In seconda serata alle 23.30 Willem Dafoe è protagonista dell'action definitivo degli anni ottanta.
L'agente di polizia Richard Chance è sulle tracce del falsario Eric Masters, che ha ucciso il suo partner. Pur di catturarlo è disposto ad abbandonare ogni vincolo etico e reperire i fondi necessari in maniera illegale.
Dopo l'inseguimento in contromano di Vivere e morire a Los Angeles il cinema action è obbligato a fermarsi, riflettere e confrontarsi con un nuovo standard qualitativo e quantitativo.
Come con Bullitt o Il braccio violento della legge nei decenni precedenti. Quest'ultimo titolo, non a caso, reca la stessa firma di Vivere e morire a L.A., quella di William Friedkin: il confronto con il predecessore è inevitabile, anche se le diversità sono pari ai punti di continuità. Se là il gioco di guardie e ladri era demarcato in maniera netta, qui tutto è menzogna, in una Los Angeles dominata da un unico Dio, come chiarisce un incipit indimenticabile. Sono i soldi, veri o falsi, a determinare i destini, a cambiare proprietario in continuazione, a rendere i contorni di giusto e sbagliato sfumati e inafferrabili. Sono loro l'unico kingmaker: guardie e ladri ora sono solo pedine intercambiabili, tutti devono sporcarsi le mani quando è solo il verde dei dollari a contare. E le guardie devono ricorrere a qualsiasi mezzo se vogliono avere ragione di ladri sempre più onnipotenti e incistati nella società civile. Lo sa Masters - criminale artistoide edonista e amorale, un Willem Dafoe che qui diviene star - con le sue matrici impeccabili, Mago di Oz a cui arrivare attraverso un tortuoso sentiero d'oro; lo sa Richard Chance, che reca il suo destino nel nome, e che di questa tenzone infinita ha fatto prima di tutto una questione personale. E "corporativa", alimentata dalla morte di un collega anticipata dal più ovvio degli stereotipi sul poliziotto in pensione ("sono troppo vecchio per questo schifo"): ribadire a se stessi di essere un poliziotto significa soprattutto cercare disperatamente di affermare la propria identità, di puntellarla in un mondo che va in frantumi.
Vivere e morire a Los Angeles andrà in onda questa sera in seconda serata alle 23.30 su RAIMOVIE.