rodi
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sabato 31 maggio 2008
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scampia mondo a parte
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molto bello, una sorta di documentario recitato!Scampia sembra un mondo a parte autosufficiente,nessuno esce per andare al lavoro, a scuola neanche per andare a fare la spesa che viene recapitata a casa da totò, i soldi per vivere vengono consegnati ugualmente a domicilio,da parte di un addetto,alle famiglie,tutte,che hanno un parente che lavora per la camorra!
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lollo7
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sabato 31 maggio 2008
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il film...??
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è violento??.perche vorrei portarci mio figlio di 13 anni.
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(di dany/joker)
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korn666
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sabato 31 maggio 2008
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veramente bello....
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Non sono riuscito a distogliere un attimo lo sguardo dal film...
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rage against the machine
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venerdì 30 maggio 2008
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maestro di vita
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come wanna marchi c'aveva il maestro di vita DO NASCIMIENTO...
noi c'abbiamo egizio.....grande prof...stai avanti a tutti.
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sassolino
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venerdì 30 maggio 2008
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l'american gangster de noaltri
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Mesi fa abbiamo visto American Gangster, un capolavoro, per fluidità registica e per spettacolarità visiva.
Oggi gomorra, un autentico saggio di cinema e di italica sociologia, girato con grande nonchalance tra i pertugi di una Napoli senza speranza dove una livida fotografia concorre ancor più a rendere l'annicihlimento dello stato di fronte all'immane gomorra ormai serpeggiante. Come faceva Pasolini, si prendono attori dalla strada, non professionisti, si analizza un contesto sociale in modo adeguato, ci si attacca come la colla ad un valido sceneggiatore (oppure al libro come in questo caso) e iol resto dovrebbe venire da sé. Il resto è arrivato notevolmente, le riprese di Garrone sono quasi un inseguimento, un pattugliare tra i rifuti di una forza visiva esemplare che davvero non fa rimpianegere un maestro come ridley scott.
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Mesi fa abbiamo visto American Gangster, un capolavoro, per fluidità registica e per spettacolarità visiva.
Oggi gomorra, un autentico saggio di cinema e di italica sociologia, girato con grande nonchalance tra i pertugi di una Napoli senza speranza dove una livida fotografia concorre ancor più a rendere l'annicihlimento dello stato di fronte all'immane gomorra ormai serpeggiante. Come faceva Pasolini, si prendono attori dalla strada, non professionisti, si analizza un contesto sociale in modo adeguato, ci si attacca come la colla ad un valido sceneggiatore (oppure al libro come in questo caso) e iol resto dovrebbe venire da sé. Il resto è arrivato notevolmente, le riprese di Garrone sono quasi un inseguimento, un pattugliare tra i rifuti di una forza visiva esemplare che davvero non fa rimpianegere un maestro come ridley scott. Se poi ci si aggiunge la meravigliosa interpretazione di Servillo... che dire, non dobbiamo davvero avere complessi sul nostro cinema!
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stopper
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venerdì 30 maggio 2008
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smettila tu
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caro "smettetela", meriti proprio il Bagaglino, Bonolis, tette e culi, scommettiamo che ecc! Anzi sembra strano che la rai abbia investito qualche soldo in una cosa così seria, dato il livello a cui ci sta abituando.
Toni Servillo bravo. Sto già aspettando di andare a vedere Il divo.
Non ho capito se gli attori fanno veramente parte di clan o cose simili ;-).
Certo che Napoli è proprio messa male...paradiso abitato da diavoli (Goethe)
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klaus
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venerdì 30 maggio 2008
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crudo
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Realista, ben girato in presa diretta e con attori sconosciuti ma che ben rendono l'idea del territotio e dell'ambiente in cui si muove tutta la storia. Un ennesimo duro colpo alla già tormentata realtà napoletana e campana.
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lagremenapulitane
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venerdì 30 maggio 2008
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la sublime recitazione partenopea
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un modo di fare cinema diverso, realismo spinto alla crudezza della realtà senza filtri, quasi un reportage, vera e propria immedesimazione dello spettatore nel divenire. Si ha la sensazione di vivere in diretta l'incubo delle situazioni narrate. Che corrispondono perfettamente, senza retorica, senza orpelli, a quello che accade, a come accade. Sfruttando la proverbiale capacità recitativa partenopea, tutti gli attori meno consolidati sembrano perfetti e di una intensità sconvolgente. Stupenda la decisione di non filtrare neppure il linguaggio. Bravissimi i due ragazzi teste calde, impressionante Don Ciro, capace di pause da maestro di drammaturgia, Toni Servillo forse volutamente sotto i suoi livelli ma è in pratica il migliore attore in circolazione, Pasquale è sublime, è vero molti recitano se stessi, ma che meraviglia! Un plauso all'anziano del clan dei casalesi che cerca di salvare i due ragazzi, e a colui che impersona il boss del clan.
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un modo di fare cinema diverso, realismo spinto alla crudezza della realtà senza filtri, quasi un reportage, vera e propria immedesimazione dello spettatore nel divenire. Si ha la sensazione di vivere in diretta l'incubo delle situazioni narrate. Che corrispondono perfettamente, senza retorica, senza orpelli, a quello che accade, a come accade. Sfruttando la proverbiale capacità recitativa partenopea, tutti gli attori meno consolidati sembrano perfetti e di una intensità sconvolgente. Stupenda la decisione di non filtrare neppure il linguaggio. Bravissimi i due ragazzi teste calde, impressionante Don Ciro, capace di pause da maestro di drammaturgia, Toni Servillo forse volutamente sotto i suoi livelli ma è in pratica il migliore attore in circolazione, Pasquale è sublime, è vero molti recitano se stessi, ma che meraviglia! Un plauso all'anziano del clan dei casalesi che cerca di salvare i due ragazzi, e a colui che impersona il boss del clan. Terrificante il killer degli scissionisti che quasi ammazza Don Ciro ("che fortuna eh!"). Sono rimasto davvero colpito e dico grazie per lo spettacolo. Da Lodi, un napoletano emigrato.
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djalilal
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venerdì 30 maggio 2008
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cult all'italiana... anzi napulitaan
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Bello e reale, in tutto il film ho capito un paio di parole, il resto senza sottotitoli sarebbe stato come vedere un film straniero in lingua originale.
Romanzo Criminale al confronto e una favoletta per pupetti. Crudo, al sangue.
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smettetela
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venerdì 30 maggio 2008
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w l'italia
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che bello fare film con i soldi della rai e degli italiani
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(di pasquino)
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(di continuiamo!)
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