Anno | 2009 |
Genere | Commedia sentimentale, |
Produzione | Italia, Russia |
Durata | 99 minuti |
Regia di | Valerio Mieli |
Attori | Isabella Ragonese, Michele Riondino, Liuba Zaizeva, Glen Blackhall, Sergei Zhigunov, Sergey Nikonenko, Alice Torriani Vinicio Capossela, Sara Lazzaro, Francesco Brandi, Luca Avagliano, Francesca Cuttica, Roberto Nobile, Luis Molteni. |
Uscita | giovedì 10 dicembre 2009 |
Distribuzione | Bolero Film |
MYmonetro | 3,03 su 15 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 6 luglio 2017
Primo inverno. 1999. Camilla lascia il paese d'origine e si trasferisce a Venezia per frequentare l'università. Il film ha ottenuto 2 candidature e vinto un premio ai Nastri d'Argento, ha vinto un premio ai David di Donatello, In Italia al Box Office Dieci inverni ha incassato 587 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Primo inverno. 1999. Camilla lascia il paese d'origine e si trasferisce a Venezia per frequentare l'università. Sul vaporetto incontra Silvestro: il sorriso chiaro, le idee molto meno. Un po' per fato e un po' per intenzione, il ragazzo perde l'ultima corsa della sera e passa la notte insieme a lei. È l'inizio di un amore che chiederà dieci anni per riconoscersi come tale. In mezzo scorrono l'amicizia, la paura, il dubbio, le impennate di orgoglio, l'incredulità.
Per Valerio Mieli, Dieci Inverni è il film del diploma, un rito e un momento di passaggio, un po' come quello dei suoi personaggi, che nel corso del film traghettano (è il caso di dirlo) dalla maturità della convenzione - i diciotto anni - a quella dell'esperienza. È proprio nella vicinanza del regista ai suoi attori, nell'affetto che nutre per loro e che scalda queste inquadrature di ambientazione rigorosamente invernale, che sta il cuore del film, la sua accattivante tenerezza. Gli fa da corpo, attorno, una buona scrittura, in grado di riempire di sostanza i dieci quadri del racconto, di modo che non appaiano mai pretestuosi bensì vari come è varia la vita, senza cercare la stravaganza a tutti i costi, e brillanti nei dialoghi, ispirati allo stesso criterio di naturalezza.
Un esordio maturo, che bilancia la frammentazione strutturale della narrazione con un lucido sguardo d'insieme, per cui nell'immagine iniziale di una ragazza che porta una lunga lampada e di un ragazzo con in mano una buffa pianta c'è già un'idea di condivisione inevitabile, di nido da costruire, pezzo per pezzo, coi tempi che la sorte vorrà.
Gli interpreti, Michele Riondino e Isabella Ragonese, corrispondono nel migliore dei modi ai personaggi sulla carta: più libero e contraddittorio lui, che si nasconde a lungo persino a se stesso, come a contenere un poco della formazione di Riondino, fatta di seminari sul mimo e sulla maschera, e più impegnata ed esigente con se stessa lei, che ha studiato con i nomi del teatro europeo, Emma Dante e Enrique Vargas, e che il film sottopone all'inverno più rigido, quello della lontana Russia e non solo.
Un film nel quale le ingenuità non sono sinonimi di superficialità e non è la volontà di stupire che muove le cose (l'idea ricorda, tra gli altri, Un amore di Tavarelli, pur su altri toni), ma stupisce piacevolmente la cura posta al racconto, nelle accezioni di buona fattura e di affettuosa dedizione.
DIECI INVERNI disponibile in DVD o BluRay |
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Film delicato e sincero che racconta con molta grazia la travagliata storia d'amore tra due giovani, la severa Camilla (la versatile e sempre intensa Isabella Ragonese) e l'impulsivo Silvestro (un tenero e inedito Michele Riondino) che si incontrano su un vaporetto direzzo a Venezia in un freddo novembre del 1999.
"quando ami qualcuno meglio amarlo davvero" canta vinicio nel film e forse è vero. un film di corse e rincorse amorose come è l'amore quando si è maturi solo per l'anagrafe e non nella testa! quando si è universitari l'amore è diverso (sarà che sono un universitario) come l'approccio con una ragazza è diverso.
