Bastardi senza gloria |
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Un film di Quentin Tarantino.
Con Brad Pitt, Christoph Waltz, Eli Roth, Mélanie Laurent.
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Titolo originale Inglourious Basterds.
Azione,
Ratings: Kids+16,
durata 160 min.
- USA, Germania 2009.
- Universal Pictures
uscita venerdì 2 ottobre 2009.
MYMONETRO
Bastardi senza gloria ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Fantapolitica "impegnata": Tarantino punta in alto
di franzromyFeedback: 1298 | altri commenti e recensioni di franzromy |
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venerdì 12 febbraio 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Forse per la prima volta, con "Bastardi senza gloria" mister Tarantino mira a sdoganare definitivamente il suo cinema, affrontando un argomento serio e delicato come il nazismo e la persecuzione degli ebrei. Ovviamente lo fa a modo suo, non rinunciando mai a quel ghigno sardonico e volutamente eccessivo che da sempre sono il suo trademark operativo, ma è fuori di dubbio che qui egli abbia puntato a ottenere riconoscimenti più ampi rispetto ai consueti film "di genere". E non è forse un caso che ciò avvenga dopo il mezzo passo falso di "Grindhouse", bruttarello assai malgrado il latente divertissement. Tutt'altra musica con quest'opera curata, discretamente innovativa e sempre molto coinvolgente, malgrado la durata da maratona. Ancora una volta gli omaggi al cinema italiano sono molto evidenti, a cominciare dal maestro Sergio Leone: molte sequenze in apparenza lente, permettono alla tensione di salire progressivamente fino alla repentina esplosione della cieca violenza. Da antologia, in tal senso, almeno due passaggi del film: tutta la parte iniziale simil-western, che si conclude col barbaro assassinio delle ragazze ebree nascoste sotto le assi del pavimento, e l'episodio dove Shosanna si vede costretta ad accettare di proiettare il film di propaganda nazista: l'improvvisa apparizione del perfido colonnello Landa è un autentico tuffo al cuore... La scelta di ricorrere a lunghi passaggi con l'impiego delle lingue originali, se da un lato costringe lo spettatore a uno sforzo in più, dall'altro gli permette di gustare il particolare realismo con cui si dipana la storia. Ed è probabile che Tarantino abbia ricorso a quest'espediente anche per esprimere al meglio una metafora: quella dell'incomunicabilità umana, nel senso della non-voglia di comprendere l'altro: quando presente, tutto può succedere. E in effetti tutto accade in questo tourbillon fantapolitico, e Tarantino può permettersi di rovesciare la storia facendo morire Hitler in un attentato senza far gridare allo scandalo. Fra gli attori, assolutamente eccezionale Christoph Waltz nei panni del sadico ma intelligente Landa, e perfetta Mélanie Laurent nel ruolo della vittima sacrificale Shosanna; non particolarmente significativo il superdivo Brad Pitt. Con la guerra diventano tutti cattivi, antipatici e violenti, sembra dirci Tarantino, tant'è che è difficile provare vera simpatia per qualcuno dei protagonisti, che sono tutti accomununati dall'avere in testa una sola cosa: la vendetta. E anche gli stessi "Bastardi" sono un manipolo truce e scientificamente sadico. A suo modo, paradossalmente, un apologo della non-violenza...
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