Un'altra idea di carcere: un carcere possibile grazie al teatro. Espandi ▽
Il documentario segue, fino al debutto, nel carcere di Volterra, le prove di Armando Punzo con i suoi attori nell'ambito del progetto teatrale Atlantis cap. 1 - La permanenza. Qui, con altri registi provenienti da diverse esperienze di teatro-carcere, la Compagnia della Fortezza organizza la masterclass, riunendo tutte queste realtà nel segno di un'utopia possibile. Recensione ❯
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Un documentario che esplora le trasformazioni dell'umanità nel mondo digitale. Espandi ▽
Una panoramica globale e caleidoscopica sulle interfacce digitali che hanno ormai permeato la nostra realtà e modellato le nostre abitudini sociali e relazionali: dalle comunità smart in Corea del sud dove gli inquilini vivono immersi nella tecnologia offrendo in cambio i loro dati personali, a una camgirl che si spoglia per i suoi abbonati dal salotto di casa, fino agli avatar di un ambiente VR che offre rifugio e connessione e fa nascere storie d'amore, oppure ai rider youtuber che sfrecciano per strada facendo video tra una consegna e l'altra.
Il digitale è reale, e il reale è digitale. Ogni dicotomia è stata ormai superata, e in questo vivace e immaginifico documentario la regista Adele Tulli fa una sorta di rassegna su dove ci troviamo oggi nel percorso di integrazione tra i due livelli.
È impresa difficile catturare la magnitudine della stranezza e della particolarità che si muove sulla rete in ogni secondo, ma Tulli ci prova andando gradualmente a perdere l'aspetto descrittivo delle varie storie in favore di una pregevole sinfonia puramente ritmica e visiva, a dimostrazione forse di come la consapevolezza cognitiva dell'età che viviamo non necessita di parole, ma soltanto di celebrazione. Recensione ❯
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Un horror metafisico che non sorprende ma con una buona impronta gangsteristica. Thriller, Italia2024. Durata 93 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un viaggio inquietante e avvincente che si muove nella linea sottile che separa la vita dalla morte. Espandi ▽
Due banditi - Richard e Grant - sono in fuga, inseguiti dalla polizia dopo una rapina con un morto. Richard è ferito a una mano e tra i due c'è una certa tensione. Nascosto il bottino in un bosco, riescono a farsi dare un passaggio da Martin, un dottore che vive in una casa isolata poco distante. I due criminali hanno in realtà pessime intenzioni, ma Martin prima li nasconde quando viene fermato da un amico poliziotto e poi se li porta in casa con l'intenzione di curare la ferita di Richard. In questo modo, il dottore vince la fiducia dei due che però hanno ben presto modo di pentirsene. Messi fuori combattimento da qualcosa nel cibo offerto loro da Martin, i due criminali si ritrovano infatti nel sotterraneo della casa a fare da cavie per un misterioso esperimento tendente a scoprire cosa succede dopo la morte.
La prima parte, di impronta gangsteristica, è ben condotta e sviluppa una situazione tipica, ma nel complesso interessante.
La confezione è pregevole, con la curata fotografia dello stesso regista e le suggestive e appropriate musiche di Sergio Cammariere. Nel complesso positiva anche la prova del cast nel quale, oltre al citato veterano Paré, spiccano il sempre affidabile Louis Mandylor e il vivace Yonv Joseph nel ruolo dei gangster che vanno inaspettatamente incontro al loro destino. Recensione ❯
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Un fantasy folle e scanzonato che parla di crescita e di dolore, di traumi e di accettazione degli altri. Commedia, Avventura - Finlandia, Polonia2023. Durata 88 Minuti.
Un'esilarante commedia, che intrattiene e coinvolge, offrendo momenti di pura gioia e risate. Espandi ▽
Nonostante siano fratelli inseparabili, Snot e Splash non potrebbero essere più diversi. Insieme fanno visita alla nonna nel paesino di Acquainbocca per una vacanza come tante ma grandi oggetti piovono dal cielo e pare che tutti i buchi siano spariti, da quelli piccoli come la serratura di una porta a quelli più grandi come i cerchi nel ghiaccio per pescare. E perché, quando Snot e Splash se ne vanno in giro, tutti gli adulti sorridono loro con denti bianchissimi? I due fratelli saranno coinvolti in un'avventura folle, entrambi costretti a venire a patti con la propria natura.
