Gomorra

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Un film di Matteo Garrone. Con Toni Servillo, Gianfelice Imparato, Maria Nazionale, Salvatore Cantalupo, Gigio Morra.
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Drammatico, durata 135 min. - Italia 2008. - 01 Distribution uscita venerdì 16 maggio 2008. MYMONETRO Gomorra * * * * - valutazione media: 4,02 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
marinosassi sabato 28 giugno 2008
occasione mancata Valutazione 4 stelle su cinque
48%
No
52%

Premesso che magari di film cosi ce ne fossero di più in giro,premesso che trarre un film dal libro di Saviano non è una passeggiata,premesso che ci si augura che dal seme di Saviano fioriscano altri fiori:questo film è decisamente un occasione mancata... Magari uno si aspettava che il film "spiegasse" perchè una terra da felice ,nei secoli si è trasformata in tragicamente infelice? Certo questo è chiedere troppo ai film dei giorni nostri,molto più facile prendere alcuni episodi di un fortunato libro e portarli sullo schermo con una fascinosa fotografia e con attori efficaci. Ma questi episodi,questi fatti ben raccontati sono completamente slegati dal territorio,sembra che questi delinquenti vivano in una provincia a sè, senza nessun legame con le popolazioni campane, che o non ci sono,o sono tutti camorriste. [+]

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pepzanz venerdì 27 giugno 2008
gomorra è il futuro del capitalismo putrefatto Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

Il film di Garrone riprende la tesi portante del libro di Saviano: la speculazione economica e l'impresa criminale sono le facce della stessa medaglia dello sviluppo capitalistico. La pellicola ha un taglio più "documentaristico" che direttamente "politico", così i vari episodi della storia possono apparire slegati tra loro. Ma l'unità tematica esiste sebbene sia esterna al racconto. E' l'imbarbarimento sociale determinato dallo stato putrescente dell'economia del Capitale che accomuna le esistenze tragicomiche dei giovani protagonisti, alla ricerca di una collocazione nel Sistema. Le diverse storie alla fine convergono nella figura di Toni Servillo, stakeholder in cerca di terre in cui sversare abusivamente i rifiuti tossici. [+]

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gennarodic. domenica 22 giugno 2008
le grida dei dannati Valutazione 4 stelle su cinque
44%
No
56%

Il libro di Saviano riesce,con una minuziosa descrizione dei fattori psico-storici (una definizione abusiva),a riflettere la radicata violenza di certi ambiti.Il film cerca di illustrare gli avvenimenti principali con una raffica di azioni,talvolta incredibilmente lineari per i fini criminosi,che lasciano allibiti gli spettatori.Le scene girate nelle vele di Scampia,sono di una realtà terrificante,così come gli omicidi avvenuti durante la faida tra i Di Lauro e gli scissionisti sono la testimonianza cruda e nuda di come le istituzioni non sono riuscite a trarre oggettivi vantaggi dalla crudeltà di questi brutali assassini.Un opera di dissuasione di tipo pedacogica coinvolgendo tutte le forze civili avrebbe dato alle logiche efferate del traffico di droga una batosta senza precedenti,e invece si è preferiti dare informazioni faziose e mirate a definire questi quartieri irrecuperabili. [+]

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gigihno mercoledì 18 giugno 2008
riflettiamo... Valutazione 4 stelle su cinque
78%
No
22%

Vogliamo parlare del film in se stesso? GOMORRA è un film crudo, tosto, appassionante e è anche un documento coinvolgente (che male c'è in questa fusione?), girato con una tecnica "viva" che scende nei particolari, che fa sentire le emozioni, il respiro affannato dei personaggi e che personalmente trovo molto più adatta a descrivere questo tipo di situazioni di quelle tradizionali dalle inquadrature standard. Vogliamo parlare della realtà di cui tratta? Sicuramente la reltà descritta è dura da accettare per napoletani e non, ma gli scugnizzi di scampia che aspirano a diventare boss non affollano le vie tutte della Campania fortunatamente. Qui è raccontata la melma, il lato peggiore di Napoli proprio per farne una denuncia:nei confronti degli italiani, delle istituzioni, dei napoletani stessi. [+]

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antonello villani mercoledì 18 giugno 2008
realismo estremo per un film necessario Valutazione 4 stelle su cinque
78%
No
22%

Ci voleva il talento di Matteo Garrone per trasformare le intense pagine di Roberto Saviano in angoscia filmica. Oltre due ore di realismo esasperato tra le strade di Scampia e le discariche abusive dove vengono regolarmente sversati rifiuti tossici con la connivenza delle istituzioni. Perché il dramma della spazzatura a Napoli e dintorni ha radici lontane, trova terreno fertile negli ambienti malavitosi che pur di ingrossare i portafogli sono disposti ad avvelenare la Campania Felix. Le vicissitudini di un cassiere che per conto della camorra paga gli “assegni familiari”, un sarto che rischia la vita facendo lezioni di taglio e cucito ai cinesi, il battesimo di sangue per un ragazzino che passa dalla parte dei cattivi, due cani sciolti che giocano a fare i duri con armi in pugno e piccole rapine, un imprenditore che fa affari con le aziende del Nord Italia: storie di straordinaria follia, il crimine sembra la regola in un territorio che non conosce leggi se non quella del più forte. [+]

