L'opera simbolo del 2017 ritorna con una seconda stagione di sicuro impatto, con temi inediti, nuovi personaggi e nuovi scenari. Ora su TIMVISION.
Dopo esser stata l’opera simbolo del 2017, The Handmaid’s Tale ritorna con una seconda stagione di sicuro impatto. Si affrontano temi inediti, si dà spazio a nuovi personaggi, si posa lo sguardo su aree sconosciute. Disponibile ora su TIMVISION, a poche ore di distanza dalla messa in onda negli Stati Uniti su Hulu, la serie approfondisce quanto succede alle ancelle e non solo dopo la sconvolgente conclusione del primo ciclo di episodi.
Al centro delle vicende, in questa annata, non c’è unicamente Gilead. L’attenzione è spostata anche sulle Colonie. Qui sono esiliati i ribelli, gli oppositori politici e i criminali che hanno fronteggiato il regime totalitario conosciuto nel futuro distopico tratteggiato dalla penna di Margaret Atwood e trasposto sullo schermo da Bruce Miller. In queste terre, abbandonate dai potenti a causa delle radiazioni che hanno devastato la civiltà, sono presenti anche le donne sterili o di basso rango.
“Le Colonie sono il risultato della misoginia e della crudeltà della società di Gilead”, ha detto lo showrunner in fase di presentazione. È in questa desolazione che ritroviamo Emily (Alexis Bledel), ancella punita prima per una relazione omosessuale, poi per atti di ribellione contro lo status quo. Altro destino su cui indugerà la seconda stagione di The Handmaid’s Tale è quello di June, conosciuta come Difred. La donna, interpretata da Elisabeth Moss, deve affrontare una gravidanza che appare alquanto difficoltosa. Dopo aver lasciato casa Waterford, l’ancella potrà contare sull’aiuto di Nick (Max Minghella), probabilmente padre del futuro figlio, e sul soccorso del redivivo marito, Luke.
Nel corso degli episodi saranno introdotti nuovi personaggi. Su tutti desta molto curiosità quello di Joseph Lawrence, una delle figure chiave del regime di Gilead, deus ex machina in campo economico. A interpretarlo sarà Bradley Whitford, attore dal lunghissimo curriculum, già apprezzato principalmente in West Wing – Tutti gli uomini del presidente. Tra le new entry spicca anche Marisa Tomei, attrice premio Oscar, che darà il volto alla moglie di un Comandante. Ci sarà spazio infine per la pluripremiata Cherry Jones che avrà il compito non facile di incarnare la combattiva madre di Difred.
“Sarà una stagione ancora più oscura, ancora più dark”. Le parole di Elisabeth Moss, la Difred della serie, non fanno che accrescere l’attesa per conoscere la sorte dei protagonisti di The Handmaid’s Tale. Dalle dichiarazioni di sceneggiatori e attori emerge inoltre la volontà di approfondire la psicologia dei personaggi con maggiore perseveranza. Saranno introdotti diversi flashback che avranno la funzione di dare una nuova luce alle tribolazioni esistenziali delle ancelle. Ci si servirà di questi tuffi nel passato anche per spiegare la trasformazione radicale degli Stati Uniti d’America, la più grande democrazia al mondo, nella teocratica dittatura di Gilead.