Titolo originale | Afro Tanaka |
Anno | 2011 |
Genere | Commedia |
Produzione | Giappone |
Durata | 114 minuti |
Regia di | Daigo Matsui |
Attori | Shôta Matsuda, Nozomi Sasaki, Henmi Emiri, Lily Franky . |
MYmonetro |
Condividi
|
Ultimo aggiornamento giovedì 5 aprile 2012
Preso in giro fin da bambino, il protagonista sfoggia ora la sua capigliatura come un simbolo di ribellione.
CONSIGLIATO N.D.
|
La commedia Afro Tanaka di Matsui Daigo, ispirata al premiato manga comico di Noritsuke Masaharu, fa ridere fino alle lacrime. Il protagonista sfoggia una capigliatura afro stile anni Settanta e, come spiega il film all'inizio, i suoi capelli sono naturalmente crespi, per i quali è stato preso in giro fin da bambino.
Diventato un adolescente alto e dinoccolato, Tanaka Hiroshi (Matsuda Shota) esibisce la sua rara caratteristica genetica come un marchio di ribellione plateale e a buon mercato, seppur irrimediabilmente retrò.
Le risate del film tuttavia non derivano tanto da una discutibile gag visiva, quanto piuttosto dal personaggio fuori dal coro di Tanaka. Sebbene sia preda dei normali richiami ormonali, Tanaka è una rara combinazione di sincerità, insicurezza e prosaica stupidità: invariabilmente fa la mossa sbagliata, sia sessualmente sia in altri campi.
Afro Tanaka potrebbe sembrare una variante locale delle slacker comedy hollywoodiane, ma non è affatto così, perché quegli eterni bambinoni americani, interpretati da Seth Rogen e soci, sono tipici maschi Beta appartenenti all'agiata piccola borghesia. Tanaka, invece, abbandona per capriccio la scuola superiore e finisce per fare il manovale a Tokyo, spacciandosi per un duro, sebbene i suoi muscoli stiano soprattutto tra le sue orecchie.
Pure i suoi quattro compagni di scuola preferiti sono degli sfigati proletari, anche se, quando li rivede a ventiquattro anni, dopo aver ricevuto l'invito al matrimonio di uno di loro, capisce che tutti e quattro gli amici hanno qualcosa che a lui manca: una fidanzata.
Ansioso di sbarazzarsi della sua verginità e di portare una vera ragazza alla cerimonia, come da promessa che si erano fatti una volta i cinque amici, Tanaka si lancia in una campagna per corteggiare e conquistare una rappresentante del gentil sesso, ma non si accorge di certe sventole che sono chiaramente attratte da lui e viene invece snobbato e schernito dalle racchie.
Quando sembra avere perso ogni speranza, Tanaka salva coraggiosamente da un feroce scarafaggio la sua bella vicina di casa, Aya (Sasaki Nozomi), e sboccia l'amore. Anche Aya però, con i suoi atteggiamenti affettuosi, a modo suo è strana, come Tanaka lo è a modo suo, e per giunta ha un ex fidanzato in agguato nell'ombra.
Per Tanaka, che non sa nulla di donne, è un corso accelerato.
Sebbene sia abbondantemente disseminato di battute del manga originale, il film non è tanto una successione di sketch quanto lo studio di un personaggio comico che raggiunge una certa completezza. Alla fine non abbiamo scandagliato le profondità di Tanaka - non ne ha - ma conosciamo lui e il suo ambiente, dalla nervosa mamma coi capelli crespi (Emiri Henmi) al capo flemmatico col pizzetto (Lily Franky), in tutti i loro molteplici aspetti.
Perno della storia è Matsuda Shota, in un ruolo diametralmente opposto da quello del duro da marciapiede di Hard Romanticker. Matsuda interpreta il suo eroe di manga con un brio da cartone animato, e non fa il cretino con il suo ruolo, ma diventa totalmente Tanaka, fino a quando la capigliatura afro inizia a sembrare, se non reale, parte integrante della personalità del personaggio.
Il regista esordiente Matsui dirige l'azione con tempi comici perfetti, che suscitano le risate a ondate regolari invece che a scoppi fragorosi. Per trovare divertente tutto questo, ovviamente, aiuta essere un maschio che ha avuto delusioni stupide in tema di sesso, amore o vita in generale: una categoria che comprende, praticamente, metà della razza umana.
di Mark Schilling, tratto dal catalogo Far East Film Festival 14.
Sono sei anni che assisto al far east film festival di Udine ma solo quest'anno per la prima volta mi è capitato di assistere ad un film talmente piacevole e soprattutto divertente come in occasione della proiezione di Afro Tanaka. Una leggerezza e una perfezione nei tempi comici che ha fatto in modo che anch'io mi immedesimassi nel personaggio benchè, ovviamente, differente nella capigliatura.