Le abilita' registiche del giovane Valerio Mieli emergono in discrete citazioni cinefile, che pero' rischiano di condurre Dieci Inverni su un suolo quantomai instabile. La prima scena, l'incontro dei due protagonisti in vaporetto, con Camilla che legge un libro e Silvestro che la guarda, richiama (consapevolemte?) la scena di apertura del famoso film cult 'Before Sunrise'. [...] Vai alla recensione »
Camilla e Silvestro si incontrano, diciottenni, sul vaporetto per Venezia. Cominciano la loro avventura nella vita di adulti, autonomi, lontano da casa. Si innamorano senza dirselo, si cercano, si avvicinano e si allontanano per dieci anni. Un tempo nel quale avranno modo di fare diverse esperienze, al termine delle quali si ritroveranno definitivamente sullo stesso traghetto, nella stessa prima casa. Vale [...] Vai alla recensione »
Ho visto finalmente in tv "Dieci inverni" dopo averlo inseguito invano al cinema: l'ho trovato un film splendido. L'idea ricalca "The way we werw" e non era facile reggere il confronto con la mitica coppia Streisand-Redford, però Riondino e Ragonese ci sono riusciti benissimo. La loro recitazione è superba, così come ho provato vera gioia per gli occhi [...] Vai alla recensione »
Per il nostro cinema il film a episodi non è un concetto nuovissimo. Qualcuno recensendo questo ha citato "Un amore ", opera di Tavarelli elogiata (A ragione?) da certa critica, ma io ho pensato anche a "Tracce di vita amorosa" di Peter Del Monte, film massacrato a Venezia vent'anni fa, forse a ragione forse no. In fondo lo "Stanno tutti bene" di Tornatore, di cui è uscito in questi giorni un remake, [...] Vai alla recensione »
Quando ci voleva per fare il mestiere anche un pò di vocazione! Se mi torna alla mente De Andrè un motivo c'è. Ma soprattutto un motivo c'è se mi torna alla mente questa frase, tanto da farne un titolo. Mi ricorda un momento della mia vita in cui credevo che bastasse una buona idea per rendere un prodotto apprezzabile e ben riuscito. Mi ricorda quando credevo che lo stesso De André fosse riuscito [...] Vai alla recensione »
Bello il film, bello il libro, belli i personaggi. Una storia di fantasia ma con un tocco evidentemente autobiografico, che copre un vuoto nella pubblicistica nostrana: quella fase intermendia tra l'amicizia e lo stare insieme, un vero e proprio prologo di una storia d'amore. C'è sempre il rischio che il film deluda chi ha prima letto il libro: non è questo il caso, anche per una eccellente cura [...] Vai alla recensione »
Il film mi è piaciuto moltissimo. l'ho trovato vero e sincero. lontano dalle mode ma proprio per questo ancora più invitante. finalmente una storia di sentimenti autentici, in cui mi sono riconosciuta. senza schiamazzi, effetti facili di trama o di regia, cafonate e strilli, morti e drammi supremi. una storia dove la poesia si insinua nel quotidiano come accade a chi si innamora e a chi si interroga [...] Vai alla recensione »
Esordio positivo per Mieli che dirigi con grande professionalità una storia bella ma davvero bella, interpretata da due attori validissimi come Riondino e la Ragonese
Anche se mi ha comunicato un messaggio diverso, quasi opposto, rispetto a quello che hanno detto di voler trasmettere gli stessi attori, questo film mi sembra ottimo. Proprio come in qualsiasi opera d'arte: al di là della bellezza ognuno è libero di vedere quello che gli pare. Io ci vedo un chiaro messaggio che spero venga colto anche da altri spettatori.
Convince davvero ! Alla fine sembra di conoscere gli interpreti come fossero persone reali, amici. Ne "I ponti di Madison County" la voce fuori campo dei figli spiegava le emozioni, qui bisogna sentirle da soli, ma il film di Mieli le contiene eccome ! Lo rivedrei subito.
Ho visto il film con un gruppo di persone. Eravamo piu di dieci, alcuni erano miei amici, altri li vedevo per la prima volta. Dopo siamo andati a cena e abbiamo parlato del film per tutto il tempo. Praticamente tutti erano entusiasti (anche un mio amico che storce sempre il naso) ed e' un film che non dimentichero'. E' un film vero e profondo nella sua semplicita'.
