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Un saggio sublime di cinema documentario. Con un lascito al mondo e un finale luminoso. Documentario, Polonia2021. Durata 75 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un dialogo tra Roman Polanski e Ryszard Horowitz, amici separati dalla persecuzione nazista. Espandi ▽
Roman Polanski e Ryszard Horowitz, circa sei anni di differenza, hanno frequentato lo stesso liceo artistico a Cracovia. Polanski (1933) è nato a Parigi, Horowitz (1939) a Cracovia. Entrambe le loro famiglie sono state testimoni della costruzione del ghetto e delle deportazioni nei campi di concentramento dalla città polacca. A fine anni Cinquanta entrambi hanno lasciato la Polonia, trovando affermazione professionale rispettivamente l'uno come regista, l'altro come fotografo (o meglio photocomposer, come si dichiara) negli Stati Uniti (Polanski prima in Europa). Da allora non sono più tornati insieme nella loro città natale, dove, a oltre sessant'anni di distanza, si danno appuntamento. È l'occasione per ricordare, anche quando non si vorrebbe, per ovvi motivi. Recensione ❯
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Il dodicenne Reyboy spera di dare alla sua povera famiglia un futuro migliore lasciando il suo villaggio natale di Karihatag per frequentare la scuola in città. Espandi ▽
Il dodicenne Reyboy deve lasciare il piccolo villaggio di pescatori su un isolotto del sud delle Filippine dove è cresciuto, e trasferirsi in città per frequentare il liceo. La regista Venice Atienza trascorre con lui gli ultimi giorni sull'isola, prima che i preziosi e fugaci momenti della sua infanzia si trasformino in ricordi. Recensione ❯
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Le storie di un piccolo villaggio della Bielorussia. Espandi ▽
Storie minime in un villaggio della Bielorussia apparentemente indifferente alle rivolte popolari di Minsk. La giovane regista, che ha lasciato il paese, le definisce "coreografie di vita quotidiana" in un film sulle "regole che limitano le libertà personali e al tempo stesso fanno in modo che l'organismo sociale funzioni..." Recensione ❯
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Testimonianze inedite, fatti di sangue, immagini esclusive di uno dei periodi più controversi della cronaca pugliese. Espandi ▽
Un documento storico per ripercorrere gli eventi, i meccanismi contorti e malavitosi della criminalità organizzata. Un racconto che parte da lontano, dalla nascita del contrabbando alle ingerenze della SAacra Corona Unita per arrivare fino alla "Operazione Primavera". Recensione ❯
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Un documentario sull'Harlem Cultural Festival. Espandi ▽
Durante l'estate di Woodstock si tenne anche l'Harlem Cultural Festival, una manifestazione che celebrava la cultura e la musica afroamericana. Le immagini di questo documentario sono state ritrovate dopo 50 anni in un seminterrato. Recensione ❯
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Un'opera intima e personale. Un ritratto umano e commovente di un'icona senza tempo. Documentario, Francia2021. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'attrice racconta sua madre Jane Birkin in un intimo ritratto. Espandi ▽
Come si può raccontare un'icona senza usare parole già dette e immagini già viste? Attraverso lo sguardo unico al mondo di un figlio, anzi una figlia. Lo dimostra Charlotte Gainsbourg in Jane par Charlotte, documentario-tributo alla madre Jane Birkin che parte con delle riprese scomposte da backstage di quest'ultima al suo ennesimo concerto di successo. Poche scene dopo si svela la vera anima del film: non un fan movie ma un confronto serrato tra madre e figlia che è insieme un dialogo artistico, o meglio un monologo a due voci. Le unisce il sangue, il talento, la passione per l'arte, per la fotografia, per la musica, per quel Serge Gainsbourg che nel documentario citano a più riprese e di cui mostrano la casa-museo lasciata intonsa a Parigi.
Al suo debutto alla regia Gainsbourg firma un'opera intima e personalissima, mai priva di stile e di interesse, giocando con la formula di archivio biografico familiare che nel suo caso specifico è anche profondamente artistico.
