Con Ben X, Nic Balthazar vince la 33. edizione della rassegna.
di Luca Volpe
Regia, romanzi e storia millenaria. Non poteva esservi scenario migliore del museo archeologico della Valle dei Templi per celebrare il prolifico e duraturo rapporto tra cinema e letteratura. Giunto ormai alla sua 33. edizione, prende oggi il via ad Agrigento, in Sicilia, il premio internazionale Efebo d'oro (17-22 ottobre), prestigioso riconoscimento tributato al regista che meglio di altri ha saputo trasporre per il grande schermo un'opera letteraria.
Come ormai da tradizione, sono tre le categorie competitive della rassegna agrigentina, 'Cinema', 'Televisione' e 'Miglior libro di cinema'. Ad avere la meglio nella sezione più rappresentativa è quest'anno Nic Balthazar, regista belga autore di Ben X, toccante dramma sociale tratto dal suo omonimo romanzo. Prodotto nel 2007 ma distribuito in Italia solo due anni più tardi, il film di Balthazar racconta la storia di Ben (Greg Timmermans), giovane autistico che, osteggiato dalla società, trova il riscatto personale in un mondo tutto virtuale.
Nel decretare il vincitore, la giuria ha motivato così la decisione: "Narrando una crudele storia di bullismo e di disagio psicologico e sociale, Balthazar ha fatto del suo Ben - un diciassettenne affetto da una forma di autismo che lo porta a rifiutare i rapporti con i compagni che lo sottopongono ad umiliazioni, atti di violenza e di drammatica esclusione - il paradigma di una Europa che ha annullato le speranze dei suoi giovani alimentandone i meccanismi di isolamento, scherno e irrisione nei confronti dei più deboli".
Nell'ambito delle altre due categorie, a trionfare sono il regista Giulio Base, autore del film televisivo La donna della domenica, ispirato all'omonimo romanzo di Fruttero e Lucentini, e lo scrittore Michele Sancisi, vincitore del premio per il miglior libro di cinema con il suo "Walter Chiari, un animale da palcoscenico". Efebo d'argento, invece, per Gianpaolo Morelli, interprete di La donna della domenica, e per Marijke Pinoy, protagonista femminile del film Ben X. Da evidenziare, tra i premiati di questa edizione, anche il regista cosentino Giuseppe Gagliardi, che con Tatanka ha portato al cinema "La bellezza e l'inferno", uno dei racconti più suggestivi di Roberto Saviano.
Fondato nel novembre 1978 dal nascente Centro di ricerca per la narrativa e il cinema, il premio internazionale Efebo d'oro si inserisce a pieno titolo nell'alveo della missione perseguita dallo stesso Istituto: la promozione di ogni attività di indagine e studio che possa dare ulteriori contributi di conoscenza alle tematiche inerenti la pagina scritta e la sua trasposizione cinematografica. Tra i vincitori delle scorse edizioni del festival si segnalano i nomi di Mario Monicelli, François Truffaut, Manoel de Oliveira, Dino Risi e Marco Bellocchio. A ricevere la statuetta lo scorso anno fu invece Pasquale Scimeca, regista palermitano autore di Malavoglia.