Anno | 2010 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia |
Durata | 122 minuti |
Regia di | Otar Iosseliani |
Attori | Nika Endeladze, Pierre Etaix, Fanny Gonin, Tamuna Karumidze, Bulle Ogier Dato Tarielachvili. |
Distribuzione | da definire |
MYmonetro | 2,59 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 23 settembre 2010
CONSIGLIATO NÌ
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Nicolas è un regista che vorrebbe poter realizzare le proprie opere vedendo garantita la propria libertà creativa. Purtroppo è nato e cresciuto in Georgia, stato dell'Unione Sovietica, e la censura lavora attivamente a cancellare qualsiasi tentativo di difformità dalle norme del regime. Nicolas riuscirà a lasciare il proprio Paese e a raggiungere la Francia; ma anche nel mondo 'libero' non godrà poi di tanta libertà. Otar Iosseliani (classe 1934) torna a proporre il suo cinema intriso di realtà ma anche di fantasia, di riflessione amara e di sberleffi al Potere ovunque e comunque si proponga (anche nel divieto di fumare, quante sigarette accese nei suoi film!). Questa volta pero', pur nella apprezzabile continuità di stile, si avverte la fatica. Soprattutto nella prima parte del film (che si apre con un cortometraggio da lui girato nel 1959 e mai proiettato) dove il crescere di tre amici, contestatori sin dalla più tenera età ma destinati a seguire percorsi diversi, viene raccontato con una troppo ampia sequela di variazioni che finiscono con l'infittire di personaggi minori una narrazione bisognosa di una maggiore compattezza. Il regista georgiano (che non punta all'autobiografia quanto piuttosto a condensare la sorte di numerosi suoi colleghi) ritrova la sua pungente leggerezza nella parte dedicata alle imprese del nostro eroe nella patria che dovrebbe avere a fondamento "libertà/fraternità/uguaglianza" ma che non sembra, almeno in campo cinematografico, tenerne conto. Qui Iosseliani offre allo spettatore il suo immutato spirito graffiante mostrando le difficoltà che uno spirito libero deve affrontare a tutte le latitudini e in tutti i regimi. D'altronde il titolo è premonitore. Chantrapas in francese è la contrazione di "chantera pas". Cioè non riuscirà mai nel suo intento.
Chaque film d'Otar Iosseliani contient la promesse d'un monde original mais désormais familier. Un univers doucement burlesque, subtilement satirique, au sein duquel s'agitent, apparemment confusément, des personnages, jamais complètement extravagants, jamais totalement ordinaires. Un film de Iosseliani est souvent l'amusant récit d'une quête de la liberté et l'éloge convaincu d'une forme d'individualisme, [...] Vai alla recensione »