Anno | 2018 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 82 minuti |
Regia di | Massimiliano Amato |
Attori | Luca Guastini, Azzurra Rocchi, Marcella Braga, Fabio Fazi, Piergiuseppe Francione Marco Manfredi, Francesco Mandracchia, Massimiliano Amato, Arjen Oosterbaan, Adri Schagen, Rene Van Ginkel, Edgard Harteveld. |
Uscita | giovedì 13 dicembre 2018 |
Distribuzione | Movie Factory |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,85 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 14 dicembre 2018
Tommy Fontana, un trentacinquenne italiano, esce di prigione dopo aver scontato una lunga pena detentiva. Recluso per aver partecipato a una rapina con tanto di feriti. In Italia al Box Office Verso un Altrove ha incassato 250 .
CONSIGLIATO SÌ
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Tommy Fontana, un trentacinquenne italiano, esce di prigione dopo aver scontato una lunga pena detentiva. Recluso per aver partecipato a una rapina con tanto di feriti. I suoi complici l'hanno fatta franca grazie al suo silenzio. Tommy è costretto a commettere alcuni reati per recuperare del denaro che gli spetta, ma lo farà senza sparare un solo colpo, senza fare del male a nessuno. Un percorso che lo porterà inaspettatamente molto lontano, fino in Olanda dove vorrebbe iniziare una nuova vita.
Massimiliano Amato è un regista dallo sguardo attento a cogliere sia i dettagli che le espressioni di un volto (la camera si sofferma spesso su quello del protagonista) che gli elementi della scenografia sia che si tratti di interni che di esterni anche molto diversi tra loro (si passa dall'Italia all'Olanda).
Ogni inquadratura rivela un uso sapiente delle luci e una composizione in cui nulla viene affidato al caso. Viste queste ottime premesse spiace che la sceneggiatura non riesca a liberarsi (la ricerca di una vera libertà è il tema di fondo del film) di una voce narrante che riempie quasi totalmente i primi venti minuti di proiezione e poi torna periodicamente a raccontarci le riflessioni del protagonista.
Si tratta di pensieri tutt'altro che banali ispirati alle meditazioni di un saggio orientale. Se sulla carta possono senz'altro divenire oggetto di riflessione, inanellati sulle immagini finiscono con l'appesantire (insieme a qualche ralenti di troppo) un film che cerca (alcune sequenze lo rivelano) un respiro diverso e possibile. Di malavitosi in cerca di redenzione il cinema ne ha proposti tanti ma Amato ci fa comprendere di avere le doti per tornare sul tema in modo originale. Nel cinema le troppe parole 'dette' finiscono con il dire meno di quanto si sarebbe potuto con le immagini. Amato sa come realizzarle. Sarebbe sufficiente lasciarle parlare.