Immortal (Ad Vitam)

Film 2004 | Fantascienza 102 min.

Regia di Enki Bilal. Un film con Linda Hardy, Thomas Kretschmann, Charlotte Rampling, Frédéric Pierrot, Thomas M. Pollard. Cast completo Titolo originale: Immortel (ad vitam). Genere Fantascienza - Francia, Italia, Gran Bretagna, 2004, durata 102 minuti. Uscita cinema venerdì 19 novembre 2004 - MYmonetro 2,49 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 30 dicembre 2009

C'era un vecchio film di Arbore in cui il protagonista, un uomo del sud arrivato in una Milano avvolta in una coltre di nebbia spessa, diceva "Bella c... In Italia al Box Office Immortal (Ad Vitam) ha incassato nelle prime 7 settimane di programmazione 290 mila euro e 268 mila euro nel primo weekend.

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Consigliato nì!
2,49/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA
PUBBLICO 2,98
CONSIGLIATO NÌ

A New York nel 2095 una misteriosa piramide appare nel cielo di Manhattan. La città è abitata da una comunità multiforme in cui convivono umani, mutanti e divinità extraterrestri. Horus, divinità egizia dalla testa di falco, sta perdendo l'immortalità e ha solo sette giorni per trovare e sedurre una splendida donna predestinata e continuare la sua stirpe divina. Per fare tutto ciò deve incarnarsi nel corpo di un uomo. Sarà Nicopol, un prigioniero politico fuggito dal carcere dopo trent'anni di ibernazione, a ospitare Horus e permettergli di portare a termine la sua missione.
Versione ad alta definizione visionabile solo tramite PC.

Fantascienza visionaria, criptica e difficile da digerire.
Recensione di Andrea Chirichelli

C'era un vecchio film di Arbore in cui il protagonista, un uomo del sud arrivato in una Milano avvolta in una coltre di nebbia spessa, diceva "Bella città...se se potesse vedè!". Immortal (ad vitam) sarebbe un bel film... se si potesse capire. Al di là infatti di una sofisticata e sublime realizzazione tecnico/grafica, nel film di Bilal, trama e dialoghi rimangono per lo più oscuri se non addirittura involontariamente comici. Certo, chi è abituato alle follie narrative alla Matrix, spesso più usate per tappare la carenza di idee che per un vero e proprio scopo logico, potrà sentirsi a suo agio nel curioso mondo di Bilal, ma tutti gli altri potrebbero trovarlo eccessivamente criptico e difficile da digerire. Resta quindi l'enorme fascino della parte visiva, che merita la spesa per il biglietto e che pone Immortal in una posizione di privilegio rispetto ad altre pellicole dello stesso genere (posto ne esistano). Visionario e, in quest'ottica, coerente con se stesso fino all'ultimo, Immortal ci fa dispiacere che il genio di Bilal sia giunto al cinema così tardi e non può che farci augurare che presto arrivi un altro film. Magari stavolta con una storia comprensibile e dialoghi non scritti da figuri che vivono in stanze bianche ed imbottite...

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 6 settembre 2010
Dio Amiga

Film splendido con magnifiche atmosfere che toccano nel profondo nello stesso modo con cui sapevano farlo quelle di Blade Runner, Nirvana, Ai e Brazil. La trama è ben articolata e innovativa sotto il punto di vista narrativo, rende gloria al fumetto di Enki Bilal da cui è stato tratto il film (la trilogia di Nikopol) Chi dice che la trama è inesistente probabilmente dormiva o non ascoltava i dialoghi [...] Vai alla recensione »

lunedì 25 ottobre 2010
nickcastle91

Un bravo sceneggiatore è colui che sa reimpastare talmente tanto le sceneggiature di altri da renderle irriconoscibili anche a coloro che originariamente le hanno scritte. Enki Bilal, seguendo questa linea di pensiero, non è un bravo sceneggiatore. Questo film ha scopiazzato ed è stato scopiazzato. Certe inquadrature e diverse sequenze ricordano palesemente il "Minority Report" [...] Vai alla recensione »

