Titolo originale | Gion no shimai - Gion no kyudai |
Anno | 1936 |
Genere | Drammatico |
Durata | 69 minuti |
Regia di | Kenji Mizoguchi |
Attori | Isuzu Yamada, Yoko Umemura, Eitaro Shindo, Taizo Fukami, Fumio Okura, Nimiko Kawajima Reiko Aoi. |
MYmonetro |
Condividi
|
CONSIGLIATO SÌ
|
A Gion, quartiere riservato di Kyoto, una geisha (Isuzu Yamada), fedele alle tradizioni del suo mestiere, vuole istradarvi anche la sorella (Yokó Umemura) che, animata invece da idee moderne, si ribella ed entra in conflitto con lei.
"Se il regista fu tratto a volte dal proprio sentimento a schierarsi dalla parte della sorella maggiore, finì però col condannarla. La situazione era tale da costringere lo spettatore a una scelta, perché per un giapponese di qualsiasi condizione il problema posto dal film è veramente vitale e supera il piccolo mondo delle geishe. Aiutato da questa imparzialità, derivante dal suo realismo, Mizoguchi si trovò alle prese con la vita contemporanea, evocando al tempo stesso l'atmosfera particolarissima d'una piccola regione del Giappone. Per i giapponesi, il film fu qualcosa di più che un semplice documento di vita; andò al di là della ricostruzione documentaria rendendo l'atmosfera d'un altro mondo, quello di Gion" (J. L. Anderson, D. Richie).
Nonostante l'improvviso fallimento del produttore e una pessima distribuzione, il film fu tuttavia considerato il capolavoro di Mizoguchi e, più ancora di Naniwa Ereji, segnò l'inizio del "nuovo realismo", e insegnò a "vedere meglio le realtà umane". L'autore teneva tanto a questo film che, dopo la guerra, volle darne una nuova versione.
Da Dizionario dei film, Firenze, Sansoni, 1968
Furosawa, agiato commerciante del quartiere di Gion è andato in fallimento e subisce il pignoramento dei mobili. Umekichi, la geisha con la quale ha avuto una relazione, lo accoglie mentre la sorella più giovane nutre ostilità nei suoi confronti. Si adopera per mettere su un meccanisco che mira ad allontanare l’uomo, non senza conseguenze dirette per lei Film di forte impegno [...] Vai alla recensione »