Portatrici sane della stessa filosofia di vita libera, lontana da pregiudizi e convenzioni, Jane e Charlotte affrontano davanti alla macchina da presa temi esistenziali, ricordi, paure. Ne esce un ritratto umano insieme lieve e potente, senz'altro commovente, che dice molto della donna, più che dell'artista, Jane Birkin. Recensione ❯
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Vita, successi e morte di una delle attrici più amate dagli italiani: Laura Antonelli. Espandi ▽
Il documentario, attraverso numerose testimonianze inedite, racconta tutte le tappe della vita di Laura Antonelli, divenuta un'icona di bellezza in Italia e all'estero grazie ai film di cui è stata interprete. Se ne analizzano sia la conquista del successo che la successiva entrata in un isolamento lontano dagli sguardi del mondo.
Un documentario che unisce alla ricostruzione della carriera di un'artista l'interesse sincero nei confronti della donna che l'Antonelli è stata.
Il film è firmato da Nello Correale e Bernard Dèdarida (indice della riconosciuta internazionalità del lavoro dell'Antonelli) e viene costruito come un'indagine giornalistica condotta da un inviato francese residente da tempo in Italia. Recensione ❯
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Mentre il Venezuela precipita in una profonda crisi politica ed economica, i cittadini lasciati al loro destino vagano tra le macerie di un Paese che un tempo era florido. Espandi ▽
Il Venezuela, il primo Paese al mondo per risorse di petrolio, è scosso da una crisi politica e umanitaria senza precedenti. Mentre nel cielo si addensano nubi di tempesta, militari indolenti pattugliano il mare dei Caraibi, migranti raggiungono i posti di frontiera al confine con il Brasile, trafficanti si avventurano nella natura ostile del deserto di La Guajira per contrabbandare gli ultimi barili di carburante sotto embargo. Il film ritrae pirati e pellegrini, abbandonati al loro destino da uno Stato cui sentivano di appartenere senza che fossero imposti loro inni o bandiere; anarchici come le nubi temporalesche che fluttuano sopra di loro minacciando di porre fine al limbo che tutto avvolge. Un cielo così cupo non può schiarire senza una tempesta. Recensione ❯
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Mountakha è un migrante senegalese e un nuovo arrivato a Buenos Aires. A Dakar lavorava come camionista e cerca di trovare quel lavoro anche in questa nuova città. Mentre lavora come venditore ambulante, si chiede se il suo destino possa essere legato alla recitazione. Alcuni dei suoi nuovi amici hanno un legame speciale con il cinema. Recensione ❯
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Un'opera fondamentale che si pone come la testimonianza definitiva sui fatti del 2019 a Hong Kong. Documentario, Hong Kong2021. Durata 152 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un'immersione nella realtà delle proteste di Hong Kong tra la repressione cinese e il crescente senso di comunità della popolazione. Espandi ▽
Nel 2019, in seguito al varo di una legge sull'estradizione dei condannati dalla giustizia in Cina, Hong Kong insorge di nuovo, come nel 2015 quando l'Umbrella Movement mise in difficoltà il governo di Pechino. Orde di manifestanti occupano il quartiere di Central e raggiungono la cifra di due milioni di persone, più di un quarto della popolazione di Hong Kong. La strenua lotta a colpi di slogan, fionde e molotov contro i manganelli e i lacrimogeni della polizia si conclude con l'occupazione del Politecnico e l'arresto dei manifestanti. Ma le coscienze sono state risvegliate.
152 minuti di durata per un film che racconta in modo diacronico le origini degli scontri, il loro sviluppo e la loro conclusione, avvalendosi di immagini straordinarie riprese dalla giornalista Gwyneth Ho o dalle Go-Pro fissate sui manifestanti stessi e delle testimonianze dei protagonisti, ora in clandestinità, in carcere oppure espatriati a Taiwan.