giovedì 23 aprile 2009
Fluturnenia

Se si ha la pazienza di aspettare una mezzora scarsa e la voglia di metterci un discresto impegno nel cercare di seguire le vicende, si scoprirà che non oltre metà film la trama sarà tutt'altro che confusa e nebulosa, a patto che non ci si faccia scappare nessuna e dico proprio nessuna immagine. Ogni più piccolo e singolo particolare non è soltanto una manna per gli occhi ma anche un possibile se non [...] Vai alla recensione »

giovedì 23 agosto 2012
andyflash77

New York, 2095. Una strana piramide appare nel cielo: all'interno di essa una stirpe di dei egiziani ha appena condannato Horus, alla perdita dell'immortalità per ribellione. Per garantire una continuità alla sua stirpe immortale, il dio ha sette giorni di tempo per trovare una donna adatta al compito e un corpo in grado di ospitare la sua anima divina.

mercoledì 22 febbraio 2012
chry75

Quello che ad un occhio poco attento puo' sembrare un calderone di cose gia' viste, in realta' rivela una propria identita' ben delineata, il regista attraverso il simbolismo e la computer grafica riesce bene a delineare in modo originale, uno scenario occulto molto coerente, ritengo inoltre che il cripticismo dell'opera contribuisca a renderla ancor piu' affascinante, anche se' non destinata alla [...] Vai alla recensione »

mercoledì 3 luglio 2013
Kronos

Trasposizione cinematografica indigeribile di un già indigeribile fumetto (gli sboroni preferiscono 'Graphic Novel') di un serbo trapiantato in Francia. Difficile capire a quale tipo di pubblico si rivolga questa roba, considerando anche il modesto livello tecnico e visivo.

giovedì 4 luglio 2013
Andreas Ekimov

Voliamo bassi, molto bassi, radente il ridicolo. La pretesa di essere d'autore c'è tutta, la lentezza e l'atmosfera rarefatta ci sguazzano, ma... computergrafica primitiva, commistione fra recitazione artificiale e in carne ossa insostenibile; colonna sonora monotona e soporifera; trama da videogame. "Sono confusa" dice la protagonista ad un certo punto, ed in verità [...] Vai alla recensione »

martedì 7 novembre 2017
xxx

Avrei dovuto dare tre stelle, ma ho apprezzato molto la triologa Nikopol, bellissimo fumetto visionario e struggente, del grande maestro Enki Bilal. Comunque posso comprendere che il film non piaccia, soprattutto a quelli che non hanno letto l'opera a fumetti, consiglio vivamente di farlo, non solo agli amanti della fantascienza.... Il film differisce molto dalla storia originale ma è [...] Vai alla recensione »

domenica 24 novembre 2013
motoinmoto

L’opera di Bilal non va valuta semplicemente come “film”, Bilal non è semplicemente un regista, nasce “regista” come sceneggiatore dei suoi fumetti, storie illustrate che – comunque – richiedono una regia. E “Immortal Ad Vitam” è nato come fumetto negli anni ’80 sul mitico Pilote, con le tavole magnificamente illustrate da Enki [...] Vai alla recensione »

sabato 18 marzo 2017
emanuele marchetto

2095: sopra la città di New York appare una piramide abitata dagli dei egizi. Orus, il dio con la testa di falco, torna sulla terra per pochi giorni prima di essere condannato al "sonno eterno". Intanto la città è sotto dittatura, ed i mutanti sono discriminati: una di loro, Jill, viene contattata da un ex detenuto, Nikopol.

mercoledì 24 ottobre 2012
paride86

Non credo di aver mai visto niente di così brutto, tanto pesante, noioso, malfatto e scriteriato da far rimpiangere i film di Boldi & De Sica. La storia comincia con una deportazione di mutanti in una New York sovrastata da una piramide in cui alcuni dei egizi giocano a monopoly...e questo dovrebbe bastare a capire di quanta pochezza sia costituito questo film.

martedì 8 febbraio 2011
fossalta

fa cagare e basta.

giovedì 28 ottobre 2010
nickcastle91

Mi ero dimenticato dello scopiazzamento da Stargate di Roland Emmerich, infatti l'idea dell'astronave a forma di piramide come quella degli alieni dalle fattezze tipiche degli dei egiziani sono proprio rubate da Stargate. Bilal si è reso proprio ridicolo con questo film...

