QUANTI INSEGNANTI CAMMINANO CON L'ALUNNO?
1. Nel vuoto
Alex Donadei (Fulvio Forti) è fagocitato dal malessere, vive “dentro” il malessere, vive nel vuoto o meglio nel sottovuoto. Il suo disagio si manifesta a scuola, dove è Padrone di un sottobosco nel quale, purtroppo, gli apprendimenti, le relazioni, i comportamenti, sono gravemente compromessi. Qual è l’Aitia, la causa prima, di tutto ciò? Beh, è un po’ difficile a dirsi. Anche personaggi del calibro di Johann Heinrich Pestalozzi o Vladimir Vladimirovič Majakovskij, farebbero fatica a trovarla. Io credo. Qualche domanda è comunque d’obbligo. Il regista Valerio Jalongo, lo impone. Il malessere scolastico deriva solo da conclamate cause psico/patologiche?. I proff. Daria Quarenghi (Valeria Golino) e Aldo Talarico (Vincenzo Amato) pienamente coinvolti da e nel gruppo classe, sono inconsapevoli portatori sani di questo contagio? Il restante Consiglio di classe è da ritenersi professionalmente non scolarizzato e quindi non compatibile? Anche il Dirigente scolastico, a mio parere, è disfunzionale alla situazione che si è creata; pesonalissimo parere: Non idoneo.
Non corrigit sed laedit, qui invitum regit. .......Non corregge ma reca danno chi dirige controvoglia! (Publilio Siro)
2. Una strada
Una strada bisogna assolutamente percorrerla, perché di “J.H. Pestalozzi” in giro per l’Italia non ce ne sono tantissimi. La prima cosa da fare è dotare ogni Istituto, in particolare quelli classificati "a rischio," di professionisti, studiosi “del disagio”. I professori, non possono e non devono improvvisare. Questo deve essere fatto senza perdite di tempo e senza badare a spese. I danni saranno così limitati.
3. Paura
La mia prima paura è che non si è capito, o voluto capire, che investire nella scuola o meglio, nel Comparto Cultura è di vitale importanza. La seconda, riguarda il buon governo. Per cui, "Ubi peccat aetas maior, male discit minor " (Publilio Siro) "Quando il più anziano si comporta male, il più giovane impara a comportarsi male."
4. A occhi chiusi.
Non è possibile, chiuderli, gli occhi. Chi ha responsabilità educative non può chiuderli; conseguenza di tale atteggiamento è l’aggravarsi di una situazione non certo brillante. E questo, dicasi anche per chi si interessa di politica scolastica.
5. La stella e il mostro.
Le stelle, direi, sono la totalità dei nostri studenti. Dal più piccino al più grande. Abbiamo il dovere di tenerle accese, queste stelle. Il mostro è ognuno di noi che tenta di spegnere, anche una sola, di queste stelle.
6. Fuori classe.
Cosa ci ha regalato Valerio Jalongo, regista? Una scuola con pochi docenti fuoriclasse, purtroppo. Il fuggi-fuggi generale mentre si discute di problemi importanti, il perenne “occhio all’orologio”, dimostra la presenza di due gravi patologie nei docenti. L’insegnamento come ripiego (gravissima), la prima; e... – Ho altro da fare - (secondo, terzo lavoro); la seconda. Quest’ultima, è presente anche in docenti non monoreddito.
Dedico a tutti gli studenti, "stupende stelle" di ogni ordine e grado, ai loro Genitori, alla redazione di Mymovies, a tutti i Proff. di buona volontà, a tutti i Dirigenti del comparto scuola; questa bellissima poesia di Vladimir Majakovskij.
Good Ciak!
Adolescente
Per i ragazzi c'è un sacco di roba da studiare.
S'insegna la grammatica a scemi d'ambo i sessi.
A me invece
m'hanno scacciato dalla quinta classe.
Hanno cominciato a sbattermi nelle prigioni di Mosca.
Nel vostro
piccolo mondo
di appartamenti
crescono ricciute liriche per le camere da letto.
Che vuoi trovarci in queste liriche da cani pechinesi?
A me, per esempio,
ad amare
l'hanno insegnato
nelle carceri di Butyrki.
M'importa assai della nostalgia per il bosco di Boulogne,
e dei sospiri davanti ai panorami marini!
Io, ecco,
m'innamorai
dallo spioncino della cella 103,
di fronte all'"Impresa pompe funebri".
Chi vede tutti i giorni il sole
dice con sufficienza:
"Cosa saranno mai quei quattro raggi"!
Ma io
per un giallo illuminello
sopra un muro
avrei dato allora qualunque cosa al mondo.
[+] lascia un commento a rongiu »
[ - ] lascia un commento a rongiu »
|