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Giancarlo Giannini insegnerà recitazione

Presentati 3 nuovi corsi del Centro Sperimentale lombardo.
di Pino Farinotti


mercoledì 13 luglio 2011 - News

Alla Terrazza Martini di Milano, lunedì 11 sono stati presentati i nuovi corsi della Scuola Nazionale di Cinema - Centro Sperimentale di Cinematografia, il più antico e tuttora fra i più prestigiosi istituti del mondo. Il "Centro" è finalizzato all'alta formazione, alla ricerca e alla sperimentazione di tutte le componenti tecniche e artistiche che concorrono alla creazione dell'opera cinematografica e costituisce, da settantacinque anni, il "luogo" più qualificato per l'insegnamento della materia cinematografica in Italia. Oggi la Scuola è presente sul territorio nazionale con la Sede principale di Roma e con le quattro Sedi distaccate della Lombardia, del Piemonte, della Sicilia e dell'Abruzzo. La Scuola ha ideato CSC Lab, un progetto di Alta Formazione e Sperimentazione, rivolto sia a giovani professionisti del cinema, sia ad artisti e tecnici, che abbiano già maturato esperienze nei singoli ambiti professionali e che intendano approfondire e aggiornare la propria preparazione in funzione del mezzo cinematografico. CSC Lab propone una serie di Laboratori intensivi, tenuti esclusivamente nelle sedi distaccate da Maestri del cinema e da docenti altamente qualificati, scelti - oltre che per le loro conclamate qualità professionali - per le specifiche attitudini all'insegnamento esperienziale.
I piani di studio dei Laboratori del CSC Lab sono volti a favorire percorsi cognitivi che pongano costantemente in rapporto sinergico il momento speculativo con quello dell'esperienza, la tradizione con l'innovazione, prevedendo fasi di approfondimento e sperimentazione dei vari dispositivi linguistici, espressivi e metodologici che attingono dal sapere del corpo docente della Scuola Nazionale di Cinema, maturato nel corso dell'attività professionale e didattica. I Laboratori si differenziano dai corsi ordinari triennali della Scuola Nazionale di Cinema sia per la loro durata - che potrà variare da una a ventiquattro settimane - sia per la loro natura di corsi a pagamento.

Il Laboratorio di Recitazione è un corso "non dogmatico" (esplora i più svariati metodi di recitazione) che fornisce agli allievi una preparazione completa per affrontare la professione dell'attore in ambito cinematografico e televisivo. La Direzione Didattica del Laboratorio è affidata a Giancarlo Giannini. Il Laboratorio, della durata di sei mesi, è articolato in una serie di insegnamenti base (canto, educazione della voce, logoterapia, dizione, danza, elementi di acrobatica, etc.); in corsi di "tecnica di recitazione" vera e propria; in una serie di "insegnamenti cinematografici generali" e specifiche attività laboratoriali. Il Laboratorio è a numero chiuso e l'ammissione è subordinata al superamento di una prova di selezione,valutata da una apposita Commissione.

Il Laboratorio delle storie
Negli ultimi anni il rapporto tra letteratura e cinema si è andato sempre più intensificando e si è assistito ad una vera evoluzione-rivoluzione delle due forme di scrittura. Se da un lato il cinema attinge spesso dalla letteratura per raccontare le sue storie, comunicare idee ed emozioni e coinvolgere lo spettatore sul piano dei sensi e degli affetti, dall'altro lato sempre più la narrativa è strutturata in "forma" cinematografica traendo ispirazione dall'immaginario filmico. Il processo-fortemente influenzato da un sistema della comunicazione ormai pervasivo e da un rapporto di scambio sempre più dinamico tra la cultura e l'industria di riferimento – ha portato con sé la costituzione di nuove convenzioni narrative e di nuove modalità espressive.
L'offerta didattica del Laboratorio delle storie pone al centro del percorso formativo l'ideazione e la scrittura del racconto letterario e cinematografico così come del trattamento, cioè il "romanzo" del film, alla luce delle interagenze, delle connessioni profonde, delle affinità e delle differenze tra i due momenti espressivi. La Direzione Didattica del Laboratorio è a affidata a Franco Bernini.

Il laboratorio di critica cinematografica
La critica cinematografica è articolata e complessa. Una fase importante del Laboratorio sarà naturalmente spiegarne la funzione, le correnti, la missione culturale. Una corrente serve a dare indicazioni sul film. C'è la corrente che legge il film in chiave di tradizione cinematografica, citazioni, corsi e ricorsi. C'è la fase che intende un film come momento politico. C'è la lettura storica e culturale dei film, rispetto al momento e all'evoluzione. Magari rispetto all'opera letteraria da cui è tratto il film, o ai momenti di arte figurativa che ne ispirano l'estetica. C'è la critica del linguaggio cinematografico. Poi, naturalmente c'è il linguaggio. C'è la scrittura per il quotidiano, che deve attenersi alla "cronaca" del film. C'è quella del settimanale che da' una lettura in prospettiva vicina, così come il magazine mensile da'giudizi già sufficientemente accreditati. Insomma uno stile di "breve saggistica". Poi c'è la scrittura dei libri, che somma tutti i linguaggi e le informazioni precedenti, attraverso una summa finale. Al corso, diretto da Pino Farinotti, saranno invitate alcune della più importanti "firme" della critica italiana.

Hanno parlato i tre direttori dei corsi e il presidente del Centro Sperimentale Francesco Alberoni. Ha partecipato all'evento anche Massimo Zanello, assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia.

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