giovanni morandi
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martedì 27 settembre 2022
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un film diventato un cult giovanni morandi
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American Beauty (che secondo alcuni e ' un varietà di rose) è un film del 1999 scritto da Alan Ball e diretto da Sam Mendes, che non avrebbe mai pensato di vincere, con questa sua opera prima, c'era numerosi riconoscimenti: cinque Premi Oscar, tre Golden Globe e ben sei Bafta nel 2000.
La pellicola narra le "prime smanie sessuali" generate in un' adolescente da un impiegato di mezza età, interpretato da un superbo Kevin Spacey, (all' epoca non ancora coinvolto nelle note vicende scandalistiche) padre di famiglia medio-borghese dell'America contemporanea. Il film è stato descritto dalla critica come una satira sugli obiettivi e sul concetto stesso di bellezza del ceto medio americano; tali analisi riscontrano nella ricerca psicologica dei personaggi, con estrema disinvoltura (e qui è il suo grande merito) e ad un tempo in maniera profonda, di Mendes che parte dallo sviluppo dell'amore romantico e di quello paterno, della sessualità, della bellezza, del materialismo, e dell'alleggerimento del protagonista dalle proprie preoccupazioni, con una sorta di riscatto personale.
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American Beauty (che secondo alcuni e ' un varietà di rose) è un film del 1999 scritto da Alan Ball e diretto da Sam Mendes, che non avrebbe mai pensato di vincere, con questa sua opera prima, c'era numerosi riconoscimenti: cinque Premi Oscar, tre Golden Globe e ben sei Bafta nel 2000.
La pellicola narra le "prime smanie sessuali" generate in un' adolescente da un impiegato di mezza età, interpretato da un superbo Kevin Spacey, (all' epoca non ancora coinvolto nelle note vicende scandalistiche) padre di famiglia medio-borghese dell'America contemporanea. Il film è stato descritto dalla critica come una satira sugli obiettivi e sul concetto stesso di bellezza del ceto medio americano; tali analisi riscontrano nella ricerca psicologica dei personaggi, con estrema disinvoltura (e qui è il suo grande merito) e ad un tempo in maniera profonda, di Mendes che parte dallo sviluppo dell'amore romantico e di quello paterno, della sessualità, della bellezza, del materialismo, e dell'alleggerimento del protagonista dalle proprie preoccupazioni, con una sorta di riscatto personale.
Apparentemente, il racconto di Mendes appare come una commedia superficiale, ma tale non è. Ben presto ci si accorge che fa riflettere sulle mille contraddizioni di una società violenta, sotto tutti gli aspetti, da quelli attinenti alla sfera sessuale dell'età matura a quelli di un uomo che sotto una struttura autoritaria semi-militare, riversa sul figlio le proprie insicurezza, sotto forma di pura violenza.
Ma tutti i personaggi, dal figlio, alla moglie del protagonista e ad uno straordinario Spacey, delinea il fallimento dei miti o se volete, dei sogni tipici dell'americano medio, vittima, non solo della società di un finto benessere, ma soprattutto di una vita sempre troppo organizzata e noiosa.
Un vero capolavoro nel suo genere. Ottima la colonna sonora, compreso (soprattutto per i Beatlemani) la stupenda "Because" dei titoli di coda.
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giomo891
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lunedì 19 settembre 2022
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5 oscar per un esordiente meritati. giomo891
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American Beauty è un film del 1999 scritto da Alan Ball e diretto da Sam Mendes, vincitore di numerosi riconoscimenti: cinque Premi Oscar, tre Golden Globe e ben sei Bafta nel 2000.
La pellicola narra i turbamenti e le ossessioni generati da una adolescente su un impiegato di mezza età, interpretato da Kevin Spacey, specchio del padre di famiglia medio dell'America contemporanea. Il film è stato descritto dalla critica come una satira sugli obiettivi e sul concetto stesso di bellezza del ceto medio americano; tali analisi riscontrano nel lavoro di Mendes anche un approfondito sviluppo dell'amore romantico e di quello paterno, della sessualità, della bellezza, del materialismo, della catarsi dalle proprie preoccupazioni e del riscatto personale.
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American Beauty è un film del 1999 scritto da Alan Ball e diretto da Sam Mendes, vincitore di numerosi riconoscimenti: cinque Premi Oscar, tre Golden Globe e ben sei Bafta nel 2000.
