalla noia, quella simbolica di un'Italia che si dimentica della sua forte identità culturale.
Valeria Golino e Vincenzo Amato, i due professori coraggio, tornano al lavorare insieme dopo Respiro, e replicano un bel duetto interpretativo completato dalla buona prova emergente di Fulvio Forti, Alex Donadei. Jalongo passa dal riprendere lo spaccato di cultura italiana col taglio documentaristico di Di me cosa ne sai a quello di fiction realista del suo ultimo film, ma pur con un lavoro musicale interessante che mixa brani di band liceali, Eric Clapton, la sapienza di Paolo Buonvino e l'energia di Francesco Sàrcina de "Le Vibrazioni", La scuola è finita è squilibrato, indefinito.
Si sente pulsante la preoccupazione di Jalongo ma l'intensità si disperde in una disorientante divisione in capitoli, come didascalici libri di testo, e soprattutto in un campionario di gioventù bruciata già vista. Il già visto fagocita e fa implodere la piega più interessante del racconto: La scuola è finita poteva essere uno dei pochi film che si spostano sul punto di vista dei professori e non solo degli alunni figli e vittime del degrado periferico. Poteva essere un racconto sull' umanità di un ruolo così difficile ma fondamentale come l'insegnante, dove è facile sbagliare e esser subito condannati se si va al di la del consiglio dei docenti, delle ore pagate e degli scrutini affrettati in aule fatiscenti. Ma è una via del racconto tardiva e la scuola finisce così con piccole speranze all'ombra di un pessimismo non approfondito.
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Viene attribuito a Jean Jaurès il detto secondo cui si insegna non quel che si sa o si vuole, ma quel che si è. Ritengo che questo adagio contenga molta verità, anche se non credo possa attualmente, nel nostro paese, essere riferito solo agli insegnanti. La società, nel suo complesso, non assolve ai suoi compiti nei confronti dei giovani e si offre loro per quella che è, [...] Vai alla recensione »
La scuola è finita ma non ci lascia andare a casa o forse non vogliamo tornarci così come non vogliamo più tornare a scuola: siamo confusi, un pò come lo è Alex, il protagonista di questo lungometraggio. Un ragazzo che non ha le idee ben chiare, non vede un futuro ben definito così come non lo vedono due dei suoi professori che tentano di aiutarlo ciascuno [...] Vai alla recensione »
La scuola è finita. Un bel film assolutamente da vedere. E' sicuramente uno spaccato di una parte delle ns scuole. Crudo e vero. Ma da anche una sensazione di positività, si percepisce una speranza per il miglioramento in questo film. La storia si basa su 3 personaggi. 1 studente e 2 insegnanti e attraverso di loro si vedono le mancanze della scuola e di chi la frequesta ma anche [...] Vai alla recensione »
buon film, anche se con situazioni scolastiche portate un po' all'estremo. ai problemi degli studenti qui si aggiungono anche i problemi degli insegnanti, i due insegnanti protagonisti in particolare, che, pur dedicandosi eroicamente al problema dello studente, vanno però entrambi fuori dalle regole deontologiche, una per troppo fare, l'altro per assumere un ruolo troppo giovanilistico. [...] Vai alla recensione »
Un film molto drammatico, molto crudo e duro,che rappresenta, a volte in modo esagerato e molto marcato, una triste realtà scolastica che vive in certe periferie cittadine o in particolari contesti molto disagiati. Viene da chiederesi: siamo nel Bronx o siamo in un liceo?...Mi pare pure strano che in un intera classe di studenti liceali, non ci sia almeno uno studente più studioso di altri o almeno [...] Vai alla recensione »
Non è un film sulla scuola anche se il "titolone" serve per accattivarsi più studenti possibili. Qui infatti si parla di un dramma personale,quello di Alex e della sua vita difficile,con riferimenti più o meno pertinenti al mondo scolastico. Il giovane attore principale,Fulvio Forti,sfoggia una buona interpretazione.
