This Must Be the Place |
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Un film di Paolo Sorrentino.
Con Sean Penn, Frances McDormand, Eve Hewson, Harry Dean Stanton, Joyce Van Patten.
continua»
Drammatico,
durata 118 min.
- Italia, Francia, Irlanda 2011.
- Medusa
uscita venerdì 14 ottobre 2011.
MYMONETRO
This Must Be the Place
valutazione media:
3,62
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il conflitto col padre (e la storia)di filmicusFeedback: 1738 | altri commenti e recensioni di filmicus |
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giovedì 20 ottobre 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il film è di pregio.La trama esemplare è tratta da un manuale di psicanalisi (o da una tragedia greca che è cosa affine): il conflitto con il padre che si conclude non già alla morte di questi ma attraverso una "pacificazione" attiva cioè attraverso il riscatto del padre da uno stato di schiavitù e di annientamento,realmente vissuto e stigmatizzato da numeri sull'avambraccio. Il figlio porta da sempre un fardello di cui non riesce a liberarsi (anche se il peso è tollerabile grazie al carrello a due ruote) e la sua ribellione pure all'inizio creativa -rock star famosa e ricca- è divenuta statica,maschera colorata piena di tic e di sibili che sostituiscono le parole. Occorre la "redenzione", la riconciliazione con se stesso per ritornare figlio "normale" senza travestimenti. Questa è la scena finale con una madre alla finestra che attende il proprio figlio scomparso. La redenzione si realizza quando l'aguzzino nazista è rintracciato ed esposto in un biblico occhio per occhio al rigore della neve e della luce nella sua nudità e vecchiaia estrema. Così accadeva alle vittime dei lager esposte al gelo degli inverni polacchi. Il corpo nudo con la pelle tanto raggrinzita da preludere alla morte rappresentano la condizione umana che alla fine accomuna perseguitati e persecutori- Su questa trama si dipanano sensibilità e maestria del regista e degli attori, in primo luogo di un grande Sean Penn. Il consenso dello spettatore può così essere pieno e sincero. Tuttavia, a luci della sala accese, sorge consistente un dubbio: se se la struttura troppo rigida,calcolata e forse meccanica del racconto non possa in qualche modo ostacolare le emozioni più profonde che sempre dovrebbero avvertirsi dinanzi ad una creazione poetica.
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