Personalità interessante e poliedrica, Alvaro affiancò alle attività di affermato giornalista, scrittore, saggista e autore di teatro tra i più famosi e apprezzati nell'Italia degli ultimi anni Trenta e del primo dopoguerra, anche il lavoro di sceneggiatore e di critico cinematografico. Come critico, curò per oltre un anno una rubrica cinematografica pubblicata da «Il mondo», mentre come sceneggiatore collaborò alla realizzazione di alcuni validi film. Il suo primo lavoro in questo campo fu la sceneggiatura di Terra di nessuno, diretto nel 1938 da Mario Baffico, seguito nel 1949 da Riso amaro di Giuseppe De Santis, una pellicola in bianco e nero di successo internazionale,che portò all'attenzione del grande pubblico la miserabile vita delle mondine, sullo sfondo delle risaie piemontesi, sconvolte dalle prime lotte operaie. L'intensa drammaticità della vicenda, intrisa di sensualità, fu messa in risalto dall'eccellente interpretazione e dalla splendida fisicità dei due protagonisti, la bellissima Silvana Mangano e l'allora ventisettenne Vittorio Gassman. Negli anni successivi, Alvaro sceneggiò Patto col diavolo, uscito nel 1950 con la regia di Luigi Chiarini e Roma, ore 11, ispirato ad un reale fatto di cronaca e diretto nel 1952 da Giuseppe De Santis.