Purtroppo mi era sfuggito questo ottimo film forse perché credevo che fosse uno di quei film di contenuto vacanziero destinato a esaltare Venezia (in inverno é la vera Venezia!!) e la Russia di non so quale paese. Ma il film é la storia semplice del divenire delle nostre stagioni dall'adolescenza alla maturità e "gioca" -in maniera ineccepibile- su sentimenti che quando si é giovani non si riesce a [...] Vai alla recensione »
sorpresa: un film vero, sulla difficoltà ad esprimere i propri sentimenti, sulla sofferenza per non dire, per non aver detto. Troppo poco? No, se ben girato, ben recitato, credibile. In una bella Venezia invernale senza cartoline.
bel film davvero originale..grande riondino..al suoi massimi livelli
mi è piaciuto molto. all'inizio ho pensato: il solito film simbolista, lei sul traghetto con quella improbabile lampada, lui con quella pianta di cachi che lascia fuori della porta e a fine film si vede cresciuta... la casetta assurda, pezzo indimenticabile nella zona arsenale della Biennale, spazio simbolico di solitudine e isolamento esistenziale.
Finalmente non siamo di fronte alla classica becera americanata!!!un film romantico che racconta liti e amori di coppie che si rompono e si riuniscono,come nella vita di tutti i giorni!bellissima anche la musica di sottofondo...un film degno di questa parola,mai volgare,anche in alcune scene di amore il regista "si regola"...!bravi e complimenti agli attori!l'incasso non è [...] Vai alla recensione »
che bello quando tutto è dosato. rabbia,sentimento,dolcezza. Errori e ammissione agli errori. Fatalità che prima ti nasconde e poi ti riscopre. Veramente un bel film di sentimenti mai rivelati, ma tanto puliti e chiari. Bravissimi Aragonese e Riondino.
Il film è di ùna delicatezza incredibile, ho apprezzato qùasi tùtto. La storia d'amore è straordinariamente sorprendente e mai scontata,qùanto tempo perso per paùra, immatùrità,la voglia di vivere che invece è ùn vivere solo a metà!La scenografia cùpa che contrastava con i loro vestiti così colorati l'ho trovato spettacolare.Il non incontro in piazza S.
se il nuovo cinema italiano è questo niente di nuovo,belle le inquadrature dei paesaggi, ma la trama è decisamente banale e il regista troppo sofisticato
Il titolo del film ne sottolinea il tratto dominante: le soffuse e delicate atmosfere invernali. L'umido freddo della laguna veneziana, fatto di nebbia, foschia e correnti d'aria che colpiscono al collo accompagna la storia d'amichevole amore fra due giovani all'inizio dell'università; il periodo della vita in cui nascono le grandi speranze e gli interessi intellettuali [...] Vai alla recensione »
Non concordo con quanto scritto da Valerio Salvi. A mio giudizio il film "Dieci Inverni" è un film riuscito. I personaggi principali sono caratterizzati con cura nella loro psicologia e pertanto risultano (nella loro fragilità) altamente credibili. La buona recitazione dei due attori principali contribuisce a dare spessore ai personaggi.
il freddo dell'inverno contrasta con l'intensità dei sentimenti.Si tratta di un film non volgare che si risolve in una galleria di situazioni di vita , un pò scapigliata ma molto vera , davvero significativa la scena di Silvestro che non prosegue un rapporto fisico con Camilla perchè lei in quel momento è molto debole psicologicamente. Si tratta quindi di una storia d'amore che nasce e si conclude [...] Vai alla recensione »
Premetto che fa una certa impressione guardare oggi questo amabile film che vede la partecipazione anche di artisti russi, che contiene varie scene girate a Mosca e che a tratti viene parlato in lingua russa. Come cambia il mondo, e come spesso cambia purtroppo in peggio. Chissà quanti anni passeranno per poter almeno teorizzare una analoga collaborazione artistica e culturale.
Storia di due ragazzi raccontata lungo dieci inverni. Fra tentazioni iperbolico-amorose e una certa scioltezza narrativa Mieli porta a compimento una più che decorosa opera prima.