Siamo di fronte ad un'opera fondamentale per comprendere una situazione politica tutt'altro che definita e in continua evoluzione. Recensione ❯
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Un docu-film sull'artista Annalaura di Luggo e le sue opere da installare nei luoghi più significativi della città di Napoli. Espandi ▽
L'artista Annalaura di Luggo, si trova alle prese con la sua ultima avventura che consiste nel realizzare quattro opere d'arte in alluminio riciclato, da installare nei luoghi più significativi della città di Napoli. Difficoltà e ostacoli non mancheranno, ma tutto si risolverà anche con l'aiuto dei ragazzi dei "Quartieri Spagnoli", i quali attraverso questa avventura avranno l'occasione di prendere una maggiore coscienza della bellezza che li circonda attraverso il contatto diretto con una esperienza artistica, che rimarrà nei loro cuori. Recensione ❯
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.La storia di Rita Moreno, dalle origini umili fino ai premi ottenuti da attrice. Espandi ▽
In oltre 70 anni di carriera, Rita Moreno ha saputo superare le sue origini umili e il razzismo imperante fino a diventare un'attrice apprezzata e pluripremiata. Nata in povertà in una fattoria portoricana, Moreno e sua madre, che faceva la sarta, si trasferirono a New York quando Moreno aveva cinque anni. Recensione ❯
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La vita di Omar Blondin Diop, attore scelto da Godard per La cinese. Espandi ▽
In una foto di Parigi della fine degli anni '60, lo si può vedere tra la folla, non lontano da Daniel Cohn-Bendit. A Nanterre è uno studente di filosofia e attivista. Preferirebbe leggere Foucault piuttosto che il libretto rosso di Mao, il che non impedisce a Jean-Luc Godard di dargli il ruolo di un esegeta di Mao in La cinese. Proprio come la breve vita di Omar Blondin Diop si è svolta su diversi livelli, Vincent Meessen sovrappone anche i materiali che compongono questo film. Le inquadrature uniscono passato e presente; Parigi, Dakar e Pechino forniscono le ambientazioni; I colori caratteristici di Godard, rosso e blu, la rievocazione di scene tratte da La chinoise. Il livello più alto del film, tuttavia, è la dialettica politica: Léopold Sédar Senghor, tra tutti, poeta e presidente del Senegal indipendente, fautore di Négritude, perseguita i suoi nemici. Nel 1973 Diop muore in un'età scandalosamente giovane, nella prigione di Gorée al largo della costa del Senegal. Recensione ❯
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Cambogia, 1981. Una madre, con la figlia tra le braccia, abbandona un Paese insanguinato. Quarant'anni dopo, in Francia, la figlia cerca di confrontarsi con i silenzi della madre. Espandi ▽
Cambogia, 1981. Dopo la caduta del regime dei Khmer Rossi, una madre, con la figlia tra le braccia, abbandona un campo per rifugiati al confine con la Thailandia. Quarant'anni dopo, in Francia, la figlia cerca di confrontarsi con i silenzi della madre, segnata dal trauma e dal tempo. Per ricostruire le vicende della loro sopravvivenza e tenere viva la memoria di ciò che è stato, decide di partire per un lungo viaggio tra Cambogia, Thailandia e Indonesia. Ma è grazie a un incontro inatteso al suo ritorno in Francia che la verità dei fatti, una dolce verità, comincia ad affiorare. Recensione ❯
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La vita, le difficoltà e i trionfi della superstar Tina Turner, che si racconta in una lunga intervista e ripercorre i suoi più di cinquant'anni da "Queen of rock'n'roll". Dagli esordi nell'R&B e la partnership con Ike Turner che la portarono al successo per la prima volta, e attraverso la ricostruzione della relazione con lo stesso Turner, la cui componente abusiva fu resa pubblica dalla cantante per la prima volta negli anni ottanta. E poi la rinascita solista che ne reinventa completamente la carriera, portandola fino al nuovo millennio come icona del rock e completando una delle più sorprendenti parabole in tutta l'industria dell'intrattenimento. Recensione ❯
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