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Rassegna stampa di Cameron Diaz

Cameron Diaz è un'attrice statunitense, è nata il 30 agosto 1972 a San Diego, California (USA). Cameron Diaz ha oggi 52 anni ed è del segno zodiacale Vergine.

GIANCARLO ZAPPOLI
MYmovies.it

Ragazza della porta accanto o diva dal sex appeal non prorompente ma ben individuabile? Cameron Diaz è capace di mettere in scena queste due anime a volte senza soluzione di continuità. Come ha dimostrato in Tutti pazzi per Mary con quella scena dello sperma inconsapevolmente utilizzato come gel che ha fatto il giro del mondo e che lei, inizialmente, non avrebbe voluto girare. " E' il tipo di ragazza ingenua che qualunque stilista sognerebbe di vestire" ha affermato una rivista americana ma è soprattutto il tipo di attrice sbarazzina ma senza glamour in eccesso che, come 'rivela Peter Farrelly "Beve come un marinaio e mangia come un camionista, spazzolando un piatto via l'altro". Nessuno dei suoi film fa gridare di gioia i critici anche se la sensuale Tina Carlyle di The Mask le ha consentito un'entrata in scena trionfale. Poi una serie di 'calme piatte' fino al confronto, decisamente a rischio ma dall'esito vincente, con Julia Roberts che in Il matrimonio del mio migliore amico si vede più volte rubare la scena dalla meno esperta collega. Il problema è però sempre il solito: che fare dopo un successo come questo e il successivo di Tutti pazzi per Mary. A questo punto Cameron sembra incerta su quale strada intraprendere: un ruolo in cui recita, praticamente irriconoscibile, in una commedia che si sfalda in progress come Essere John Malkovich o la protagonista femminile di una commedia al vetriolo e a basso costo come Cose molto cattive? In questi tentennamenti trova spazio anche il ruolo per lei più improbabile: quello di una manager priva di scrupoli in Any Given Sunday. Chi l'ha spinta a provarci? Uno che di rischi se ne intende: Oliver Stone. Nel 2000, accanto a Drew Barrymore e Lucy Liu, è una delle Charlie's Angels nella versione cinematografica della celebre serie televisiva. Tra i suoi film successivi ricordiamo, The Invisible Circus con Christopher Ecclestone e Jordana Brewster, Vanilla Sky accanto a Tom Cruise e Penelope Cruz, e l'ultimo film di Martin Scorsese Gangs of New York accanto a Leonardo Di Caprio. La scelta di Martin Scorsese, che l'ha voluta per il ruolo della ladra Jenny contesa tra i due capi delle Gangs of New York, ha confermato quello in molti pensavano: Cameron Diaz non è soltanto la bionda frizzante e sbarazzina apprezzata nei ruoli disimpegnati di eroina action (i due Charlie's Angels) o di commedie scorrette (Tutti pazzi per Mary, il film che l'ha lanciata, La cosa più dolce) o meno (Il matrimonio del mio migliore amico), ma è anche un'attrice che possiede notevoli doti drammatiche.

ALBERTO BEVILACQUA

Cameron Diaz. Ma potremmo aggiungere Naomi Campbell e lei, la calamita umana di ogni fissazione: Madonna. Di che si tratta? Di Pilato che torna di moda. Una sindrome, targata col suo nome, sta diffondendosi fra le protagoniste della mondanità e dello spettacolo. Ma molti maschi non sono da meno. Premessa: il procuratore romano della Giudea, prima di consegnare Gesù alla flagellazione e alla crocefissione, si "lavò le mani". Con questo gesto, secondo (interpretazione corrente, si illuse di lavarsi la coscienza. La sindrome di Pilato ha una denominazione scientifica: "misofobia" (la paura patologica di contaminarsi con germi e batteri, in genere con lo sporco). Ne è affetto anche un attore italiano, Carlo Delle Piane, che confessa: «A furia di lavarmi, ho le mani logore, rovinate». Fra i "misofobi” maschili (fa leggenda il mitico Howard Hughes) si contano anche Donald Trump e George Bush (c'è da chiedersi se usö il disinfettante dopo aver invaso l'Iraq). Ma torniamo alle donne. Madonna impone ai figli di purificare le mani con l'antibatterico ogni volta che rientrano a casa. Un'ossessione. Cameron Diaz ha stilato, ad dirittura, una lista dette celebri misofobe del passato: Marlene Dietrich, Ginger Rogers, Joan Crawford, Lana Turner che aveva la stessa fissazione dì Donald Trump, che si porta flaconi di sostanze antibatteriche in tasca. Cameron ha aggiunto: «Chi viveva a Hollywood durante l’età dell'Oro negli anni Venti, fra scandali di ogni tipo, sapeva di avere la coscienza non pulita. E dunque la sindrome di Pilato era, a suo modo, una confessione e una piccola espiazione». Già. Viviamo in un'umanità pilatesca a vasto raggio. Che succederebbe se la "misofobia" prendesse piede, oltre che mano? Si lavorerebbe ancora meno, restando con le mani in mano e l'antibatterico al collo come un amuleto.

PRESSBOOK

Ha interpretato con successo film drammatici e commedie, produzioni indipendenti e di grandi studios. Candidata quattro volte ai Golden Globe, ha avuto il primo riconoscimento importante nel 1999, nella commedia dei fratelli Farrelly Tutti pazzi per Mary, con un MTV Movie Award come miglior attrice e la definizione di attrice dell’anno dal New York Film Critics Circle.
L’anno seguente è stata candidata ai Golden Globe per Essere John Malkovic di Spike Jonze, che le ha fatto vincere un SAG e le ha portato nomination sempre ai SAG, insieme a tutto il cast, e ai BAFTA. Diaz ha ricevuto una terza candidatura ai Golden Globe, oltre a un SAG e una candidatura agli American Film Institute, con Vanilla Sky di Cameron Crowe, con Tom Cruise. La quarta è arrivata per Gangs of New York di Martin Scorsese, con Leonardo di Caprio.

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