Bastardi senza gloria |
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Un film di Quentin Tarantino.
Con Brad Pitt, Christoph Waltz, Eli Roth, Mélanie Laurent.
continua»
Titolo originale Inglourious Basterds.
Azione,
Ratings: Kids+16,
durata 160 min.
- USA, Germania 2009.
- Universal Pictures
uscita venerdì 2 ottobre 2009.
MYMONETRO
Bastardi senza gloria
valutazione media:
3,42
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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cresce il cinema di tarantinodi degiovannisFeedback: 1873 | altri commenti e recensioni di degiovannis |
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martedì 13 aprile 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Una delle cose che ho apprezzato di più nel film è la divisione in capitoli; essa infatti, oltre a produrre la necessaria scansione della narrazione, produce nello spettatore una sottile curiosità per l'episodio che sta per cominciare e infine lo orienta meglio nel seguire la trama, non complicata, ma articolata, del film. Procederò anch'io quindi per capitoli: 1.Le citazioni: mi sembra che rispetto agli altri film questa volta le citazioni, pur molto presenti, siano però inserite a meraviglia nello sviluppo della trama, delle immagini e della colonna sonora; non sono insomma gratuite. Tarantino se ne appropria e le fa sue, anche se lo spettatore sa che sta pensando a un altro regista o ad un altro suo film. Oltre Leone, mi è sembrato di cogliere molto di Tornatore e di Fassbinder, per citarne solo alcuni. 2.I personaggi: sono tutti molto ben concepiti, a cominciare dal colonnello tedesco e dal soldato tedesco, eroe suo malgrado. Anche se lo sviluppo del film vuole avere una impronta favolistica, i personaggi restano tutti molto realistici, tranne alcuni, e la cosa è probabilmente voluta, in cui prevale la componente macchiettistica o fumettistica (vedi ad es. Hitler o Goebbels). 3. L'interpretazione: ho trovato gli attori davvero molto bravi, soprattutto quelli meno noti (solo Brad Pitt suscita sempre in me qualche perplessità) e questo va a merito della regia; questo mi sembra un aspetto determinante del fatto che un film "di genere" possa superarlo per attingere un altro livello e una dimensione originale. E' quello che accadeva ai film di Leone. Per il resto Tarantino conferma le qualità che tutti gli riconoscono e che sono state messe in evidenza fin da Pulp Fiction. Mi riferisco in particolare al montaggio e allo sviluppo della trama che fanno rimanere lo spettatore attaccato alla poltrona dall'inizio alla fine. Chiudo con qualche battuta sul tema: la violenza questa volta non è fine a se stessa o dovuta al denaro o alla vendetta. Essa diventa politica e nella sua disumanità si fa più umana: sotto questo aspetto la prima sequenza è davvero un bell'esempio di cinema nel senso più completo del termine.
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