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tina galante sabato 7 giugno 2008
gomorra, un pugno nello stomaco Valutazione 4 stelle su cinque
88%
No
12%

Senza filtro, così la macchina da presa ha seguito le varie trame del film Gomorra, rendendone quasi insostenibile la visione. Senza filtro, per rendere al meglio una realtà altrimenti non rappresentabile. Sempre più mi convingo che la realtà superi comunque ogni fantasia o incubo. Leit motiv di tutto il lungometraggio è il denaro. Tanto denaro. L'atmosfera in cui esso compare costantemente, come avido ladro di anime, è di uno squallore, di una miseria che il regista Garrone ha saputo rendere magistralmente. La visione di Gomorra può essere paragonata ad un forte, violento e possente pugno allo stomaco, soprattutto per me che non ho mai saputo immaginare una realtà simile, rinchiusa, come sono, nell'oasi dell'Irpinia, a pochi passi dall'inferno. [+]

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massimo medina mercoledì 4 giugno 2008
gomorra è cinema che diventa realtà o viceversa Valutazione 5 stelle su cinque
80%
No
20%

Non c'è pregiudizio che tenga, non c'è cliché che possa reggere. Quello che mette in scena Garrone è di una verità a tal punto disarmante che a un certo punto ci si chiede se ciò che si sta guardando sia cinema o realtà nuda e cruda rinchiusa nei quattro angoli di uno schermo. E c'è la scelta precisa di escludere dal racconto tutto ciò che può rappresentare forma di riscatto o di redenzione per il popolo napoletano, fatta eccezione per l'unico personaggio (Roberto) che ha un conato di vomito nei confronti di ciò che vede e non riesce a farlo collimare con la sua vita onesta e piuttosto semplice. Tolto ciò, il resto è tutto ombra proprio come le ombre che Garrone infila in molte scene. C'è un popolo, quello napoletano, che sembra non avere più scampo perché ormai inghiottito dalla violenza della più terrificante e sanguinaria organizzazione criminale che l'uomo abbia conosciuto. [+]

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paolo pasetti mercoledì 4 giugno 2008
un'altissima voce nel deserto: gomorra Valutazione 5 stelle su cinque
68%
No
32%

Il Matteo Garrone di “Gomorra” è stato spesso paragonato a Rosi. Se il paragone è certo interessante da un punto di vista di storia “comparata” del cinema, è comunque improprio. Se, infatti, possiamo certamente supporre simili le motivazioni morali dei due autori, sul piano stilistico ed espressivo Garrone è diversissimo da Rosi. Di più, il cinema di Rosi, grandissimo, sarebbe impossibile oggi. Il cinema di Rosi, militante nel senso alto del termine, coltivava una speranza, perché si trattava di un epoca in cui il cinema, come la “cultura” in genere, era parte di ciò che si chiamava “pensiero critico”. La cultura era quella che spingeva il vecchio Goebbels, al solo nominarla, ad estrarre la pistola. [+]

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massimiliano di fede martedì 3 giugno 2008
napoli come baghdad Valutazione 4 stelle su cinque
47%
No
53%

Matteo Garrone ha seza ombra di dubbio rappresentato, non uno scorcio, non un frammento, ma la realtà totale di una città e della sua provincia che sono dominate dalla criminalità più spietata, che si serve della disperazione della povera gente che, pur di poter vivere dignitosamente, si serve della camorra, come se fosse una normale istituzione statale. Gomorra è il film che rispecchia tutto questo, e sicuramente non è uno spot pubblicitario per i turisti che, guardando questo film si chiedono se è più sicuro andare a Baghdad o a Napoli. Il romanzo - documentario di Saviano ha stimolato Garrone, nel rapresentare la triste realtà di una città alle prese con problemi gravissimi che sono oramai all'ordine del giorno. [+]

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mara sabato 31 maggio 2008
... Valutazione 5 stelle su cinque
50%
No
50%

Ti cali in una realtà strana, surreale, non credi sia qualcosa che esista davvero.. ed invece è proprio la descrizione di cosa sta accadendo in un luogo dove la violenza, la corruzione, la paura fanno da padroni.. ma in mezzo a droga, spari, morti, lotte di potere e rifiuti nascosti nelle campagne, c'è anche chi è pulito, ma proprio per questo non può realizzare cio che ama... Fa riflettere su quanto siano arrivati al punto di non ritorno, non puoi schierarti, non puoi parlare, non puoi pensare... è un film da vedere.. descriverlo non rende assolutamente.

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