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Agli Emmy Awards, l'ultimo acuto dei Soprano

Oscar tv: tre statuette al serial sulla famiglia mafiosa; altrettante al West di Robert Duvall e alle indagini di Helen Mirren.
di Piervittorio Vitori

Nella serata di Los Angeles, gli sconfitti sono Dr. House e Heroes

lunedì 17 settembre 2007 - News

Nella serata di Los Angeles, gli sconfitti sono Dr. House e Heroes
Hanno chiuso i battenti nel migliore dei modi, James Gandolfini e i suoi Soprano. Giunta alla sesta e ultima stagione, la serie tv sulla famiglia di mafiosi più simpatici del piccolo schermo è stata la trionfatrice degli Emmy Awards 2007, gli Oscar della televisione. All'interno della cerimonia tenutasi la scorsa notte allo Shrine Auditorium di Los Angeles e condotta dal Ryan Seacrest di American Idol, la produzione, che partiva forte del record stagionale di sette nominations, ha potuto esultare tre volte: premio per la migliore serie drammatica, per il miglior regista (Alan Taylor) e miglior sceneggiatore (David Chase). Sempre in ambito drammatico, premiate le performance attoriali di due interpreti provenienti dal grande schermo: James Spader per Boston Legal e Sally Field per Brothers & Sisters.
Quarti di nobiltà cinematografica anche per la coppia Robert DuvallThomas Haden Church, impostisi rispettivamente come miglior protagonista e non protagonista; oltre alle loro statuette, il western Broken Trail porta a casa anche quella come miglior miniserie. Finisce allora pari – tre a tre – il confronto con il poliziesco Prime Suspect – The Final Act, che porta a casa i premi per la regia, la sceneggiatura e l'interpretazione femminile, grazie alla "regina" Helen Mirren, per la settima volta nei panni del detective Jane Tennison.
Più equità sul versante "brillante", dove come miglior produzione è stata votata 30 Rock, descrizione delle peripezie della sceneggiatrice di uno show comico. Quelle di un attore alla perenne ricerca di un ingaggio sono invece valse il premio come miglior interprete al Ricky Gervais di Extras, a dimostrazione di quanto lo show-biz ami (far) ridere di sé. Due premi, invece, a una serie che sta riscuotendo successo anche da noi: Ugly Betty porta a casa il riconoscimento per la miglior attrice (America Ferrera) e il miglior regista (Richard Shepard).
E a proposito di serie approdate sui nostri schermi, i migliori coprotagonisti drammatici sono il Terry O'Quinn di Lost e la Katherine Heigl di Grey's Anatomy, mentre South Park è il vincitore tra le produzioni di animazione.
Tra i delusi di questa edizione si segnalano Dr. House e Heroes (entrambi a bocca asciutta nonostante tre nominations), mentre Bury my Heart at Wounded Knee, ricostruzione della questione indiana, spreme un unico Emmy da sette candidature: ma è il più prestigioso, quello per il miglior film tv.

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