Titolo originale | Badkonak-e sefid |
Anno | 1995 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Iran |
Durata | 85 minuti |
Regia di | Jafar Panahi |
Attori | Mohsen Kalifi, Aida Mohammadkhani, Mohammad Shahani . |
Uscita | venerdì 12 gennaio 1996 |
Distribuzione | Mikado Film |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,79 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Una bambina (assomiglia drammaticamente a Enzo Stajola, il bambino di Ladri di biciclette) vuole un pesciolino rosso. La mamma le dà i soldi pe... Il film è stato premiato al Festival di Cannes, In Italia al Box Office Il palloncino bianco ha incassato 234 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Una bambina (assomiglia drammaticamente a Enzo Stajola, il bambino di Ladri di biciclette) vuole un pesciolino rosso. La mamma le dà i soldi per comprarlo, lei li perde, li cerca e incontra i personaggi variopinti: incantatori di serpenti, vecchiette casalinghe, passanti, un ragazzo afghano che vende palloncini. Mondo minimale e poetico descritto da questo regista esordiente che ha raccolto premi dovunque. È bello esplorare queste realtà autoctone, da parte di noi occidentali. Certo, sono cose che un tempo ha descritto anche il nostro cinema. Adesso le ritroviamo nei film del terzo mondo. Ma non beatifichiamo.
Pensando all'opera prima di Panahi, regista iraniano ex assistente di Kiarostami, mi vengono in mente solo parole come "gioiello", "perla", "favola" "capolavoro".... un film piccolo... più piccolo di uno di quei souvenir con la neve dentro, che una volta rigirato fa cadere la neve in un momento e la magia finisce subito... ma incanta in quell'istante.
il realismo del cinema, il profondo e urbano cinema iraniano dell'allora esordiente Panhai, merita 5 stelle per come sviluppa la fabula nel suo leitmotiv della continua ricerca, inseguimento di un obiettivo, frapposto da tante insidie. dialoghi colmi di vita e rappresentazione neo-realista, in una vicenda che si srotola in un conto alla rovescia che coincide quasi esattamente con la durata della [...] Vai alla recensione »
Candidato all'Oscar nella sezione dei film in lingua non inglese, Il palloncino bianco s'è trovato coinvolto in un nuovo scontro Usa-Iran. All'inizio di gennaio, il Congresso americano ha discusso uno stanziamento di milioni di dollari per finanziare gli oppositori al governo di Teheran. Immediate proteste di fronte alla sede delle Nazioni Unite a Teheran, rogo di simboliche bare di Clinton, cortei; [...] Vai alla recensione »
Arriva dalla terra degli ayatollah il film più dolce e delicato della stagione. Il palloncino bianco, dell'esordiente iraniano Jafar Panahi, è sconsigliato a chi pensa che il cinema sia solo action movies: come nei migliori film del neorealismo italiano, cui apertamente si ispira, la sua forza sta nel seguire le storie semplici di personaggi semplici, nell'indagare, con pazienza umiltà, le espressioni [...] Vai alla recensione »
È un elemento eccentrico rispetto al nucleo della narrazione che dà titolo a Il palloncino bianco. Nelle prime immagini Razieh ha in mano un palloncino, ma il suo colore è azzurro, quasi che Jafar Panahi volesse anticipare e insieme negare quello, bianco appunto, che chiuderà il film, in un'inquadratura fissa sulla solitudine d'un ragazzino afgano, profugo a Teheran.