La pellicola narra i turbamenti e le ossessioni generati da una adolescente su un impiegato di mezza età, interpretato da Kevin Spacey, specchio del padre di famiglia medio dell'America contemporanea. Il film è stato descritto dalla critica come una satira sugli obiettivi e sul concetto stesso di bellezza del ceto medio americano; tali analisi riscontrano nel lavoro di Mendes anche un approfondito sviluppo dell'amore romantico e di quello paterno, della sessualità, della bellezza, del materialismo, della catarsi dalle proprie preoccupazioni e del riscatto personale.
Apparentemente, il racconto di Mendes appare strutturato come una commedia superficiale, ma tale non è. Ben presto ci si accorge che fa riflettere sulle mille contraddizioni di una società violenta, sotto tutti gli aspetti, da quelli attinenti alla sfera sessuale dell'età matura a quelli di un uomo che sotto una struttura autoritaria semi-militare riversa sul figlio le proprie insicurezza, sotto forma di pura violenza.
Ma tutti i personaggi, dal figlio di quest'ultimo, alla moglie del protagonista e ad uno straordinario Space, delinea il fallimento dei miti dell'americano medio, vittima, non solo della società di un finto benessere, ma soprattutto di una vita organizzata e noiosa (dell'epoca).
Un vero capolavoro nel suo genere. Ottima la colonna sonora, compreso (soprattutto per i Beatlemani) la stupenda "Because" dei titoli di coda.
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fabio 3121
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lunedì 8 febbraio 2021
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piovono rose rosse dal soffitto
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il film racconta la storia di Lester (Kevin Spacey) 42 anni sposato ma infelice e depresso sia per il suo lavoro che per la crisi del suo rapporto con la moglie Carolyn (Annette Bening). La conoscenza di Angela, amica della figlia Jane, rappresenterà una svolta nella vita di Lester che, invaghitosi di una ragazzina bionda minorenne, si licenzia, si trova un nuovo lavoro e soprattutto inizia a correre e a fare pesi per migliorare il suo stato fisico. La moglie Carolyn, agente immobiliare, lo tradirà con il "Re" degli immobili mentre la figlia Jane si innamora del nuovo vicino di casa Richy il cui padre Frank è un ex colonello in pensione del corpo dei Marines. La pellicola ha degli spunti originali e ha come tema centrale quello che la vita spesso è fatta di apparenze.
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il film racconta la storia di Lester (Kevin Spacey) 42 anni sposato ma infelice e depresso sia per il suo lavoro che per la crisi del suo rapporto con la moglie Carolyn (Annette Bening). La conoscenza di Angela, amica della figlia Jane, rappresenterà una svolta nella vita di Lester che, invaghitosi di una ragazzina bionda minorenne, si licenzia, si trova un nuovo lavoro e soprattutto inizia a correre e a fare pesi per migliorare il suo stato fisico. La moglie Carolyn, agente immobiliare, lo tradirà con il "Re" degli immobili mentre la figlia Jane si innamora del nuovo vicino di casa Richy il cui padre Frank è un ex colonello in pensione del corpo dei Marines. La pellicola ha degli spunti originali e ha come tema centrale quello che la vita spesso è fatta di apparenze. La prima parte è sicuramente piu dinamica e con alcune scene davvero divertenti e grottesche. La seconda parte è invece un pò troppo lenta e si chiude con un finale tragico. Davvero ottima la performance di Kevin Spacey ma tutto il cast, compresi i 3 giovani attori, è all'altezza. Il regista ci regala alcune scene - i sogni di Lester - alquanto originali, tra tutte la ragazzina bionda nuda su di un tappeto di rose rosse dal soffitto lancia le rose sul letto di Lester. In definitiva, un film comunque interessante; voto: 7/10.
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luca scialo
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martedì 19 gennaio 2021
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la profondità del teatro al servizio di hollywood
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Lester è un 42enne senza più stimoli. La moglie sta invecchiando male, da ragazza ribelle e disinibita, è diventata una casalinga isterica. Il dialogo con la figlia adolescente Jane è quasi nullo. I nuovi vicini di casa rappresentano un'altra tipica famigliola americana, con la bella casetta con giardino abitata però da persone prive di dialogo. Il padre è un duro ex ufficiale dei Marines. Il figlio Ricky un ragazzo chiuso che ama riprendere ciò che lo circonda, tra cui Jane, della quale si innamorerà. Mentre la donna di casa, è stata annullata di ogni personalità da un marito opprimente. E poi c'è lei, Angela, intrigante compagna di scuola di Jane, di cui Lester si innamorerà. Finendo per ritrovare nuovi stimoli, al fine di farsi trovare da lei attraente.
