Da 19/3, tra rare Aldine e capolavori di Lotto, Bellini, Tiziano
ROMA, 08 FEB - C'è Jacopo Sannazaro ritratto da
Tiziano, pensoso, con un dito a tenere il segno tra le pagine
del libro. La Lucrezia Borgia agghindata come Flora e la
Tempesta che Giorgione mai avrebbe potuto dipingere così, prima
di allora. E poi l'Adagia di Erasmo da Rotterdam, stampata come
un calice da offrire al lettore, o le Allegorie di Lorenzo Lotto
e del Bellini.
Alla storia dell'uomo che inventò il libro moderno (e con lui il
concetto stesso di editoria) è dedicata Aldo Manuzio - Il
Rinascimento di Venezia, mostra alle Gallerie dell'Accademia dal
19 marzo al 19 giugno, che omaggia i 500 anni della scomparsa
del tipografo e insieme racconta come la sua intuizione
rivoluzionò per sempre la cultura europea.
In tutto, un centinaio di opere in prestito da musei italiani e
stranieri e 30 rare edizioni stampate tra il XV e il XVI secolo,
come le miniate da Manchester, l'Aristotele in prestito
dall'Escorial e le Aldine, i primissimi libri tascabili che
portarono la cultura fuori dalle aule universitarie.
(ANSA)