Anno | 2007 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Carlo Lizzani |
Attori | Benjamin Sadler, Ursula Buschhorn, Danilo Nigrelli, Marta Bifano, Federico Costantini Ivana Lotito, Buse Butz, Ernesto Mahieux, Federico Pacifici. |
Uscita | venerdì 25 gennaio 2008 |
Distribuzione | Mikado Film |
MYmonetro | 2,60 su 14 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Il racconto della strage di 54 ebrei sfollati dalle cittadine del Lago Maggiore da parte di una divisione SS di Hitler. Dall'omonimo romanzo di Marco Nozza. Il film ha ottenuto 2 candidature ai Nastri d'Argento, 2 candidature a David di Donatello, In Italia al Box Office Hotel Meina ha incassato 97,4 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Tutto inizia nel 1953 sul Lago Maggiore, dove una ragazza si tuffa nei tragici ricordi di dieci anni prima. Quando, ancora adolescente, Noa (questo il nome della fanciulla) viveva lì con la sua famiglia all'hotel Meina, hotel di proprietà del padre, ebreo con passaporto turco e quindi cittadino di un paese neutrale.
Subito dopo l'annuncio dell'armistizio dell'8 settembre tra gli Alleati e l'Italia, la vita di Noa, della sua famiglia e di tutti gli ospiti dell'albergo viene sconvolta dal brutale arrivo di un plotone delle SS, che rinchiude gli ebrei costringendo tutti a una settimana di terrore e attesa. Drammaticamente combattuti tra il desiderio di fuga e la speranza della fine della guerra, i prigionieri vivranno un'assurda settimana chiusi in questa lussuosa gabbia di paura e dolore che è l'Hotel Meina.
Tratto dal libro di Marco Nozza, a sua volta ispirato a fatti tragicamente e realmente accaduti, Hotel Meina porta avanti l'indagine di Carlo Lizzani sulla storia italiana, in particolare su fascismo e antifascismo, con un'attenzione e un notevole rispetto (che mai sconfina nella retorica) per la memoria delle vittime. Il regista del letterario Fontamara e del manifesto partigiano Achtung! Banditi! pecca proprio però nell'eccessiva adesione al testo letterario, aggiungendo ben poco pathos, personalità ed emotività ai fotogrammi di questa tragedia umana.
L'impressione è quella del compitino svolto con cura e buone intenzioni, che non riesce però mai a sollevarsi dal didascalismo didattico da fiction televisiva, nemmeno quando si sofferma sull'amore spezzato della protagonista o quando si immerge - letteralmente - nel catartico ma freddo "bagno di ricordi" finale di Noa. Due stelle per l'impegno.
HOTEL MEINA disponibile in DVD o BluRay |
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€9,99 | – |
Mi trovo in totale disaccordo sulla critica di chi ha denigrato questo film , dicendo che non si discosta dalla fiction televisiva , naturalmente , essendo girato quasi interamente all'interno di un albergo, cio' toglie un po' di dinamismo alla storia , la cui tragicita' e' ben resa dalla capacita' espressiva e dalla ottima recitazione degli attori , quindi lo consiglio vivamente ; [...] Vai alla recensione »
Anno 1943. Al prestigioso Hotel Meina, affacciato sul Lago Maggiore lato piemontese e gestito da un ebreo con passaporto turco (Danilo Nigrelli), vivono alloggiate alcune famiglie ebree e ricchi sfollati "ariani". L'8 settembre li illude, l'arrivo del comandante delle SS Hans Krassler (Benjamin Sadler) provocherà invece una delle tante sporche tragedie che hanno insanguinato l'Italia.
Uscito sugli schermi in concomitanza con la celebrazione della Giornata della memoria, il film di Carlo Lizzani racconta con molta sobrietà ed efficacia – come sa fare uno degli ultimi rappresentanti (86 anni in aprile) della grande epoca del cinema italiano – una storia agghiacciante. Lo sterminio di un gruppo di ebrei, nel settembre del 1943, dopo l'armistizio.
Hotel, luogo di transito, location per commedie romantiche e sofisticate, in Hotel Meina di Carlo Lizzani diventa una metafora del passaggio brutale della storia. È la trasposizione cinematografica a far prendere le distanze dal materiale storico, dai fatti realmente avvenuti, poi diventati romanzo di Marco Nozza («Hotel Meina, la prima strage degli ebrei in Italia» con prefazione di Giorgio Bocca, [...] Vai alla recensione »
Un felice ritorno di Carlo Lizzani, dopo una carriera che onora da anni il cinema italiano, sia quando l'ha guidata l'impegno, sia quando, sempre con sicuro mestiere, ha seguito gli inviti dello spettacolo. Oggi siamo di nuovo all'impegno, con un linguaggio teso a suscitare emozioni intensissime senza mai smarrire un solo istante l'equilibrio e la misura.
