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Del tutto irrealistico nello svolgersi della vicenda, un thriller di poco valore non scalfito neppure dalle interpretazione di Christian Bale e di Emily Watson
Consigliato: Sì*media giudizi di pubblico, critica e dizionari.
Un film di
Kurt Wimmer.
Con
Christian Bale,
Emily Watson,
Taye Diggs,
Angus Macfadyen,
Sean Bean.
Fantascienza,
durata 107 min.
- USA
2002.
In un futuro non meglio precisato, l'aggressività umana è diventato un tale problema da dover essere controllato da parte dell'autorità con la somministrazione obbligatoria di calmanti e la messa fuorilegge di ogni tipo di sentimento. I sudditi di questa nazione-modello, Libria, seguono docili le istruzioni ricevute dal Padre, sorta di dittatore teocrate, e la legge è garantita da temibili squadre di funzionari-poliziotti. Uno di questi, però, è roso dai sensi di colpa per aver fatto morire la moglie senza battere ciglio, e quando si dimentica di prendere la medicina decide di ribellarsi al sistema, e di unirsi ai rivoluzionari che stazionano nel sottosuolo per uccidere il Padre e ripristinare i sentimenti.
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I leader delle SS riuniti per decidere il destino del popolo ebraico
Un film di
Frank Pierson.
Con
Kenneth Branagh,
Claire Bullus,
Stanley Tucci,
Simon Markey,
David Glover.
Drammatico,
durata 92 min.
- USA
2001.
Il 20 gennaio 1942, sulle sponde del lago Wannsee, vicino a Berlino, alcuni esponenti di primo livello della Germania nazista, ognuno in rappresentanza di un ufficio, un'istituzione o un ministero del Reich si riuniscono nella conferenza di Wannsee. A presiedere la riunione è il generale Heydrich, mentre l'organizzazione e gestione dell'evento sono affidate al colonnello Eichmann. La riunione, indetta da Adolf Hitler, ha come scopo la decisione di quale debba essere la soluzione finale della questione ebraica.
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