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Middle East Now 2016, il Medio Oriente torna protagonista

Cinema, fotografia, musica, incontri e cibo, per raccontare il Medio Oriente contemporaneo. A Firenze dal 5 al 10 aprile.

In foto una scena del film di apertura del Middle East Now Festival 2016, Dégradé dei fratelli Tarzan e Arab Nasser.
giovedì 31 marzo 2016 - Festival

Il Medio Oriente contemporaneo sarà di nuovo protagonista a Firenze con la VII edizione di Middle East Now, festival internazionale di cinema, documentari, arte contemporanea, musica, incontri ed eventi dai paesi mediorientali e dal Nord Afirca, in programma dal 5 al 10 aprile al cinema Odeon, Stensen e altre location cittadine, secondo appuntamento della Primavera di Cinema Orientale, ideato e organizzato dall'associazione culturale Map of Creation.

Middle East Now 2016 presenterà 44 film. in anteprima italiana ed europea, tra lungometraggi, documentari, film d'animazione e cortometraggi.
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Le storie, i personaggi, i temi forti e l'attualità nei titoli cinematografici più recenti da Iran, Iraq, Kurdistan, Libano, Israele, Libia, Palestina, Egitto, Giordania, Emirati Arabi, Yemen, Afghanistan, Siria, Bahrein, Algeria e Marocco, faranno conoscere al pubblico le culture e le società di questi paesi, con una prospettiva che cerca di andare oltre i pregiudizi, i fatti di cronaca, i luoghi comuni con cui spesso vengono rappresentati.


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In foto una scena del film Barakah meets Barakah di Mahmoud Sabbah.
In foto una scena del film Speed Sisters di Amber Fares.
In foto una scena del film A Syrian Love Story di Sean McAllister.
Omaggio al cinema della regista turca Yesim Ustaoglu

Yesim Ustaoglu è tra le poche registe donne in Turchia ed è considerata tra i più importanti autori del cinema turco contemporaneo.

Fin dai suoi primi film si è distinta per aver creato un modo nuovo di fare cinema, socialmente impegnato e attento a temi politici, che continua ancora oggi a ispirare i giovani registi.
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Ha ricevuto il plauso della critica con Journey to the Sun (1999) - storia della coraggiosa amicizia tra un turco e un curdo - il primo film in Turchia ad affrontare la questione curda, con il quale Ustaoglu ha aperto un nuovo capitolo del cinema turco che guarda all'"altro". Nei film successivi ha affrontato tematiche a lei care, come il ruolo della memoria e il suo funzionamento come meccanismo di fuga (in Pandora's Box del 2008), e nell'ultimo dei suoi film, Araf (2012), riflette sulla condizione dei giovani in Turchia, sospesi tra tradizione e desiderio di cambiamento. Il festival presenta un omaggio a Yesim Ustaoglu con tre dei suoi film più importanti.


In foto una scena del film Journey to the Sun di Yesim Ustaoglu.
In foto una scena del film Pandora's Box di Yesim Ustaoglu.
In foto una scena del film Araf di Yesim Ustaoglu.
Tutte le anteprime e le novità del programma 2016

Palestina Dalla Palestina arriva il film d'apertura del festival Degradé (2015), primo lungometraggio dei fratelli palestinesi Tarzan & Arab Nasser - promesse del nuovo cinema Made in Palestina - che ha debuttato a Cannes, girato in un salone di parrucchiere a Gaza, in cui dodici donne rimangono intrappolate mentre fuori accadono scontri, causati dal furto di una leonessa dallo zoo di Gaza; attesissima anteprima anche per il lungometraggio The Idol (2015), con cui ritorna al festival Hany Abu-Assad, il regista due volte candidato agli Oscar, che porta sul grande schermo l'incredibile storia di Mohammad Assaf, il ragazzino di Gaza che ha vinto il talent show Arab Idol; in anteprima italiana l'incredibile documentario Speed Sisters di Amber Fares (2014), sui sogni e le conquiste di un gruppo di giovani donne che affermano le loro libertà come piloti automobilistici in Palestina. E anche il film di chiusura, il thriller Eyes of a Thief (2015) candidato agli Oscar, della talentuosa regista Najwa Najjar (2015), che conta nel cast la star egiziana Khaled Abol Naga e la famosa cantante algerina Souad Massi, che saranno entrambi a Firenze per l'occasione; sempre in chiusura festival sarà proiettato anche il corto candidato agli Oscar 2016 Ave Maria di Basil Khalil, giovane e talentuoso regista emergente. Tra i film dalla Palestina anche il premiato documentario Roshmia (2015) di Salim Abu Jabal, sulla battaglia di una coppia di ottantenni contro l'esproprio della loro casa per far spazio a una strada.

Arabia Saudita
Per la prima volta al festival un film dall'Arabia Saudita, il paese più chiuso al mondo in cui il cinema è stato bandito dal 1972, e per di più si tratta della prima commedia romantica mai girata nel paese: in anteprima Barakah meets Barakah di Mahmoud Sabbah, che ha debuttato con grande successo all'ultima Berlinale, sulla storia d'amore ambientata a Jeddah tra un umile funzionario comunale e una ricca ragazza dalla bellezza mozzafiato, che dimostreranno un'ingenuità sconvolgente nell'aggirare le imposizioni della tradizione e la polizia religiosa, un film ideale per chi ha sempre voluto sapere cosa accade realmente in Arabia Saudita. La proiezione sarà alla presenza del regista e dell'attore protagonista Hisham Fageeh, il creatore del famoso video "No Woman, No Drive", una hit su youtube con oltre 13 milioni di visualizzazioni.


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