Una strana storia d'amore, un (non) corteggiamento lungo 10 inverni, dove i due protagonisti della storia Camilla e Silvestro si incontrano e scontrano lungo i freddi inverni fra la cupa Venezia, la gelida Mosca e Valdobbiadene. Tante cose cambieranno nell'arco di questo decennio, un decennio che porterà i due ragazzi ad un processo di maturazione riuscendo finalmente a venirsi incontro [...] Vai alla recensione »
Avrei voluto vederlo alla prima alla mostra del cinema di Venezia, sia perchè mi trovavo là, sia per l'ambientazione nella città lagunare, ma per motivi di orari ( avevo un treno da prendere), non ho potuto farlo; l'ho recuperato qualche tempo dopo e devo dire che le aspettative che avevo sul film non sono affatto rimaste deluse, anzi.
FILM A TRATTI TOCCANTE , A TRATTI SFUGGENTE - IL FILM FINISCE CON UNA FRASE DETTA DA LUI A LEI CHE MERITA CITAZIONE : HO PAURA DI TE , HO SEMPRE AVUTO PAURA DI TE - PAROLE BELLISSIME PERCHE' AMMISSIONE DI UNA SITUAZIONE ESISTENTETRA UOMO E DONNA , PERCHE' RICONOSCE LA FORZA DELLA DONNA
Film drammatico interpretato in modo compatto e gradevole da attori italiani quali aragonese e riodino che interpretano la parte in ottimo modo.La trama e' comunque scarna e vuota per un film che complessivamente e' piu' che discreto ma lento.Voto 6+
una buona opera prima. La colonna sonora è certamente il punto più alto capossela è straordinario e solo questo è un motivo suff x vedere il film ma poi c è il film. carino, delicato, a tratti divertente, (ogni tanto irritante) una buona opera prima che fa ben sperare ....
L'ho rivisto per la seconda volta e mi e' piaciuto ancora di piu'! Davvero non gli manca niente. Altro che quella porcheria di Avatar!
venezia+mosca, un po' di russo (io cerco di parlarlo), tre stelle al merito, tanti bravi giovani ... perché no ? ... e mi ritrovo il divertissement onanistico di un dilettante aspirante-regista, una non-trama scontatissima stiracchiata, una venezia dove "tutti i veneziani vanno in giro in barca" (come "a Tunisi tutti vanno in giro a dorso di cammello", immagino), una Venezia inoltre dove i giovani [...] Vai alla recensione »
Durante la conferenza stampa del film Dieci Inverni, una pellicola co-prodotta dall'Italia e dalla Russia, è stato annunciato che l'opera prima di Valerio Mieli, diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia, è stata selezionata per il Tokyo Film Festival. Dieci Inverni è un prologo lungo dieci anni che inizia nell'inverno del 1999 con un vaporetto che attraversa la laguna di Venezia. Camilla, una studentessa arrivata nella città per studiare letteratura russa, scorge un ragazzo tra la folla, anche lui ha con sé una valigia.
Siamo sinceri, i melodrammi d'amore non sono mai stati la punta di diamante del cinema italiano, anche ai tempi d'oro erano zoppicanti e retorici inni a un sentimento banalizzato. Non a caso i pochi esperimenti riusciti vedono firme illustri e sono figli di epoche molto lontane. Provarci, quindi, e farne un esordio, a suo modo è coraggioso, sebbene gli stilemi e gli stereotipi del genere- lo sanno [...] Vai alla recensione »
Camilla e Silvestro si incontrano su un vaporetto veneziano l'inverno del 1999. Studenti appena iscritti alla facoltà, lei vivrà in una casettina isolata, lui con altri studenti, lei vuole studiare russo, lui chissà. Lei timida e severa dietro agli occhiali, una vecchia lampada in mano. Lui fintamente disinvolto, fin troppo sicuro di sé con l'alberello regalo per la zia.
In un racconto intitolato I rapporti umani Natalia Ginzburg parla dell'indifferenza che si prova quando non si riconosce la "persona giusta". Passano settimane, mesi, anni, ma con la "persona giusta" quel rapporto che dovrebbe nascere spontaneo e naturale continua a non scattare. A questo racconto si è ispirato Valerio Mieli con Dieci inverni, opera prima nata da un progetto condiviso dal Centro [...] Vai alla recensione »
Una commedia sentimentale che fa onore al nuovo cinema italiano. «Dieci inverni» di Valerio Mieli dimostra infatti come non sia un miraggio sfuggire alla tragica morsa tra falso d'autore e sbracamento populista: lavorando su di un modello di romanticismo profondo e tuttavia non decadente, il giovane regista ha il merito di cogliere l'eco sottile e struggente di ogni rapporto di coppia senza mai forzare [...] Vai alla recensione »
Buon debutto italiano con un film pensato, realizzato con cura, ben interpretato, studiato nella combinazione produttiva: storia d'amore originale e intelligente, Dieci inverni di Valerio Mieli é del tutto controcorrente e riuscito. Ragazza e ragazzo si incontrano sul vaporetto a Venezia nell'inverno 1999, si conoscono, si frequentano. Diventano amici, e soltanto dieci inverni dopo si rendono conto [...] Vai alla recensione »
Quanto dura un amore? Anzi: l'inizio di un amore? Difficile non ripensare a Harry, ti presento Sally, pur nella differenza del tono, vedendo Dieci inverni di Valerio Mieli, piccolo film di coproduzione italo-russa, nato tra le aule del Centro sperimentale di cinematografia, sorretto da un aiuto ministeriale, infine uscito ieri in una cinquantina di copie sotto il marchio Bolero.
