sandro
|
lunedì 26 maggio 2008
|
brutti, sporchi e cattivi
|
|
|
|
Brutti, sporchi e cattivi. Gomorra mi ha riportato all'altro e non recente film con N. Manfredi.
Ed infatti nel film i personaggi e le stuazioni sono tutte sporche, brutte e cattive. Ma c'è una lacuna temporo/spaziale: dove si svolge, a quale inferno del pianeta fa riferimento il film? Io non conosco Saviano, non ho letto Gomorra, non capisco i dialetti ( era sottotitolato infatti, non ho mai sentito parlare di Scampia. Come faccio a capire il posto dove si svolge il film? non c'è alcun chiaro riferimento ai luoghi, alla città di Napoli; per me potrbbe essere anche qualche favelas sudamericana o un qualsiasi Bronx del mondo. E le forze dell'ordine? E i politici? Ma questa è tutta un'altra storia.
[+]
Brutti, sporchi e cattivi. Gomorra mi ha riportato all'altro e non recente film con N. Manfredi.
Ed infatti nel film i personaggi e le stuazioni sono tutte sporche, brutte e cattive. Ma c'è una lacuna temporo/spaziale: dove si svolge, a quale inferno del pianeta fa riferimento il film? Io non conosco Saviano, non ho letto Gomorra, non capisco i dialetti ( era sottotitolato infatti, non ho mai sentito parlare di Scampia. Come faccio a capire il posto dove si svolge il film? non c'è alcun chiaro riferimento ai luoghi, alla città di Napoli; per me potrbbe essere anche qualche favelas sudamericana o un qualsiasi Bronx del mondo. E le forze dell'ordine? E i politici? Ma questa è tutta un'altra storia. Ho dato tre stelle per fiducia in Matteo Garrone di cui ho ammirato lo stile asciutto ed incalzante.
Sandro
[-]
|
|
[+] lascia un commento a sandro »
[ - ] lascia un commento a sandro »
|
|
d'accordo? |
|
fabio sciarra
|
lunedì 26 maggio 2008
|
"gomorra" bel film (senza)denuncia
|
|
|
|
"Gomorra", il libro, è un'opera scritta non benissimo ma con un contenuto e una denuncia esplosivi: oggi Napoli, l'Italia e parte del mondo vivono letteralmente di camorra, 'ndrangheta e mafia. "Gomorra", il film, è un buon prodotto cinematografico- non particolarmente originale se si pensa ad alcuni film di Gus Van Sant- che mette in secondo piano questa denuncia. E' come mettere la cinepresa in mezzo ad un incrocio molto affollato senza sapere da dove vengono e dove vanno tutte queste persone. Per carità, una scelta stilistica di tutto rispetto ma, allora, era proprio necessario chiamare il film "Gomorra" visto che anche le storie sono state profondamente cambiate? Non bastava chiamarlo "Viaggio a Scampia"? E' utile far credere che l'inferno delle "Vele" sia uno spaccato di Napoli e non un riflesso diretto o indiretto di quello che succede nel resto d'Italia? Temo che molta parte del pubblico esca dalla sala pensando "che realtà squallida vivono a Napoli".
[+]
"Gomorra", il libro, è un'opera scritta non benissimo ma con un contenuto e una denuncia esplosivi: oggi Napoli, l'Italia e parte del mondo vivono letteralmente di camorra, 'ndrangheta e mafia. "Gomorra", il film, è un buon prodotto cinematografico- non particolarmente originale se si pensa ad alcuni film di Gus Van Sant- che mette in secondo piano questa denuncia. E' come mettere la cinepresa in mezzo ad un incrocio molto affollato senza sapere da dove vengono e dove vanno tutte queste persone. Per carità, una scelta stilistica di tutto rispetto ma, allora, era proprio necessario chiamare il film "Gomorra" visto che anche le storie sono state profondamente cambiate? Non bastava chiamarlo "Viaggio a Scampia"? E' utile far credere che l'inferno delle "Vele" sia uno spaccato di Napoli e non un riflesso diretto o indiretto di quello che succede nel resto d'Italia? Temo che molta parte del pubblico esca dalla sala pensando "che realtà squallida vivono a Napoli". Ma questo si sapeva già e non è la denuncia principale per la quale Saviano vive oggi sotto scorta.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fabio sciarra »
[ - ] lascia un commento a fabio sciarra »
|
|
d'accordo? |
|
aversano doc
|
lunedì 26 maggio 2008
|
ripetitivo, non dice niente di nuovo!
|
|
|
|
Garrone!!! Ma cosa ha detto di nuovo? Chi è che non sa cosa succede a Scampia e dintorni? Se ne parlerà per un pò, e poi? Aspettiamo l'uscita di Gomorra 2? Un nuovo film... un gran successo.... e un grandissimo business!!! E tutti vissero felice e contenti!!!!
....Buona giornata a tutti!!!
[+] gomorra 2 ?????????
(di francy)
[ - ] gomorra 2 ?????????