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Fantascienza, ma di genio, ne è autore un bosniaco naturalizzato francese, Enki Bilal, i cui film come regista non si sono mai visti in Italia, dove, invece, è molto conosciuto e apprezzato dagli intenditori per due suggestivi album di fumetti, «La fiera degli immortali» e «La donna trappola». Il film di oggi nasce da quelli, liberamente riletti con la collaborazione di Serge Lehman, un noto illustratore [...] Vai alla recensione »

Sandro Rezoagli
Ciak

Chi ha amato i due album La fiera degli immortali e La donna trappola (pubblicati in Italia Alessandro editore), capolavori di un autentico innovatore del fumetto e dell’illustrazione come Enki Bilai, non si lasci scappare Immortal ad vitam, che proprio a quelle due storie si ispira. Ma non solo per questo: il film è infatti il primo esperimento di “animazione mista” a cui si applica il geniale Bila [...] Vai alla recensione »

Fulvia Caprara
La Stampa

Bianco, grigio, macchiato di rosso sangue e di lacrime blu, l’universo fantascientico del disegnatore Enki Bilal prende corpo in «Immortal ad vitam», il film tratto dai suoi due album, «La fiera degli immortali» e «La donna trappola», in arrivo sui nostri schermi venerdì, in 150 copie, con il marchio Medusa. Nato a Belgrado nel 1951, da madre ceca e da padre bosniaco, Bilal vive a Parigi da quando [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Esseri umani, semi-umani, alieni, virtuali. E autentiche divinità egizie tornate in vita nella New York del 2095, dominata da una dittatura medico-eugenica e sconvolta da una campagna elettorale... Più ambiziosi di così si muore, e l’artista franco-jugoslavo Enki Bilal, autore di fumetti visionari celebratissimi in Francia, era l’uomo giusto per un’impresa così titanica e azzardata.

Luciana Vecchioli
Il Tempo

Lo hanno definito il guru dell'illustrazione fantacult degli anni '80, di certo Enki Bilal è il più apprezzato disegnatore di fumetti che la Francia possieda, nonostante sia nato nella ex Jugoslavia e soltanto all'età di dieci anni si sia trasferito a Parigi. La «Trilogia Nikopol» è l’opera che lo ha reso celebre e comprende «La fiera degli immortali», «La donna trappola», «Freddo Equatore».

Roberto Silvestri
Il Manifesto

New York 2005: in una piramide fluttuante nel cielo sopra Manhattan gli dei egizi stanno giudicando uno di loro, Horus dalla testa di falco, mentre sulla terra una donna dai poteri segreti è imprigionata e un prigioniero politico congelato trent'anni prima si aggira per le strade. Nato a Belgrado da padre ceco e madre bosniaca, Bilal si trasferisce a Parigi conla famiglia all'età di dieci anni e si [...] Vai alla recensione »

Pier Maria Bocchi
Film TV

Il francese Bilal è un totem del fumetto. Ma Immortal, il suo terzo film per il cinema, nonostante una campagna promozionale che in patria ha raggiunto vette pazzesche, è un pachiderma che sa di aria fritta. C’è poco da fare: l’universo cinematografico cyberpunk ormai gioca in svantaggio, perché la contaminazione tra linguaggi non è più una novità, è già (stata) contaminata (altrove), e lo spettatore [...] Vai alla recensione »

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