Anno | 2015 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 78 minuti |
Regia di | Mario Balsamo |
Attori | Mario Balsamo, Silvana Stefanini . |
Uscita | giovedì 25 agosto 2016 |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,79 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 7 novembre 2017
Mario Balsamo, per amore e per dispetto, dedica alla madre un film-ritratto che è allo stesso tempo lo specchio del loro rapporto e la rievocazione di una vecchia pellicola da lei interpretata.
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CONSIGLIATO SÌ
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La madre di Mario, regista, in gioventù era un'attrice: recitò in piccoli ruoli e la sua parte più importante fu in La barriera della legge di Piero Costa, con Rossano Brazzi come protagonista. Dopo anni di tentativi, Mario decide finalmente di donarle il regalo più grande: ritrovare la pellicola del film, vederla insieme a lei e rimettere il nome di Silvana Stefanini nei titoli di testa.
Dopo Noi non siamo come James Bond, Mario Balsamo torna a giocare con la cinefilia, utilizzandola come coadiuvante per poter raccontare qualcosa di molto personale. Là si trattava della malattia e della vulnerabilità, mentre in
Prima di girare Mia madre fa l'attrice Mario e la madre Silvana non si parlano quasi più, né sono in grado di abbracciarsi. Al di là della sottolineatura insistita della sceneggiatura su questo punto, è qualcosa che si percepisce dal linguaggio dei corpi e dalla forza invisibile che li separa anziché unirli. Mia madre fa l'attrice diviene così una sorta di terapia per madre e figlio, in cui la prima può curare la tendenza all'anaffettività del secondo, mentre Mario dona a Silvana la possibilità di rivivere la propria giovinezza, anche solo per dei fugaci istanti.
Balsamo adotta un registro comico con sprazzi di surreale: i filtri carichi di colori saturi e l'evidenziazione della natura fittizia di alcune scene caratterizzano il tono dell'opera, che gioca con lo spettatore su quando prendersi sul serio e su quando invece non farlo. A lasciare perplessi sono alcune incoerenze di registro, che portano a scelte estetiche spesso ordinarie: gli sprazzi di Sunset Boulevard a cui pare voler anelare la sequenza nel surreale parco popolato da cactus a Latina, in fondo, cosa vogliono comunicare se non la natura posticcia del cinema e il suo valore di testimonianza? Le occasioni per scavare nelle ambiguità della situazione creatasi non vengono sfruttate, in favore di svolgimenti prevedibili e non destabilizzanti.
Restano alcuni passaggi memorabili, come il provino per Carlo Verdone, in cui Silvana dà effettivamente prova di un talento naturale per la recitazione, e la gag sul rapporto tra Silvana, le nuove tecnologie e l'information overload; mentre solleva qualche dubbio l'esilarante scena, al limite dell'exploitation, in cui la comicità è determinata dalla scarsa mobilità della madre, costretta a salire e scendere ripetutamente le scale con evidente difficoltà. Mia madre fa l'attrice vorrebbe vestire i panni del cult, ma resta un curioso e fugace divertissement.
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Un opera coraggiosa e piacevole. Scorrevole, divertente ma soprattutto a proporzione d'uomo. Abbituato a una meleza produzione italiana questo film spicca sul panorma del cinema nostrano.
Mia madre fa l'attrice è un film dichiarazione: d'amore per la propria madre (sentimento sgangherato, confuso, intorcinato), d'intenti (del regista: "crescerò, si, crescerò"), di fallibilità (umana, del figlio maschio Mario Balsamo, dei ruoli familiari, quello genitoriale e quello filiale). La spudoratezza - necessaria, veritiera, messa in scena - dell'intera ora e venti di film acchiappa lo spettatore [...] Vai alla recensione »
Già vincitore del Premio della Giuria nell'edizione 2012, Mario Balsamo ritorna al Torino Film Festival con Mia madre fa l'attrice, un documentario, prodotto fra gli altri da Rai Cinema, che si propone di affrontare le relazioni che si instaurano fra diversi soggetti madre/figlio, regista/cinema, creatore/creazione. Lontano dai toni drammatici usati da Nanni Moretti con Mia Madre [+], Balsamo sceglie [...] Vai alla recensione »
Un'opera autobiografica narrata sul tratto sottile tra finzione e realtà che racconta del rapporto tra il regista e sua madre - l'85 enne Silvana Stefanini - attrice cinematografica in gioventù. Con ironia, grazia e intelligenza, l'analisi intima e privata di Balsamo si apre all'eterna questione del rapporto madre-figlio maschio, in particolare in un Belpaese che non ha mai nascosto la propria indole [...] Vai alla recensione »
Com'è tipico vedere da anni al Torino Film Festival, anche quest'anno in concorso alcuni film che uniscono fiction e documentario. È questo il caso di Mia madre fa l'attrice di Mario Balsamo, che già tre anni fa vinse il Premio della Giuria con Noi non siamo come James Bond. Questa volta il regista si cimenta in un esperimento molto interessante, una sorta di viaggio nella vita di sua madre.
Mia madre fa l'attrice, secondo lungometraggio di Mario Balsamo presentato all'interno del Torino Film Festival nel giro di pochi anni non è sicuramente una pellicola ricca di tecnica: come era facile da intuire, sul versante registico tutto il film rimane di stampo documentaristico, fatta eccezione per una sequenza onirica e con colori stra saturi che si ripete e sottolinea il viaggio che, con la [...] Vai alla recensione »