[+] ben detto
(di mammina)
[ - ] ben detto
|
|
[+] lascia un commento a aversano doc »
[ - ] lascia un commento a aversano doc »
|
|
d'accordo? |
|
agostino
|
lunedì 26 maggio 2008
|
capolavoro!!!
|
|
|
|
Io sono napoletano, e sono orgoglioso che sia stato fatto questo film, perchè ciò dimostra che noi abbiamo il coraggio di far vedere queste cose, di far vedere al mondo lo schifo che ci circonda,la camorra. è inutile fare retorica parlando delle bellezze di napoli, parliamo del marcio di napoli, rendiamolo noto, denunciamolo e muoviamoci per annientare questa piaga che è la camorra! Tecnicamente è un gran film, come già detto, a metà tra un film e un documentario... ma "film del genere" così vanno fatti!
Per quanto riguarda max... stai nguaiat!!!
[+] ti serve l'oculista...
(di ciccio)
[ - ] ti serve l'oculista...
|
|
[+] lascia un commento a agostino »
[ - ] lascia un commento a agostino »
|
|
d'accordo? |
|
paola
|
lunedì 26 maggio 2008
|
senza parole
|
|
|
|
DA VEDERE...E'UN FILM FATTO DAVVERO BENE...I PROTAGONISTI NON SEMBRA STIANO RECITANDO.....CMQ E' UN FILM CHE TI LASCIA SENZA PAROLE!
|
|
[+] lascia un commento a paola »
[ - ] lascia un commento a paola »
|
|
d'accordo? |
|
ste
|
domenica 25 maggio 2008
|
idea perfetta riuscita un pò meno
|
|
|
|
Film discreto, niente di più. E spiego il perchè. Anticipo che ho letto il libro di Saviano che mi ha interessato molto. Appena uscito il film sono stato tra i primi a correre in sala. L'intento del film era ottimo, ma la riuscita non lo è stata altrettanto. Narrazione lenta, più fili narrativi difficilmente raccordabili e seguibili, frutto sicuramente di un intento più documentaristico che narrativo. Da questo punto di vista bisogna però applaudire il film: il realismo è stato superlativo. Appunto questo realismo ha tolto qualcosa alla trama, ma ha reso bene l'idea della situazione napoletana e di Scampia in particolare. Rimane comunque un film degno di nota.
Ultima nota: eccelente prestazione di Servillo (come al solito per altro).
[+]
Film discreto, niente di più. E spiego il perchè. Anticipo che ho letto il libro di Saviano che mi ha interessato molto. Appena uscito il film sono stato tra i primi a correre in sala. L'intento del film era ottimo, ma la riuscita non lo è stata altrettanto. Narrazione lenta, più fili narrativi difficilmente raccordabili e seguibili, frutto sicuramente di un intento più documentaristico che narrativo. Da questo punto di vista bisogna però applaudire il film: il realismo è stato superlativo. Appunto questo realismo ha tolto qualcosa alla trama, ma ha reso bene l'idea della situazione napoletana e di Scampia in particolare. Rimane comunque un film degno di nota.
Ultima nota: eccelente prestazione di Servillo (come al solito per altro)..
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ste »
[ - ] lascia un commento a ste »
|
|
d'accordo? |
|
gennaro
|
domenica 25 maggio 2008
|
la realtà
|
|
|
|
Sono un Napoletano della provincia, che lavora al nord, e la mia più grande gioia è stato quando il film è finito, perchè non mi ero accorto che la sala da 700 posti era strapiena. Notare, poi lo stupore di chi non ha mai conosciuto la vera realtà dei nostri luoghi, conoscono solo la parola camorra e non quanto il nostro popolo soffra per ciò che accade e subisce.
Anche se i media stanno snobbando questo film, posso dire il successo se lo sta sul campo.
A fine film ho pianto....
Grazie Robeto Saviano, chi ti parla è un tuo coetano, che hai avuto il coraggio di far conoscere la vera realtà Napoletana.
Il nostro popolo risorgerà.
|
|
[+] lascia un commento a gennaro »
[ - ] lascia un commento a gennaro »
|
|
d'accordo? |
|
clio
|
domenica 25 maggio 2008
|
qual'è la differenza tra arte e mediocrità?
|
|
|
|
. E’ la storia della criminalità organizzata, agghiacciante e cinica, imperscrutabile e drammatica, che da secoli affligge il Belpaese, avvinghiandolo in una morsa cupa e terribile da cui non ha ancora trovato il modo di evadere.
Roberto Saviano, il trentenne che ha barattato la sua incolumità con la coscienza del popolo italiano, acclamato e applaudito in pubblico ma evitato da tutti in privato, elogiato a Cannes ma allontanato dal “red carpet” per problemi di sicurezza, è l’autore del conturbante romanzo “Gomorra”, da cui è tratto il lungometraggio omonimo di Matteo Garrone. La domanda sorge spontanea: è riuscito realmente il regista de “L’imbalsamtore” nell’ardua conversione delle parole in immagine? Il suo Gomorra film è in grado di fronteggiare il coraggioso romanzo da cui è tratto?
Il dato è sconcertante: non c'è giornale, blog, sito internet, o persona che non elogi il film di Garrone.
