Adattamento di 'The Boogeyman' di Stephen King. Espandi ▽
La studentessa liceale Sadie Harper e la sua sorellina Sawyer vivono un momento delicato. La mamma è morta da poco e il babbo psichiatra, Will, è piuttosto affettivamente assente, non sembra avere tempo e attenzione sufficienti per loro, preso com’è dal suo dolore e dalle sue problematiche. Un certo Lester Billings compare all’improvviso a casa di Will chiedendogli disperatamente aiuto. Nonostante non abbia un appuntamento, Will lo ascolta, ma capisce ben presto che non è lucido: parla di qualcosa di mostruoso che gli ha ucciso i tre figli, anche se tutti sospettano che li abbia uccisi lui. Appartatosi per chiamare la polizia, Will perde di vista Billings che muore proprio in casa sua, apparentemente suicida, trovato da Sadie, tornata anzitempo a casa dal scuola. Morendo, il paziente sembra aver liberato nella casa un’entità malefica che si nasconde nei pertugi oscuri, pronto a uscirne per terrorizzare le sue vittime. Sawyer è la prima a rendersene conto, ma nessuno le crede. Per la famiglia Harper i guai sono appena cominciati e sono serissimi.
La figura del Boogeyman, in sostanza l’uomo nero della favolistica, è stata più volte evocata sullo schermo. All’origine di questo nuovo film c’è però un breve racconto di Stephen King proveniente dalla famosa raccolta A volte ritornano, già più volte trasposto sullo schermo sotto la forma di cortometraggio.
Come capita normalmente con i racconti brevi, nell’adattamento a lungometraggio si rende necessario aggiungere così tanta sostanza narrativa che alla fine del racconto originario resta solo lo spunto. Anche stavolta è più o meno così, con risultati non sempre convincenti perché diverse delle svolte narrative sembrano digressioni utili soprattutto a fare minutaggio.