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Lester è un 42enne senza più stimoli. La moglie sta invecchiando male, da ragazza ribelle e disinibita, è diventata una casalinga isterica. Il dialogo con la figlia adolescente Jane è quasi nullo. I nuovi vicini di casa rappresentano un'altra tipica famigliola americana, con la bella casetta con giardino abitata però da persone prive di dialogo. Il padre è un duro ex ufficiale dei Marines. Il figlio Ricky un ragazzo chiuso che ama riprendere ciò che lo circonda, tra cui Jane, della quale si innamorerà. Mentre la donna di casa, è stata annullata di ogni personalità da un marito opprimente. E poi c'è lei, Angela, intrigante compagna di scuola di Jane, di cui Lester si innamorerà. Finendo per ritrovare nuovi stimoli, al fine di farsi trovare da lei attraente. Da una sceneggiatura del commediografo Alan Ball trasposta magistralmente dal brillante regista teatrale Sam Mendes. Peraltro al suo esordio. La pellicola inizialmente sembra una delle tante su una banale cotta di un 40enne per una ragazza 18enne. Tuttavia, più si va avanti, e più mostra una sua profondità e un'analisi sulla crisi della famiglia di fine millennio e sulla fragilità delle vite odierne. Che si affannano ad apparire, più che ad essere. I personaggi si svelano gradualmente e la realtà viene fuori in modo spietato. La scena di Mena Suvari immersa in una vasca piena di rose ha fatto epoca. Il teatro che diventa cinema, lasciando il segno. Portando la sua profondità al servizio delle esigenze di Hollywood.
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luigi estatico
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giovedì 26 novembre 2020
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gran film
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Solo una cosa ke nessuno ne ha tenuto conto...
Il ragazzo ke sta con jane e la chiave del finale a mio parere
Xke lui messo alle strette x un pugno do marijuana istiga il padre dichiarando il falso.
Già sapeva. Ke al padre nn sarebbe stata bene.. Fa la proposta di lasciare la città alla ragazza... Ma il punto è ke la mente malata del giovane mette il peso della bilancia dalla sua parte.
Appofittando del carattere nazista del padre... Ma c è sempre da dire ke tutti i soggetti sono collegati x il susseguirsi degli eventi ognuno ha una malattia mentale... Tutti dal 1 all ultimo attore del film a un problema o esistenziale o mentale proprio.
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Solo una cosa ke nessuno ne ha tenuto conto...
Il ragazzo ke sta con jane e la chiave del finale a mio parere
Xke lui messo alle strette x un pugno do marijuana istiga il padre dichiarando il falso.
Già sapeva. Ke al padre nn sarebbe stata bene.. Fa la proposta di lasciare la città alla ragazza... Ma il punto è ke la mente malata del giovane mette il peso della bilancia dalla sua parte.
Appofittando del carattere nazista del padre... Ma c è sempre da dire ke tutti i soggetti sono collegati x il susseguirsi degli eventi ognuno ha una malattia mentale... Tutti dal 1 all ultimo attore del film a un problema o esistenziale o mentale proprio.
In poke parole la realtà.
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nicoladimi
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domenica 30 agosto 2020
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5 premi oscar meritati
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Me lo ricordavo diverso ma rivedendolo è tutt’altra cosa. Certamente datato ma molto profondo e impegnato anche se in modo velato e affronta molti temi che sta a noi saper cogliere e analizzare. Bravissimi gli attori anche per merito del regista che provenendo dal teatro è riuscito a farci entrare nell’animo di ognuno dei personaggi sapientemente raggruppati per darci il quadro di una società di bianchi Americani che ora sa nascondere i suoi sentimenti con l’odio razziale e sociale.
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parsifal
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lunedì 4 febbraio 2019
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crollo delle certezze e fantasie
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American Beauty è una varietà di rose, molto graziosa da vedere . Da qui prende il nome la vicenda narrata da Sam Mendez e scritta da Alan Ball. Il protagonista è Lester Burham ( K.Spacey), quarantenne americano, deluso dalla vita e dalla professione, in piena crisi di mezza età. Ha rinunciato alle proprie ambizioni ed ai propri sogni in virtù di una presunta stabilità, economica ed affettiva, che si sgretola ad ogni passo, giorno dopo giorno. Sposato con Carolyn ( A.Bening) agente immobiliare , donna ambiziosa e presuntuosa ma priva di reali talenti che vadano al di là di una irritante megalomania, padre di un'adolescente Jane ( T.Birch) in perenne lotta con il mondo esterno, è stufo di vivere in virtù di regole che non riconosce come proprie.