A Camilla e a Silvestro ci vogliono dieci anni per capire che sono anime gemelle. Dieci incontri occasionali e fugaci sempre in inverno, il più delle volte in una Venezia marginale, nebbiosa e piovosa, qualche volta in una Mosca coloratissima dove Camilla si è trasferita per perfezionare i suoi studi di slavistica e dove ha trovato il tempo di intrecciare una relazione con un russo.
Silvestro, ti presento Camilla. Tra Venezia e Mosca, sempre rigorosamente durante la stagione fredda, si dipana la lunga storia sentimentale tra due giovani che si sono conosciuti al loro arrivo nella città lagunare. Dieci inverni, appunto, dura il loro lungo incontro, come recita il titolo scelto da Valerio Mieli. Dieci inverni durante i quali i due si piacciono, si detestano, si vedono per caso, [...] Vai alla recensione »
Dieci inverni, opera prima del giovane regista Valerio Mieli, diplomatosi in regia al centro sperimentale di cinematografia pochi anni fa (qualcuno dunque ne esce), ha il coraggio di costruire una commedia sentimentale credibile intorno a un «luogo» dell'amore dai margininon ben definiti. Quel che accade quando la persona giusta è là sotto i nostri occhi, eppure non ce ne accorgiamo (o non vogliamo [...] Vai alla recensione »
Un buon inizio, questo del neoregista Valerio Mieli. Racconta di Camilla e Silvestro, due matricole fuori sede che si incontrano la prima volta a bordo di un vaporetto deserto immerso nelle nebbie invernali veneziane. Caso vuole che, pur essendo subito chiara la scintilla contraddittoria dell'attrarsi e del respingersi, i due ragazzi passano la notte insieme senza toccarsi.
Un film dolce e malinconico, la storia di un'educazione sentimentale, in una Venezia tutta nebbie, solitudine e canali, vera eppure irreale. Ruffiano come è un po' per tutti i racconti che hanno per protagonisti i giovani, Dieci inverni lo è però con una grazia priva di malizia e di furberia... Costruito per quadri, ciascuno di essi è una finestra aperta sul mondo dei due protagonisti, insolenti e [...] Vai alla recensione »
Dopo tanto cinema italiano ricalcato sulla cronaca o formattato a tavolino "per i giovani", ecco un esordiente che giovane è davvero e poggia su i lunghi anni di quell'età tumultuosa uno sguardo attento malgrado qualche incertezza. Si chiama Valerio Mieli e viene dal Centro Sperimentale di Cinematografia (che co-produce questo film girato fra Venezia e la Russia).
Ecco un film che ha tutti i pregi e qualcuno dei difetti del progetto scolastico: basato su una sceneggiatura che era il saggio di Mieli al Centro sperimentale di cinematografia, Dieci inverni ha una struttura narrativa forte ma un po' artificiale che ricorda quella di Un amore di Gianluca Tavarelli, ovvero una love story vista in momenti successivi giustapposti "a stacco", che devono riassumere gli [...] Vai alla recensione »
A Venezia d'inverno, nel 1999, sul vaporetto s'incontrano ragazza e ragazzo. Si parlano, si conoscono, si frequentano un po', diventano amici. Soltanto dopo dieci anni e viaggi, incidenti, assenze, studi universitari tra Venezia e Mosca, capiranno che è amore il sentimento che li unisce: affetto, complicità, bisogno e ironia reciproci, familiarità e analogia di intenti, pensiero costante, amicizia. [...] Vai alla recensione »