'Forse è per questo che amo così tanto gli animali. Puoi guardarli negli occhi e sapere esattamente che c'è nei loro cuori'. Francesco Buttironi interpreta la recensione di Marianna Cappi.
Jan Zabisnki diventa direttore dello zoo di Varsavia nel 1929. Insieme a sua moglie Antonina popola il giardino zoologico, nato da una mostra itinerante ottocentesca di animali, delle specie più belle e più esotiche. Nel '39, però, l'invasione della Polonia da parte della Germania nazista, e il bombardamento che la precede, distruggono lo zoo e uccidono molti animali. Un accordo con il capo zoologo del Reich, Lutz Heck, permette loro di restare e riprendere il lavoro, ma i coniugi Zabisnki faranno molto di più: riempiranno la loro cantina e le gabbie rimaste vuote con tutte le persone che riusciranno a far fuoriuscire in segreto dal ghetto di Varsavia. Rischiando la propria vita e quella di loro figlio, Antonina e Jan metteranno in salvo più di duecento ebrei, amici e sconosciuti, distinguendosi per straordinario coraggio e umanità.
"La signora dello zoo di Varsavia porta all'attenzione del grande pubblico una pagina di storia poco nota, di straordinario coraggio e umanità, ambientata tra le gabbie di uno zoo".
'Forse è per questo che amo così tanto gli animali. Puoi guardarli negli occhi e sapere esattamente che c'è nei loro cuori'. In occasione dell'uscita al cinema del film, Francesco Buttironi interpreta la recensione di Marianna Cappi.