Il pusher, un personaggio da cinema
Ricordate Lance, lo spacciatore che in Pulp fiction soccorreva suo malgrado Mia Wallace, andata in overdose? Il dialogo telefonico tra il personaggio sopra le righe di Eric Stoltz e il Vincent Vega di John Travolta è rimasto come cristallizzato nella storia del cinema tanto da venire ancora citato sovente dagli ammiratori del film. Lance rappresenta il perfetto connubio tra serio e faceto. Laddove era necessaria una iniezione al cuore per "riportare in vita" Mia, si poteva ridere dell'imbecillità dei protagonisti, della loro ambiguità e della loro "fattanza". Se in Pulp fiction le sostanze trattate erano cocaina ed eroina, in Bobby il pusher di Ashton Kutcher compie un viaggio allucinogeno sulle ali dell'LSD insieme ai due giovani volontari pro-Kennedy. Durante le ultime ore di vita di quello che a breve - e per poco - sarebbe diventato il presidente degli Stati Uniti, il terzetto faceva esperienze mistiche e psichedeliche sulla scia della moda (chimica) del momento. La verità è che l'ambiguità dello spacciatore di droga può essere coniugata in innumerevoli generi cinematografici. Dal dramma all'action, dalla commedia al pulp, il pusher ha offerto allo sceneggiatore una figura da collocare nella narrazione per creare momenti di leggerezza e buffa stasi. A vestire i panni di pusher (d'erba) nella commedia di David Gordon Green è James Franco che regala al suo Saul uno sguardo a mezz'asta atono e sornione risultando davvero convincente nella sua cialtroneria. L'altro strafumato è Dale (Seth Rogen), un fedele acquirente di marijuana che, trovandosi accidentalmente in mezzo a una storia di signori della droga e killer, convince l'"amico" pusher a fuggire con lui.

Scambio di ruoli
Durante la stesura dello script Seth Rogen (co-sceneggiatore insieme a Evan Goldberg) pensava che il ruolo di Saul, lo strafatto divertente, sarebbe stato suo. Tuttavia, grazie al fiuto del produttore Judd Apatow che aveva potuto osservare James Franco in un ruolo comico nel cortometraggio di umorismo nero The Ape, il nome dell'attore ha iniziato a venire fuori durante le discussioni. "Abbiamo parlato di Franco e io mi sono chiesto cosa sarebbe successo se lo avessimo tirato in ballo" ha rivelato Rogen. "E se lui fosse stato quello stupido e io il protagonista regolare, tanto per dire? Subito ci è sembrato che potesse funzionare".

Una commedia che faccia ridere e pensare
L'idea di Strafumati nasce dalla fervida mente di Judd Apatow, che oltre a produrre il film è anche autore del soggetto insieme a Seth Rogen ed Evan Goldberg. "Molti anni fa mi sono chiesto come sarebbe stato un film d'azione se i protagonisti fossero stati costantemente strafatti. Mi sembrava divertente e in quel momento ero anche lucido". Tuttavia, secondo Apatow, Strafumati utilizza la comicità per dire che quando ci si stona non si combina nulla di buono. "Le vite dei due protagonisti sono un casino, non vanno da nessuna parte e la speranza è che rischiando la pelle possano riconsiderare il modo in cui conducono la propria esistenza. Il mio desidero è che i film che facciamo siano esilaranti e che allo stesso tempo inducano a pensare. Voglio sentirmi bene per quello che diciamo".