Il film ha un una buona sceneggiatura, con una trama che è abbastanza scontata ma comunque ti crea una curiosità nel vedere come finisce. Purtroppo la scuola che presenta questo lungometraggio è abbastanza reale, con la scuola fatiscente, ragazzi con delle gravi problematiche in famiglia, professori che pensano solo a bocciare o rimandare senza mai conoscere veramente il ragazzo. In [...] Vai alla recensione »
La scuola è finita è un film interessante sul tentativo di incontro tra studenti, famiglie e professori, in fondo tutti, per così dire, da recuperare. Tra gli studenti emerge, infatti, la figura di Daniele-Alex Donadei, apparentemente svogliato sia nella vita sia nello studio e con un rapporto problematico con la madre e il padre, improvviso reduce dall'Australia.
film di una retorica sepreggiante, auto-refenziale si riferisce cioè allo stesso target con cui è stato girat, iperbolico fino al ridicolo, fintissimo, tutti imbolsiti nell'interpretare perfino se stessi, una scontata critica al sistema scolastico con i toni grossolani di uno sceneggiato odierno della rai-fiction. imbarazzante e qui mi fermo.
In una scuola di Roma, l'Istituto Pestalozzi, un alunno, Alex, si getta dal quinto piano sotto l'effetto di pasticche. Un episodio che riporta violentemente a galla un problema comune a molte scuole italiane: la circolazione di droghe leggere, ragazzi disinteressati ad apprendere, insegnanti disincentivati a fare il proprio lavoro. Tra questi però ci sono la professoressa Quarenghi (Valeria [...] Vai alla recensione »
Certo vedendo questo film possiamo assolutamente dire: "In che mondo viviamo?".Ovviamente non uno dei migliori se veramente oggi troviamo questo tipo di realtà scolastica che non avevo mai pensato minimamente di trovare.Insomma il film rappresenta la realtà scolastica monto duramente che è portata ad un livello massimo di scompiglio,confusione e spaccio di droga non solo [...] Vai alla recensione »
QUANTI INSEGNANTI CAMMINANO CON L'ALUNNO? 1. Nel vuoto Alex Donadei (Fulvio Forti) è fagocitato dal malessere, vive “dentro” il malessere, vive nel vuoto o meglio nel sottovuoto. Il suo disagio si manifesta a scuola, dove è Padrone di un sottobosco nel quale, purtroppo, gli apprendimenti, le relazioni, i comportamenti, sono gravemente compromessi.
Un interessante spaccato delle condizioni in cui versa la scuola italiana di oggi. Molto bravi tutti gli attori.
Manca il classico finale all'americana del "vissero tutti felici e contenti" cui ci siamo abituati. Ma il film fa riflettere, sui ragazzi, sulla scuola, sui professori e sul degrado della "società italiana di periferia" e delle istituzioni impotenti e presuntuose. Gran bel film, che lascia con tanti punti interrogativi e spunti di riflessione. Lo consiglio!
Anche sulla scuola italiana di film se ne sono fatti tanti,questo forse è più dalla parte dei professori, spietato,cinico ma molto realistico. Golino è veramente brava, la scuola italiana come dice il titolo è veramente finita.
Avrebbe potuto essere un grande film, in cui si vedono in primo piano i professori nel loro difficile compito di insegnare e la scuola che subisce continui tagli (la professoressa non può lavorare gratis pur di aiutare Alex, un allievo disadattato) - di fatto la storia e le premesse sono interessanti -, purtroppo la regia e l'impostazione del film non sono eccellenti, pur essendoci grandi [...] Vai alla recensione »
estremizzato,e diseducativo,forse per educare nella scuola ci sarebbe voluta un'altra impostazione di trama,e non credo che la scuola sia tutta rappresentata in questo film,in quelle dei miei figli quantomeno esiste una parvenza di non degrado ,e la fine del film che vuol significare? che per un figlio diseducato ci devono rimettere i professori? che tutto è lecito? che questi giovani a [...] Vai alla recensione »
Un film lontano dalla realtà, altra inutile copia del peggio degli U.S.A. abituata al prof. Silvio Orlando, molto vicino ai miei reali professori, qui nessuno dei professori mi convince sul serio. I personaggi restano immutati, non c'è storia, solo tanta noia!
