La storia ruota attorno a Simon che sta dando il via alle riprese di un film sulla lotta combattuta da un gruppo di operai per mantenere in vita la loro fabbrica e, con essa, il loro lavoro. Espandi ▽
Sul set, il regista Simon è a rischio di perdere il controllo: la storia già esplosiva degli operai di una fabbrica che lottano per salvare i posti di lavoro diventa complicata da gestire da entrambi i lati della cinepresa. Trovandosi a decidere a chi assegnare la realizzazione del “making of”, è intenzionato ad affidare il compito a una delle comparse, Joseph, giovane pizzaiolo con ambizioni da cineasta. Il regista francese Cédric Kahn gira
Making of in una fase di grande fervore della carriera, nello stesso anno in cui fa uscire
Le procès Goldman. Qui è il cinema stesso a essere messo alla sbarra, in una cronaca caotica delle riprese di un film in cui tutto è sempre a un passo dall’andare a rotoli. Kahn guarda al mestiere del cinema come pura sopravvivenza, impietoso pragmatismo, controllo delle masse e politica d’ufficio. Scene corali di discussione si aprono senza che lo spettatore sappia se sta assistendo all’una o all’altra. Perché cinema e lavoro sono, in fondo, la stessa cosa.