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American Beauty è una varietà di rose, molto graziosa da vedere . Da qui prende il nome la vicenda narrata da Sam Mendez e scritta da Alan Ball. Il protagonista è Lester Burham ( K.Spacey), quarantenne americano, deluso dalla vita e dalla professione, in piena crisi di mezza età. Ha rinunciato alle proprie ambizioni ed ai propri sogni in virtù di una presunta stabilità, economica ed affettiva, che si sgretola ad ogni passo, giorno dopo giorno. Sposato con Carolyn ( A.Bening) agente immobiliare , donna ambiziosa e presuntuosa ma priva di reali talenti che vadano al di là di una irritante megalomania, padre di un'adolescente Jane ( T.Birch) in perenne lotta con il mondo esterno, è stufo di vivere in virtù di regole che non riconosce come proprie. Giunge tra le sue mani un'occasione per percorrere nuove strade; l'orribile e temuto licenziamento diviene per lui una nuova occasione di vita, di rinnovamento personale e sociale. Vivrà secondo le proprie voglie e desideri e non secondo le convenzioni che lo avevano soffocato per troppi anni. Anche il tradimento della moglie lo renderà ancor più determinato a proseguire per la propria strada, avendo incontrato un'amica della figlia Angela ( M.Suvari) che lo ha turbato non poco: egli crede di poter vivere una nuova giovinezza e si comporta di conseguenza, complice il fatto di aver conosciuto Ricky, ragazzo assai sveglio, figlio di un ufficiale dei Marines in congedo ,autoritario e dispotico, che si arrangia a lavorare nei party privati come cameriere e pusher. Diventano amici e Lester sarà un suo cliente affezionato ed assiduo. IL padre di lui, il colonnello Fits,o ssessionato dalla propria omofobia , non vede di buon occhio tale frequentazione e crede che il figlio si prostituisca. La vicenda si svilupperà ed i toni cambieranno, passando dalla commedia di costume al noir, fondando la narrazione sul pregiudizio e sull'equivoco, sino alle estreme conseguenze. Mai fidarsi delle apparenze perchè ingannano. Ottima fotografia, sceneggiatura ben strutturata e fluida e d ottima colonna sonora. Venne premiato con Cinque Oscar ed altri premi di notevole rilievo.
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stefanocapasso
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sabato 19 gennaio 2019
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la realtà dietro le apparenze
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La famiglia Burnham è una tipica famiglia americana, apparentemente “normale, con una figlia adolescente alle prese con le tipiche difficoltà dell’età. Ma quando Lester si invaghisce dell’amica della figlia, qualcosa comincia a rivelarsi diverso per lui e per tutto l’ambiente che gli gravita intorno. Stanco di quella vita priva di significati cercherà di ricostruirne una più corrispondente a quella che desidera.
Una classica commedia americana, con finale drammatico di Sam Mendes che mette in scena molti degli stereotipi della società statunitense e non solo. Le rigide apparenze che ognuno si costruisce per poter partecipare alla vita sociale vengono costruite a caro prezzo, la rinuncia dei sogni delle aspirazioni e inclinazioni più intime.
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La famiglia Burnham è una tipica famiglia americana, apparentemente “normale, con una figlia adolescente alle prese con le tipiche difficoltà dell’età. Ma quando Lester si invaghisce dell’amica della figlia, qualcosa comincia a rivelarsi diverso per lui e per tutto l’ambiente che gli gravita intorno. Stanco di quella vita priva di significati cercherà di ricostruirne una più corrispondente a quella che desidera.
Una classica commedia americana, con finale drammatico di Sam Mendes che mette in scena molti degli stereotipi della società statunitense e non solo. Le rigide apparenze che ognuno si costruisce per poter partecipare alla vita sociale vengono costruite a caro prezzo, la rinuncia dei sogni delle aspirazioni e inclinazioni più intime. E come sempre quello che spinge tutto a muoversi è l’amore, la sua mancanza, il suo desiderio, la necessità di essere importanti per qualcuno
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fabio
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martedì 28 agosto 2018
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una america senza nessuna bellezza
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Un film penetrante e scomodo. L'america nascosta ma mica tanto.