Nel pomeriggio di venerdì 29 ottobre verrà invece presentato un altro film in concorso — La scuola è finita, di Valerio Jalongo sicuramente meglio riuscito e dedicato a una realtà che da decenni è costretta a fare pesantemente i conti con i tagli. Il ritratto della scuola pubblica che emerge dalle immagini è desolante. Certo, le eccezioni virtuose esistono e forse non sono neppure così poche, ma l'Istituto [...] Vai alla recensione »
Attenzione ai titoli di testa: fra gli sceneggiatori di La scuola è finita c'è Daniele Luchetti, regista nel 1995 di La scuola. Quindici anni dopo è cambiato tutto, e non in meglio. Quella era una commedia, ispirata alle storie scritte e vissute da Domenico Starnone. Questa è una quasi tragedia narrata da un altro autore-insegnante, Valerio Jalongo.
Che disastro. Nella scuola descritta dal semidebuttante Valerio Jalongo si spaccia a tutto andare, le aule sono a pezzi, con certi buchi nelle porte grossi come crateri, gli alunni, se possibile, sono più ignoranti di quelli del '68 (Majakovskij diventa Maria Koski!), anche se con una smania di okkupazione fortunatamente inferiore all'epoca d'oro di Capanna e soci.
Sbagliando tutto, o quasi, anche se per affetto, per generosità, per vivere fino in fondo un mestiere che troppo spesso è una missione. Primo italiano in concorso, La scuola è finita di Valerio Jalongo è un film duro, sferzante, impietoso, imperfetto, molto insolito e coraggioso per il nostro cinema, anche se non sempre tenuto a briglia stretta. Valeria Golino è l'insegnante dell'Istituto Pestalozzi [...] Vai alla recensione »
Potrebbe sembrare un film di pura fantasia La scuola è finita di Valerio Jalongo, invece nasce da tre anni di ricerca sul campo del regista e insegnante, entrato a contatto con studenti e famiglie che iniziò la sua esperienza di cinema con la scuola Gaumont con Renzo Rossellini facendo parte dì quel gruppo di cineasti che aveva del lavoro sulla realtà un’idea morale ben precisa.
Red carpet» e cinema italiano: sono le due ragioni d'essere del festival di Roma, e in questi giorni sono entrambe pericolanti. Il «red carpet» (chiamarlo tappeto rosso sarebbe provinciale) è stato occupato dai manifestanti per la costernazione di Gian Luigi Rondi e delle dive Mendes & Knightley, il cinema italiano è partito col piede sbagliato. Dei 4 titoli in concorso, uno si svolge in Germania (Una [...] Vai alla recensione »
La scuola torna al centro dell'attenzione: nelle piazze, piene per la protesta degli studenti; e nei cinema, dove in questi giorni si vede La scuola è finita di Valerio Jalongo con Valeria Golino, il controverso film che è quasi un atto di accusa sulla difficile situazione dell'istruzione in Italia. Lo commenta il cantautore Roberto Vecchioni, per quarant'anni professore di Lettere in un liceo milanese. At [...] Vai alla recensione »
Vabbè, abbiamo visto "La classe" di Laurent Cantet, neanche stiamo a fare paragoni. Si segnalano comunque un timido tentativo di cambiare il colore dei capelli a Valeria Golino (passettino verso il realismo, marcia indietro alla scena seguente) e un bravo attore come Vincenzo Amato nella parte del professore con collezione di chitarre elettriche. Bravo anche Fulvio Forti, rifinito dai piercing.
Ci siamo congratulati per la presenza di tanti titoli italiani in concorso, ma se le premesse sono queste c' è poco da stare allegri. La scuola è finita non è l' opera di denuncia sul degrado della scuola che Valerio Jalongo aveva descritto; tanto da sospettare che abbiamo visto un altro film. C' è sì, sullo sfondo, uno sciopero (confuso) degli studenti di un istituto superiore; tutto l' intrigo, però, [...] Vai alla recensione »