Anno | 1973 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 126 minuti |
Regia di | Elio Petri |
Attori | Mario Scaccia, Ugo Tognazzi, Flavio Bucci, Daria Nicolodi, Salvo Randone, Gigi Proietti Jacques Herlin, Orazio Orlando, Ettore Garofalo, Gino Milli, Julien Guiomar. |
MYmonetro | 3,01 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 3 luglio 2014
CONSIGLIATO SÌ
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Protagonista è un giovane impiegato, Total, allergico al denaro e soprattutto a chi ne ha e dimostra di considerarlo la cosa più importante della vita. Chi più odioso allora di un tronfio e ricchissimo commerciante di salumi? Total lo perseguita in tutti i modi, derubandolo, facendogli dispetti di ogni genere. Il commerciante dopo aver cercato di farlo venire a miti consigli con le buone, decide di eliminarlo strangolandolo.
LA PROPRIETÀ NON È PIÙ UN FURTO disponibile in DVD o BluRay |
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Questa opera, sommersa alla sua uscita nel 1973 da critiche pesanti, spesso dovute alla superficialità e prese di posizione rigide di chi le portava avanti, si poneva, come ben affermava il suo autore, come una chiave di lettura dell'Italia, oramai uscita dal periodo cosiddetto del boom economico e piombata nella crisi petrolifera, e una visione spietata sugli italiani che si [...] Vai alla recensione »
Un "grande"film, in certo senso, questo"La proprietà non è più un furto"(1973, Elio Petri, autore pieno, come regista e sceneggiatore). a tesi, certo, smascherando il mito della ribellione anticapitalista velleitaria, individualistica, "anarchica", ma anche mostrando la complessità dialettica del reale(il perosnaggio del ladro più anziano, [...] Vai alla recensione »
Elio Petri, regista visionario, forse veggente, utilizza lo specchio deformante del grottesco-paradossale per riflettere l’immagine deformata della realtà quale appare alle masse, svelandone il lato in ombra. E’ lo stesso principio degli occhiali da sole di Carpenter in Essi vivono. Con tale artificio restituisce quel che è sottratto alla coscienza dalla mistificazione [...] Vai alla recensione »
Ottimo film, come sempre allegorico come Petri insegna.....
Dopo avere affrontato la nevrosi del potere e del lavoro ora l'argomento è il denaro. Purtroppo lo stile raffinato dei film precedenti non cè e anche le musiche di Morricone sono meno efficaci. La storia non ha una base logica e diventa sempre più grottesco e rozzo. Difficile da seguire fino alla fine.