Mia madre |
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Un film di Nanni Moretti.
Con Margherita Buy, John Turturro, Giulia Lazzarini, Nanni Moretti.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 106 min.
- Italia, Francia, Germania 2015.
- 01 Distribution
uscita giovedì 16 aprile 2015.
MYMONETRO
Mia madre
valutazione media:
3,62
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Vietato scherzaredi degiovannisFeedback: 1873 | altri commenti e recensioni di degiovannis |
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giovedì 7 maggio 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Condivido pienamente la recensione di Zonta: è vero, il film è complesso e, come tutti i film di questo spessore, si coglierà meglio in futuro tutta la sua complessità. Moretti infatti cerca di affrontare il tema del rapporto tra regista e film, tra cinema e realtà, tra arte e realtà. Soprattutto in una società come la nostra dove gli interessi economici sembrano aver assunto una dimensione tale da oscurare tutti gli altri aspetti della vita. I problemi che pone quindi sono esistenziali (per quel che attiene il suo ruolo personale), ma non solo: riguardano più in generale il ruolo della cultura in una società in cui l'immediato sembra assorbire tutte le energie. Tramontate le ideologie, non resta tempo che per una spasmodica pragmaticità, nella speranza che almeno i più attrezzati possano salvarsi. Il film naturalmente non affronta di petto le questioni: ammicca, suggerisce. Prendiamo per es. la figura della madre. Ad un certo punto la figlia si interroga su che fine faranno tutti quei saperi che finora abbiamo chiamato umanistici e che adesso sembrano aver perso ogni significato. Ancora: sul ruolo del regista Moretti sembra richiamare Fellini, quando insiste nel rievocare la scena di Boccaccio '70 con il famoso ritornello 'Bevete più latte'. La dolce vita è un film di crisi del regista intellettuale. di un regista cioè che ha sempre creduto non solo nel ruolo estetico dell'arte, ma anche in quello di trasformazione della realtà. E' un po' di tempo che queste certezze vengono meno e forse non resta che guardare con sgomento ad una realtà che non solo non si riesce a modificare, ma neanche a interpretare. Moretti caustico, ironico e sarcastico dove sei dunque? Quale il ruolo? Quale la soluzione possibile? Il problema non è solo suo! L'appello è a tutti coloro che vogliono ancora cimentarsi con queste domande che, se sono difficili da affrontare, danno anche sapore all'esistenza. Nel film il recupero dei sentimenti ancestrali sembra alludere ad una prima incerta risposta: per il momento aggrappiamoci all'amore nelle sue varie forme. E, se non può essere quello coniugale, che sia quello materno, fraterno, filiale. Giusto per continuare a respirare e sopravvivere. Il resto viene dopo.
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