She's Gotta Have It

Film 2017 | Commedia, +13 30 min.

Titolo originaleShe's Gotta Have It
Anno2017
GenereCommedia,
ProduzioneUSA
Durata30 minuti
Regia diSpike Lee
AttoriDeWanda Wise, Cleo Anthony, Lyriq Bent, Chyna Layne, Anthony Ramos, Elvis Nolasco Taliyah Whitaker, Elise Hudson, De'Adre Aziza, Brittany Campbell.
DistribuzioneNetflix
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro

Regia di Spike Lee. Una serie con DeWanda Wise, Cleo Anthony, Lyriq Bent, Chyna Layne, Anthony Ramos, Elvis Nolasco. Cast completo Titolo originale: She's Gotta Have It. Genere Commedia, - USA, 2017, distribuito da Netflix. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 STAGIONI: 2 - EPISODI: 20

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Ultimo aggiornamento venerdì 10 maggio 2019

La storia di una giovane disinibita divisa tra l'amore di 3 pretendenti. La serie tv rifà il film Lola Darling del 1986.

Consigliato assolutamente no!
n.d.
MYMOVIES
CRITICA
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO N.D.
La serie tv che rifà il film d'esordio di Spike Lee.
a cura della redazione
venerdì 10 maggio 2019
a cura della redazione
venerdì 10 maggio 2019

La vita della giovane artista nera di Brooklyn Lola, disinibita e disincantata, che lavora nel mondo della pubblicità e si divide fra tre uomini. La giovane è incerta se scegliere il moralista e violento Jamie, il disoccupato Mars Blackmon o il buppie, ossia un black yuppie (afroamericano con la fissa della carriera) Greer. Riuscirà a scegliere tra uno dei tre pretendenti?

Episodi: 10
Regia di Spike Lee.

Recensione di a cura della redazione

Nola Darling ritorna con le sue avventure e disavventure in quel di Brooklyn.
Episodi: 10
Regia di Spike Lee.

La serie tv che rifà il film d'esordio di Spike Lee

Recensione di Ilaria Ravarino

Nola (DeWanda Wise) è un'artista, vive a Brooklyn, e come tutte le donne della middle class che si rispettino anche lei ha bisogno di un'analista (Heather Headley). Non che ritenga di avere davvero un problema: per quanto la sua terapista non sia proprio d'accordo con lei, il fatto di frequentare tre uomini contemporaneamente non le pare certo un segno di squilibrio. Anzi, ritiene che la monogamia sia un'opzione che nessun sano di mente dovrebbe scegliere.

L'unico tarlo di Nola è quello di sentirsi, questo sì, leggermente confusa. Perché di ciascuno dei tre uomini con cui esce si sente, in qualche modo, innamorata.

C'è Mars Blackmon (Anthony Ramos), un eterno ragazzino svampito che la fa morire dalle risate. C'è Greer Childs (Cleo Anthony), il modello con cui ogni donna ha sognato almeno una volta di dividere il letto. E poi c'è Jamie Overstreet (Lyriq Bent), l'uomo stabile, sicuro, pieno di attenzioni e con un debole per la poesia. Perché dovrebbe sceglierne uno? Già. Perché sceglierne uno? Da questa domanda prende le mosse She's Gotta Have It, la serie tv creata da Spike Lee per Netflix, basata sul suo film d'esordio del 1986 Lola Darling (in originale Nola Darling).

Un progetto molto vicino al film da cui è tratto e allo stesso tempo non lontano dalla serie tv che a fine anni '90 ha fatto la storia dell'erotismo al femminile sul piccolo schermo, Sex and The City. E se i trent'anni di distanza dal film rendono necessario un leggero reboot di protagonisti e ambientazione, con personaggi ora più consapevoli, forse meno arrabbiati ma altrettanto agguerriti nell'inseguire i propri traguardi, rispetto alla serie di Carrie Bradshow qui l'ambizione gioca un ruolo più pesante. Cosa rende felice o infelice Nora? Cosa la fa sentire realizzata? Quando dice "di certo non appartengo a nessuno", si riferisce ai suoi amanti o alla sua arte?

La stessa genesi di Lola Darling, diretto e interpretato da Spike Lee nel 1986, meriterebbe una serie a parte. Realizzato dal regista con 165.000 dollari attraverso una colletta fra amici - con un contributo della nonna materna di 4000 dollari - il film fu girato solo dopo un'attenta ricerca, condotta da Lee attraverso un questionario, sulle abitudini sessuali delle sue compagne di college. Molti furono i problemi di censura affrontati dal film, "venduto" come una "commedia sexy" nonostante il graffiante contenuto politico, prima di uscire in sala, dove ricevette il divieto ai minori di 17 anni. Accettato al festival di Cannes, vinse il premio "Jeunesse" alla Quinzaine des Réalisateurs consacrando per la prima volta il talento del regista. Lee aveva allora solo 29 anni.

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venerdì 10 maggio 2019
 

La vita della giovane artista nera di Brooklyn Lola, disinibita e disincantata, che lavora nel mondo della pubblicità e si divide fra tre uomini. La giovane è incerta se scegliere il moralista e violento Jamie, il disoccupato Mars Blackmon o il buppie, [...]

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