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Still Alice |
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Un film di Richard Glatzer, Wash Westmoreland.
Con Julianne Moore, Kristen Stewart, Alec Baldwin, Kate Bosworth, Hunter Parrish.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 99 min.
- USA 2014.
- Good Films
uscita giovedì 22 gennaio 2015.
MYMONETRO
Still Alice  
valutazione media:
3,27
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Alice convince
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| giovedì 16 aprile 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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La caratteristica peculiare del morbo di Alzheimer è quella di annullare gradualmente le capacità intellettive e cognitive della persona colpita e quindi di distruggere anche le sue possibilità di combattere la malattia. Chi si ammala infatti non può fare affidamento su ciò a cui si può ricorrere in questi casi: la propria forza di volontà, la propria cultura, l'affetto e l'amore degli amici e dei parenti. Alice questo lo capisce da subito e si prepara al peggio creandosi una via di scampo che è poi il suicidio. Ma il caso non lo permette e quindi la malattia deve a questo punto diventare una sfida da accettare, anche se in condizioni praticamente impossibili. Il film colpisce proprio per questo: le condizioni sono impari, ma non è detto che l'essere umano debba rinunciare alla sua dignità, rinunciare alla possibilità di dimostrare che se la vita può disporre di noi a suo piacimento, noi però possiamo dimostrarle che non soccombiamo passivamente e che alla disfatta si possono opporre alternative che coniughino la sofferenza con lo sforzo e la consapevolezza di salvaguardare la propria dignità. La Moore dimostra una sensibilità fuori del comune nell'accarezzare tutte le sfumature del suo personaggio, senza mai perdere il senso della misura e una naturalezza invidiabili. La regia sa cogliere questo elemento che è un valore aggiunto del film: Alice è una donna e in quanto donna ha nei confronti della malattia e della sofferenza un atteggiamento che sembra accrescere enormemente le capacità di resistenza al male e alla cattiva sorte. Alla fine il marito, che pure è uomo di cultura e insegnante universitario, non saprà fare altro che sfuggire elegantemente al suo compito rifugiandosi nel lavoro, ma dimostrando al tempo stesso tutta l'incapacità del maschio di reggere alla sfida. La figlia minore di Alice invece, pur inquieta, poco incline a subire la volontà della madre, alla fine si dimostrerà l'unica in grado di assumere su di sé il compito ingrato della convivenza con la malattia, supplendo con il proprio amore filiale alla inefficacia delle cure mediche. Ecco, questo è un aspetto che va oltre la situazione di merito e allude a un compito che può allargarsi a tutto il vivere umano. Il ruolo della donna è ancora tutto da scoprire e su di esso possiamo fare affidamento per l'avvenire.
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