La pazza della porta accanto

Film 2013 | Documentario, +16 52 min.

Anno2013
GenereDocumentario,
ProduzioneItalia
Durata52 minuti
Regia diAntonietta De Lillo
AttoriAlda Merini .
Uscitalunedì 17 novembre 2014
DistribuzioneMariposa Cinematografica
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +16
MYmonetro 2,75 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Antonietta De Lillo. Un film con Alda Merini. Genere Documentario, - Italia, 2013, durata 52 minuti. Uscita cinema lunedì 17 novembre 2014 distribuito da Mariposa Cinematografica. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 - MYmonetro 2,75 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 10 novembre 2017

Alda Merini racconta la propria vita, oscillando tra pubblico e privato e soffermandosi sui capitoli più significativi della sua esistenza. In Italia al Box Office La pazza della porta accanto ha incassato 14,6 mila euro .

Consigliato sì!
2,75/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO SÌ
Osservazione ravvicinatissima di Alda Merini, con una cornice non altrettanto preziosa.
Recensione di Raffaella Giancristofaro
lunedì 10 novembre 2014
Recensione di Raffaella Giancristofaro
lunedì 10 novembre 2014

Nel 1995 la regista Antonietta De Lillo incontra la poetessa Alda Merini (1931-2009): le conversazioni con lei, inframmezzate dalla lettura di sue poesie per voce dell'attrice Licia Maglietta (che a metà anni '90 portò a teatro un fortunatissimo monologo di Teatri Uniti, Delirio amoroso, sempre su quei testi) confluirono nel mediometraggio Ogni sedia ha il suo rumore (27'). A distanza di quasi 20 anni il girato in parte non utilizzato di quelle interviste riemerge dagli archivi RAI e rimontato accanto a rapide riprese della Milano di oggi, torna visibile come struttura portante di La pazza della porta accanto (che è anche il titolo di un libro di prosa del 1995 della scrittrice).
Con la sua naturale schiettezza, Merini si apre a pensieri sul peccato, l'anima, l'isolamento, l'ipervalutazione dell'amore, i clichés sulla santità dei poeti, la morte, l'esperienza dell'ospedale psichiatrico, la religione, il terribile distacco dai figli per via della malattia. Su tutto, il male contemporaneo dell'indifferenza. Con il linguaggio ordinario della "porta accanto" che all'improvviso si fa preciso, esatto, poetico, appunto. Un mediometraggio che alterna, alla quasi totalità d'immagini d'archivio (interviste realizzate a Milano, a casa della poetessa, seduta al suo tavolo di lavoro o di cucina), sporadici, fuggevoli flash - postprodotti come se fossero visioni parziali, confuse, forse allucinate - dei Navigli, quartiere della Merini.
Ma ci sono anche il naviglio della Martesana e pochi altri scorci urbani, svincolati da un preciso nesso logico, o lirico, con le immagini e le idee evocate dell'intervistata. Inserti funzionali a interrompere e movimentare le risposte della poetessa a domande che lo spettatore non conosce (perché, poi, non sfruttare di più L'amore stupisce, il bel pezzo di chiusura di Ascanio Celestini?). Come pre-testo non c'è nessuna informazione su Alda Merini, didascalia o informazione integrativa, e nessun altro intervento, come se La pazza della porta accanto fosse stato concepito come un extra di lusso a un già esaustivo ritratto. Per chi è già edotto sull'opera e soprattutto sulla biografia della Merini, inscindibile dall'opera stessa, c'è il privilegio di un'osservazione ravvicinatissima, nell'intimità di un'abitazione privata che, pur in quel poco che s'intravede, è già un altro personaggio e set affascinante («Sai cosa vuol dire una tavola nuda, dove uno vive solo? Questo è il significato del disordine: non avere più un commensale a tavola»).
Chi non la conosce proverà comunque la curiosità di scoprirne il mistero profondo del "delirio amoroso" (anche se, come lei stessa sostiene, «i poeti sono inconoscibili»), nonostante il fatto che la cornice non sia altrettanto preziosa.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 6 settembre 2015
antass

Questo film é un capolavoro poiché la Merini poetessa é stata un capolavoro di donna. Una mente geniale, umana, una creatura angelica mandata da Dio sulla Terra. Ce ne fossero di donne come lei...Purtroppo é stata l'unica cosa bella che ci fa essere fieri di un'Italia in declino.

Frasi
"Sai cosa vuol dire una tavola nuda, dove uno vive solo? Questo è il significato del disordine: non avere più un commensale a tavola"
Se stessa (Alda Merini)
dal film La pazza della porta accanto - a cura di Matteo
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