[+]
. E’ la storia della criminalità organizzata, agghiacciante e cinica, imperscrutabile e drammatica, che da secoli affligge il Belpaese, avvinghiandolo in una morsa cupa e terribile da cui non ha ancora trovato il modo di evadere.
Roberto Saviano, il trentenne che ha barattato la sua incolumità con la coscienza del popolo italiano, acclamato e applaudito in pubblico ma evitato da tutti in privato, elogiato a Cannes ma allontanato dal “red carpet” per problemi di sicurezza, è l’autore del conturbante romanzo “Gomorra”, da cui è tratto il lungometraggio omonimo di Matteo Garrone. La domanda sorge spontanea: è riuscito realmente il regista de “L’imbalsamtore” nell’ardua conversione delle parole in immagine? Il suo Gomorra film è in grado di fronteggiare il coraggioso romanzo da cui è tratto?
Il dato è sconcertante: non c'è giornale, blog, sito internet, o persona che non elogi il film di Garrone. Aristotele diceva che “arte” era la capacità di andare oltre la realtà, oggi bisognerebbe tornare a studiare il pensiero dello stagirita. Se il film fosse catalogato come documentario sarebbe eccellente, dopotutto il genere portato alla ribalta da Al Gore e Pollak, sta conoscendo una stagione fiorente, ma il problema è che si esalta il "realismo" del "film".
Raccontare la realtà, per quanto a volte possa essere un'ardua impresa, non è il solo compito del cinema. La tradizione cinefila dovrebbe fornire sensazioni ed emozioni e soprattutto dare la possibilità alla mente di evadere, immaginare, sognare, piangere, riflettere e sperare, la realtà è un punto di partenza non di arrivo. C'è chi ha addirittura paragonato Gomorra al neorealismo del dopoguerra, ma all’epoca quel genere cinematografico aveva un senso, aveva un compito, un obbligo: informava, spiegava, svolgeva il ruolo che oggi è affidato ai mass media. "La terra trema" di Visconti, "Le mani sulla città" di Rosi, il più recente "Eroe borghese" di Placido non hano nulla di documentaristico, i fatti sono diventati "arte" grazie proprio alla maestria dei cineasti. E' preoccupante come 135 minuti di immagini lucide a fredde, di una realtà non del tutto ignota poi, siano riusciti a creare un'opinione pubblica totalmente omogenea e fortemente positivista. E' il conformismo culturale, una delle più grandi piaghe che ereditiamo dal secolo breve, che dovrebbe far riflettere. Bellocchio immaginava un'altra fine per Moro nel suo "Buongiorno notte", ne "La meglio gioventù" l’Italia aveva un'anima, gli esempi della grande arte cinematografica italiana sono numerosi, ma di sicuro a Garrone non spetta nessun posto nell'Olimpo dei maestri.
Si elogia un lungometraggio che ha personaggi senza nomi, inquadrature quasi amatoriali, nessuna trama, nessuna storia, nessun filo logico e conseguentemente non suscita nessuna sensazione, nessun pathos e soprattutto non dà speranze.
Un breve accenno a Scarface, eccessi di violenza alla Tarantino, adolescenti ai quali il “Sistema” ha rubato l’innocenza, ambientazione nel degrado più totale, il film appare come un épos del male senza respiro, in cui tutto appare squallido ed inquietante.
Certo, c'è la Camorra, descritta nella sua crudeltà e brutalità, ritratto agghiacciante di una complessa realtà italiana, suggellato da atmosfere angoscianti, provocate da una regia a presa diretta e dalla colonna sonora dei Massive Attak.
L'unica emozione che il film è riuscito a trasmettere allo spettatore è l'angoscia, in maniera preponderante, opprimente, nauseante, ma in fondo il botteghino ha incassato oltre 2 milioni di euro in tre giorni, Garrone ha affollato le sale cinematografiche in un periodo consuetudinariamente "morto".
Che il best seller di Saviano sia stata un'opera eccellente, è un dato ineccepibile, che Saviano sia "un eroe borghese" è indiscutibile. Ciò che dovrebbe fornire spunti per una riflessione e far discernere Saviano da Garrone, le parole dalle immagini, l'arte dalla mediocrità, è proprio la pellicola. Già vincitore di un premio della critica a Cannes e tra i favoriti per la Palma d'oro, Garrone sta vivendo un momento magico, illuminato da luce riflessa e osannato ingiustamente.
La mia critica rappresenta una voce fuori dal coro, opinabile e discutibile indubbiamente, ma la paura di annullare la mia opinione per omologarla alla massa ha prevalso sul conformismo intellettuale.
Clio Pedone
[-]
|
|
[+] lascia un commento a clio »
[ - ] lascia un commento a clio »
|
|
d'accordo? |
|
ciccio
|
domenica 25 maggio 2008
|
marionette e burattinai
|
|
|
|
bisogna solo decidere da che parte stare :)...mi viene in mente un vecchio album di Bennato....
|
|
[+] lascia un commento a ciccio »
[ - ] lascia un commento a ciccio »
|
|
d'accordo? |
|
|