Anno | 2012 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Corea del sud |
Durata | 106 minuti |
Regia di | Jeon Kyu-hwan |
Attori | Cho Jae-Hyun, Jo Jae-hyun, Park Ji-a . |
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Ultimo aggiornamento sabato 9 marzo 2013
Nato gobbo e piagato dalla tubercolosi e dall'artrite, Jung cerca l'affetto di una famiglia nel figlio naturale della sua matrigna.
CONSIGLIATO N.D.
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Nato con la gobba e abbandonato in un orfanotrofio, Jung è stato adottato da una donna che lo tiene nascosto in una soffita e lo usa solo come uno schiavo nel suo negozio d'abbigliamento. La matrigna ha anche un figlio con il quale Jung ha un rapporto di odio e amore. Diventato adulto, Jung lavora presso l'obitorio, con il compito di ricomporre i cadaveri. E deve prendere medicine in dosi massicce per combattere la tubercolosi e l'artrite. Nonostante la malattia, pulire e vestire i morti è un lavoro che trova appassionante e nobile. La sua vita all'obitorio è un misto di realtà e fantasia, e i cadaveri diventano degli amici e dei modelli per la sua immaginazione.
“Questo non è il mondo in cui lui vive”: Jung non vive in un mondo libero, solare e felice come mostrano le immagini del breve prologo. Jung vive in un mondo torbido, scuro, malato e deviato. La sua casa è l’obitorio in cui lavora e trascorre il suo tempo, dove mangia, dorme e dipinge circondato dai corpi nudi, senza vita, poggiati sui tavoli freddi, a cui lui dedica [...] Vai alla recensione »
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