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weachilluminati
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venerdì 29 dicembre 2017
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regole ,struttura,felicità
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1999 ,American Beauty con Kevin Spacey stupendo, sì un affresco dove si dipinge tutta l'apparenza che emerge nel rispetto di regole strutture della società.
Cast: Kevin Spacey è Lester Burnham;Annette Bening è Caroline Burnham;Thora Birch è Jane Burnham ; Wes Bentley è Ricky Fitts ;Mena Suvari è Angela ;Chris Cooper è il colonnello Fitts; Allison Janney è Barbara Fitts.
Eccoci dentro il film:una società che vive a livello di superficie nascondendo la verità delle problematiche che esistono all'interno della vita di ogni famiglia; eppure c'è del bello in questo film drammatico che ripeto è un spaccato del mondo che non vive di fatti veri di vita vissuta ma di modelli, “strutture di pensiero , regole “da rispettare e magari morirci dentro.
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1999 ,American Beauty con Kevin Spacey stupendo, sì un affresco dove si dipinge tutta l'apparenza che emerge nel rispetto di regole strutture della società.
Cast: Kevin Spacey è Lester Burnham;Annette Bening è Caroline Burnham;Thora Birch è Jane Burnham ; Wes Bentley è Ricky Fitts ;Mena Suvari è Angela ;Chris Cooper è il colonnello Fitts; Allison Janney è Barbara Fitts.
Eccoci dentro il film:una società che vive a livello di superficie nascondendo la verità delle problematiche che esistono all'interno della vita di ogni famiglia; eppure c'è del bello in questo film drammatico che ripeto è un spaccato del mondo che non vive di fatti veri di vita vissuta ma di modelli, “strutture di pensiero , regole “da rispettare e magari morirci dentro. È il valzer doloroso dell’apparenza.
Kevin Spaceyè un attore strepitoso che va rispettato perché è un grande attore ,grande veramente; escluderlo da circuito cinematografico perché oggi si dichiara gay è veramente stupido : i film che ho visto di Kevin Spacey sono di grande qualità ; forse American Beauty è una dei più belli.
Kevin Spaceyè un attore poliedrico e in quella maschera del viso riesce a miscelare tutte le sfaccettature dei sentimenti che l'umano può provare ; è uomo che vibra e che cerca la sua dimensione; nei panni di Lester Burnham è infelice perché il suo sogno ,i sentimenti come li vuole vivere lui gli sono preclusi da una società bigotta che vive di apparenze ; ma Lester Burnham nel dolore sente anche i richiami del bello e li rincorre.
Lo spaccato di famiglie americane non è certo molto differente dallo spaccato di molte famiglie del mondo occidentale con la sola eccezione che in America tutto è particolarmente accentuato per via del sogno materialistico di cui è permeata.
Ma il mondo è bello ,c'è del bello ovunque basta sentirlo; quando il protagonista Lester Burnham muore lo fa sorridendo perché rivede il bello che gli viaggia accanto, la sua vita passata, i momenti che ha considerato rilevanti;il sorriso di Kevin Spacey è, dolce , intenso,sincero, e nel contempo ricco di sfaccettature.
Pochi attimi dopo il protagonista muore ucciso alle spalle dal colonnello Fitts ma neanche la morte vince sul bisogno di ritrovare se stesso ; scorrono nel subconscio diLester immagini di vita vissuta senza rimpianti con un senso di pace che lo pervade quasi percepisse un dopo questo circolo di vita.
American Beautyè storia drammatica e nello stesso tempo leggera, ricca di poesia , armonia e prospettive;è un viaggio nelle contraddizioni dell'uomo che auspica di essere e non riesce ad essere perché soffocato da sovrastrutture di pensiero che alterano il libero arbitrio.
Tutto è rappresentato in modo mirabile con momenti di luce stupendi che dicono appunto che il mondo può essere infinitamente bello ;dal buio in ciclo continuo si riassapora la luce .
Dov'è la responsabilità degli eventi? E’sicuramente nostra ma anche di una società che vive di apparenze come quella di American Beauty:è film da vedere e rivedere ed il mio giudizio su questo film è di eccellenza: direi che 4 stelle e mezzo sono adeguate ad un film supremo come questo, film che poco ha a che vedere con la mediocrità della filmografia che abbiamo dovuto sopportare in questo 2017.
Da ultimo ancora una parola su Kevin Spacey ,un uomo che sente , sempre intenso, un grande attore ;senza di lui cinema sarebbe più povero ma purtroppo American Beauty è l’industria del cinema.
Vi invito a vedere questo capolavoro.
Weachilluminati
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