Liberamente tratto da un romanzo per bambini dell'italiano Manlio Castagna, il nuovo film dell'instancabile regista finlandese Teemu Nikki è un fantasy folle e scanzonato, anch'esso pensato per un pubblico di giovani spettatori.
Snot e Splash - Il mistero dei buchi scomparsi, come ogni film per ragazzi, parla di crescita e di dolore, di traumi e di accettazione degli altri (ed è significativo che alla fine il cattivo si confermi fragile e umano, ma non abbia redenzione), solo con le modalità un po' pazze del racconto spensierato, adattate ai tempi che corrono e alle esigenze del suo pubblico ideale. Basta sapere cosa si sta guardando. Recensione ❯
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La vicenda, non ancora conclusa, della reporter Katsaryna Andreyeva perseguitata dal regime bielorusso. Espandi ▽
Katsaryna Andreyeva e la sua camerawoman Darya Chultsova sono finite in carcere a Minsk solo per aver fatto giornalismo d’inchiesta e, in particolare, per aver ripreso le manifestazioni antigovernative represse dalla polizia del premier Lukashenko. Il film testimonia la sua azione e ciò che il marito ha messo in atto per difenderla. L’opera prima della regista polacco-bielorussa Mara Tamkovic è stata realizzata grazie ad un finanziamento del governo polacco nell’ambito di un progetto denominato Microbudget per registi esordienti. Il regolamento stabilisce che la cifra a disposizione non è alta. Ciò spiega le costrizioni necessarie che hanno finito con il divenire la forza del film. Tamkovic, su cui non si trovano notizie in rete (e non è un buon segno) compie un’operazione coraggiosa che merita la visione. Ogni volta che un/una regista mette la propria creatività al servizio della denuncia di un sopruso (da qualsiasi parte provenga) va sostenuto/a. Si tratta di un tipo di cinema di cui abbiamo bisogno che rischia invece di essere soffocato da un mercato saturo di altri tipi di narrazione. Recensione ❯
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Una favola nera ambientata in un Veneto rurale, surreale e fuori dal tempo. Drammatico, Italia2024. Durata 107 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un dramma famigliare tra i Monti Lessini. Ispirato al romanzo "I fratelli Karamazov". Espandi ▽
I figli di Leone Camaso non potrebbero essere più diversi. Dopo molti anni di gradita lontananza, la disfunzionale famiglia Camaso si ritrova riunita sotto lo stesso tetto a casa dell'odiato padre Leone e i dissidi non tardano a riaffiorare.
Liberamente ispirato a "I fratelli Karamazov" di Fëdor Dostoevskij, Squali racconta le vicende surreali e grottesche di quattro fratellastri intenti a rimettere insieme i cocci di un'esistenza alla deriva. Uniti soltanto dall'odio verso un padre bugiardo e crudele, i protagonisti si muovono in una terra rurale onirica e sfumata, abitata da figure misteriose.
Una recitazione non sempre in linea con gli ambiziosi propositi perseguiti dal film e una narrazione a tratti caotica e dispersiva appesantiscono ulteriormente un lungometraggio dalle buone intuizioni, dal grande impatto visivo e dalla spiccata originalità, che trova forse la sua debolezza nell'eccessiva ricerca di complessità. Recensione ❯
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Il coming of age particolare e universale di una studentessa problematica. Un'opera che rimane impressa. Commedia, Francia2022. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Stella alle prese col complesso anno della maturità attraverso una commedia sofisticata piena di vita e di vitalità, a ritmo di musica. Espandi ▽
Parigi, fine anni Ottanta. Stella è una studentessa con una serie di problemi, personali, psicologici e familiari. Vive nel bar di sua madre, fin quando non viene venduto per debiti. Ha una famiglia problematica, una madre disoccupata, un padre assente, una scuola che non la stimola, tutto sembra remare contro la sua felicità. Finché un giorno, insieme alle inseparabili amiche, incontra in discoteca un ragazzo che le piace tantissimo e con cui, per la prima volta, si lascia andare.
Un coming of age che è anche una storia di amicizia raccontata a partire da un contesto di disagio sociale. La regia di Sylvie Verheyde sa raccontare bene, anche da un punto di vista estetico, le altalene emotive dell'adolescenza calandole realisticamente nei loro contesti, tra banchi di scuola, pista da ballo, chiacchierate tra amiche sotto le luci stroboscopiche come al buio di una camera.
