«Mai Charles Chaplin avrebbe potuto trovare le sue vecchie opere in un network» e questo per Joseph Barbera, autore e produttore cinematografico assieme a William Hanna, fu uno dei vantaggi del lavorare per una rete televisiva. Ma noi possiamo dire ben altro su questi due signori: mai sodalizio artistico fu tra i più leggendari, prolifici e duraturi nella storia dei fumetti e dei cartoni animati. Mai marchio fu così ben distribuito come quello Hanna & Barbera. Mai personaggi dei cartoons riuscirono a appassionare così enormemente intere generazioni per oltre un secolo (!!!) con delle storie semplici, senza l'utilizzo di sottotesti politici, morali o sociali, ma solo con un estremo gusto e un'estrema sensibilità per il comico. E Barbera fu appunto uno dei due personaggi della produzione d'animazione che entrarono così fortemente nella storia del cinema, pari solo e unicamente a Walt Disney, il loro più degno avversario.
Nacque nel 1911, a New York, da genitori di origine siciliana e iniziò a lavorare come ragioniere nel 1929, provando a inventarsi come disegnatore di vignette umoristiche.
Negli anni Trenta, divenne un animatore e uno sceneggiatore per lo studio Van Beuren e, nel 1937, approdò alla società di produzioni Metro Goldwyn Mayer dove conobbe, l'anno seguente, il giovane William Hanna. Grazie al coordinatore del settore, Fred Quimby, i due iniziarono a lavorare assieme e per quasi un ventennio realizzarono e coordinarono il lavoro di uno staff che produsse più di 200 cortometraggi della serie di Tom e Jerry, il gatto e il topo più famosi del mondo. Barbera ne scriveva i soggetti, disegnava le prime bozze e inventava le esilaranti gag comiche (ispirandosi a due terribili ragazzini in perenne scontro fra di loro), mentre Hanna si occupava della regia. Senza saperlo, stavano segnando il periodo d'oro dei cartoni animati. E questo fatto fu sottolineato dal grande successo che Tom & Jerry riscuotevano in tutto il mondo e dai favori della critica che assegnò al cartone ben 13 nomination agli Oscar. Il pubblico dei ragazzi, affascinati dal dinamismo e dalle situazioni, che si presentavano di fronte ai loro occhi, consegnarono pubblicamente questo duo animato alla storia del cinema. Nessuno in tutto il mondo ignora chi siano Tom & Jerry, anzi furono così ben voluti che il disegnatore di un'altra serie tv animata degli anni Novanta, Matt Groening (padre de I Simpson), ne inventò una versione più crudele e sanguinolenta (Grattachecca e Fichetto) dove però è il topo che ha la meglio sul gatto, facendolo soccombere sotto incredibili e atroci torture.
A metà degli anni Cinquanta, i due sostituirono Fred Quimby come responsabili dell'equipe di animazione e firmarono i successivi cartoons come direttori, rimanendo alla MGM sino al 1957, anno in cui il settore cartoons fu chiuso, con una conseguente fondazione, da parte dei due colleghi e amici, di una loro casa di produzione presso Hollywood, al 3400 di Cahuenge Boulevard.
Si ingrandirono progressivamente sino a raggiungere un predominio incontrastato, in particolare nelle realizzazioni televisive seriali. Lo studio contava allora fra gli 800 e i 1000 dipendenti fissi e aveva raggiunto un traguardo di oltre 4.500 contatti per il merchandising dei propri personaggi.
Con gli anni Ottanta, le loro produzioni si contraddistinsero per una serie di tecniche di realizzazione a costi contenuti: uso di un disegno bidimensionale semplice (sia per i personaggi che per i fondali), nessun uso di tridimensionalità, prospettiva, inquadrature particolari, ombre e sfumature. Infatti gli stessi movimenti dei personaggi sono limitati a gambe e testa, mentre i movimenti visivi sono circoscritti alla sola bocca.
Ormai leader della produzione statunitense, si associarono alla Ruby-Spears, un magazzino di 250 serie, ma a causa della necessità di riduzione dei costi si arrivò a una standardizzazione dei personaggi che portò inevitabilmente a una appiattimento della qualità che, successivamente, li costrinse a essere assorbiti dal gruppo TAFT Entertainment.
Autore dell'autobiografia "My Life In Toons" nel 1994, dopo la scomparsa di William Hanna, avvenuta nel 2001, Barbera cedette la casa di produzione, trasformandola nella Cartoon Network Studios. Morì all'età di 95 anni, per cause naturali, lasciando vedova la moglie Sheila e orfani i figli, ma non solo... Su quel letto su cui è spirato siamo più che certi, che al suo capezzale, hanno pianto anche Braccobaldo, l'orso Yoghi, i Flintstones, i Jetsons, la Pantera Rosa, i Puffi e Scooby Doo.
