Titolo originale | Der Bräutigam, die Komödiantin und der Zuhälter |
Anno | 1968 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Germania |
Durata | 22 minuti |
Regia di | Danièle Huillet, Jean-Marie Straub |
Attori | Hanna Schygulla, Peer Raben, Rainer Werner Fassbinder, Rudolf Waldemar, Irm Hermann James Powell. |
MYmonetro | 2,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ventidue minuti di puro cinema sperimentale all'interno dei quali i tre protagonisti del titolo si incontrano fuori e dentro la realtà.
CONSIGLIATO NÌ
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Cortometraggio d'autore che si snida fra cinema e teatro. Diviso in tre sequenze, collegate insieme grazie ai tre personaggi del titolo che incrociano le loro vite sia sulla scena che nella realtà. Il primo segmento è una ripresa notturna, effettuata da un'auto in movimento lungo un viale tedesco dove le prostitute lavorano; il secondo segmento riguarda un dramma inscenato da un gruppo di attori e la scena finale è quella del matrimonio dei due sposi James e Lilith.
Rielaborazione della piéce "Krankheit der Jügend" (1922) di Ferdinand Bruckner e di tre poesie di Juan de la Cruz, incastrate sapientemente l'una con l'altra, questa pellicola è firmata da quella che è considerata la "coppia terribile" del cinema europeo sperimentale: Straub e Huillet, che tentano una nuova strada espressiva miscelando vari codici e canali linguistici. Particolarmente apprezzabile il contrasto fra i luoghi: la strada aperta e illusoriamente infinita e il claustrofobico e limitato teatro. Il tutto in 22 minuti che, solo ed esclusivamente per gli addetti a lavori, possono risultare interessanti. Nel cast figura anche un giovane Rainer Werner Fassbinder, che diverrà poi uno dei pilastri del cinema tedesco. Non è decisamente un film per tutti, ma perlomeno se ne apprezza la singolarità.