Drug War. L'ora della vendetta

Drama è un adolescente in libertà vigilata per piccoli reati che non ha intenzione di infilarsi in situazioni che non può controllare. L'amico D-Mo riesce a convincerlo ad entrare in un giro di spaccio di droga che gli farà fare soldi facili. Troppo facili.
Osservate il poster del film: vi campeggia la rassicurante e pensosa immagine di Morgan Freeman. Ebbene, nel film lo vedrete davvero per pochissimo tempo tanto che viene da chiedersi cosa spinga un grande attore come lui ad accettare di fare da esca se non, forse, per amicizia nei confronti dei registi. Il film avrebbe anche un suo motivo di interesse perché la vita degli appartenenti alla microcriminalità è descritta con piglio veristico e con un taglio visivo da mockumentary. Tutto questo però solo per la parte iniziale che mostra, anche se con qualche esagerazione paragrottesca come nella figura del giudice di sorveglianza, la difficoltà che un giovane che ha già sbagliato trova nel cercare di rimanere lontano dal carcere. Quando però si cerca di intrecciare la storia di Drama (un nome che è tutto un programma) con quella dell'amico D-Mo che (pur credendosi un grande spacciatore) cerca il calore di una famiglia, si comincia la discesa nel mélo di bassa fattura e quanto di buono si era costruito in precedenza finisce col dissolversi. Ed è lì che fa la sua comparsa Morgan Freeman come poliziotto capace di risolvere un'indagine che invece l'agente di quartiere (che gira in bicicletta, è claudicante ed è fratello di un microspacciatore) aveva involontariamente intralciato.


Nei bassifondi di Washington D.C. esplode la guerra tra bande rivali. Un solo uomo ha deciso di affrontare l'inferno per arrestare i killer senza legge, il tenente di polizia Redding.