Il Giorno della Memoria è una cosa bellissima a patto che non ci esoneri dal ricordo della Shoah per gli altri rimanenti 364 giorni dell'anno. Anche se il suo film Hotel Meina, accolto da una commossa ovazione alla scorsa Mostra di Venezia, esce proprio alla vigilia di questa ricorrenza, la raccomandazione riferita a Carlo Lizzani appare del tutto superflua.
La memoria storica è un dovere morale. Lo riafferma un decano del nostro cinema, Carlo Lizzani, che torna per raccontare una pagina dell'orrore nazista in Hotel Meina. È la storia vera di un gruppo di ebrei scovati dalle SS, appena dopo l'8 settembre, sul lago Maggiore in un albergo dove erano ospiti. Confezione e scrittura sono un po' da fiction, ma il film è efficace e a tratti intenso nel restituire [...] Vai alla recensione »
A 11 anni da Celluloide, il gran signore Carlo Lizzani (Giuliano Montaldo raccontò che l'unica volta che lo vide perdere le staffe su un set fu quando scagliò per terra una mela) torna alla regia con Hotel Meina tratto da un saggio storico di Marco Nozza: nel settembre del 1943 un gruppo di sedici ebrei rifugiatisi nell'Hotel Meina sul Lago Maggiore vivono una settimana di paranoia e paura dopo l'arrivo [...] Vai alla recensione »
Se uno va a vedersi oggi su internet il sito dell'hotel Meina sul lago Maggiore trova la seguente didascalia: "...splendida villa in stile fine Ottocento affacciata direttamente sul lago e immersa in un parco secolare. Situato sulla riva piemontese del lago Maggiore a pochi chilometri da Stresa e Arona, l'albergo offre una spiaggia privata con attracco per motoscafi e piscina".
Ci voleva il ritorno in grande stile di Carlo Lizzani per rivedere un film senza fronzoli, ben ancorato a temi storici e civili, impegnato quanto basta per indignarsi ancora una volta delle spaventose e barbariche malefatte dei nazisti ai tempi della Seconda guerra mondiale. Il regista di Achtung! Banditi! e Il processo di Verona parte da un bel romanzo di Marco Nozza (a sua volta ispirato a un episodio [...] Vai alla recensione »
Vae victis! Hotel Meina di Carlo Lizzani ricostruisce come la discriminazione per gli ebrei da parte del Regno d'Italia sfociò nella loro eliminazione da parte del Reich tedesco, quando - nel settembre 1943, a Repubblica Sociale non ancora costituita - gli occupanti applicarono in Italia i metodi letali praticati nei quattro anni in Polonia e nei due in Urss.
«Nella realizzazione di Hotel Meina, prima affidata a Pasquale Squitieri, sorsero contrasti con la produttrice Ida Di Benedetto. Squitieri figura ancora nei titoli del film fra gli sceneggiatori, ma la sua sceneggiatura, è stata molto cambiata. A questa conferenza stampa - non organizzata. da me - Squitieri dunque non è stato invitato». Carlo Lizzani mi risponde così, circondato dalla vasta troupe, [...] Vai alla recensione »
Giunto al Lido all'ombra di qualche polemico sospetto d'infedeltà ai fatti storici, ma calorosamente applaudito, Hotel Meina di Carlo Lizzani ricostruisce con qualche licenza romanzesca la strage di 54 ebrei che tra il 12 e il 22 settembre 1943 da ospiti divennero prigionieri dei nazisti in un albergo sul lago Maggiore. Il gruppo di famiglie fu tenuto per dieci giorni in una condizione sospesa per [...] Vai alla recensione »
Fedele al suo interesse per la storia ma convinto che la narrazione risponda a proprie leggi, Carlo Lizzani ha tratto spunto dal libro-inchiesta di Marco Nozza sulla "prima strage di ebrei in Italia" (Saggiatore) per dare con Hotel Meina un'idea d'insieme dei giorni immediatamente successivi all'8 settembre '43. Rispettando i dati fondamentali, ha adattato al suo intento divulgativo e d'intrattenimento [...] Vai alla recensione »