Una parabola che sa coinvolgere chi guarda non perché si distacchi da altre opere simili, ma per il suo tentativo di essere universale e transgenerazionale: racconta le difficoltà di individuare un posto nel mondo, di capire chi si è e chi si possa diventare, che tutti almeno una volta nella vita hanno provato. Recensione ❯
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Uno sguardo sincero e originale sulla sfida di trasformare un sogno in realtà in un contesto socio-politico complesso e spesso ostile. Espandi ▽
1971. In una docu-fiction con veri attori e finte interviste raccontiamo SABINO, giovane pugliese amante del Jazz, che con il cugino Michele e con Pasquale, giocatore d'azzardo - entrambi di Bari vecchia - apre a Torino un jazz club, lo Stolen Moments, in uno dei famigerati capannoni destinati alle famiglie degli emigrati del Sud: e facendolo porta cultura e musica, senza volerlo, al posto del degrado.
A loro si uniscono altri amici, tutti pugliesi ed entusiasti.
Dopo i primi problemi il locale decolla: una scommessa vinta in anni difficili e in una terra ostile. Ma non tutto, purtroppo, andrà secondo i piani. Recensione ❯
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Un concerto che mette in luce la personalità sfaccettata ed eclettica dei Talking Heads. Commedia musicale, USA1984. Durata 88 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Nel dicembre 1983 i Talking Heads si esibiscono al Pantages Theater di Hollywood. Jonathan Demme riprende il concerto e lo trasforma in un evento cinematografico. Espandi ▽
Nel dicembre 1983 i Talking Heads si esibiscono al Pantages Theater di Hollywood. Jonathan Demme riprende il concerto e lo trasforma in un evento cinematografico (è il primo film musicale a impiegare la registrazione digitale in presa diretta) dove le canzoni della band newyorkese si fondono a una scenografia sviluppata in movimento. David Byrne è il primo a entrare in scena. Sul palco spoglio del teatro, con tanto di quinta in vista, il leader delle teste parlanti accende uno stereo portatile e armato di chitarra dà inizio allo show. Brano dopo brano si uniscono gli altri componenti della band che aggiungono, uno alla volta, il proprio tocco lasciando che la musica, da prima primordiale, aumenti di potenza e groove.
Stop Making Sense è considerato a oggi uno dei migliori esempi di film concerto insieme a L'ultimo valzer firmato da Martin Scorsese.
Il pubblico è lasciato ai margini fino alle battute finali, quando l'inquadratura si posa sulle espressioni degli astanti lasciando che si intraveda l'estasi per un concerto dove, al di là del titolo, tutto ha senso e tutto torna. Recensione ❯
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Un puzzle tripartito dalle atmosfere soffuse, che parla di sorveglianza, immagini e soprattutto dell'atto del vedere. Thriller, Singapore, Francia, Taiwan, USA2024. Durata 125 Minuti.
Dopo la scomparsa di sua figlia, un uomo comincia a ricevere misteriosi DVD. Espandi ▽
La piccola Bo, figlia della giovane coppia formata da Junyang e Peiying, scompare da un parco di Singapore, dove la famiglia risiede. A nulla valgono i primi tentativi di indagine sul rapimento della polizia, e i genitori rimangono in un limbo per settimane. Un giorno però ricevono a casa il primo di una serie di misteriosi DVD con dei nuovi filmati che ritraggono i due. Uno stalker li sorveglia, e per giunta le sue immagini rischiano di compromettere il rapporto della coppia portando alla luce i segreti di ciascuno.Una seconda regia in grande stile per Yeo Siew Hua, che torna dopo aver a Locarno con il precedente A land imagined nel 2018. Il suo terzo lungometraggio è un puzzle tripartito dalle atmosfere soffuse, che parla di sorveglianza, immagini e soprattutto dell'atto del vedere.
Le sue radici affondano orgogliose nel tradizionale genere del surveillance movie, ma in particolare la premessa evoca quella molto simile di Caché di Haneke, in cui la coppia parigina protagonista riceveva dei nastri misteriosi che li ritraeva a casa loro. A Yeo Siew Hua però interessa meno il senso di paranoia e di angoscia e più l'idea generale di una società in cui la sorveglianza è quasi un mezzo relazionale, un tramite che nasconde e tramanda il non detto dell'esperienza umana. Recensione ❯
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La storia di un uomo senza più memoria alla ricerca di un vecchio amore di gioventù. Espandi ▽
Professore di etnomusicologia, Gian si affaccia ormai alla terza età e viene tradito dalla memoria. A volte non riconosce Miriam, sua figlia, che è venuta a vivere con lui assieme al figlioletto Elyas, e tenta perfino il suicidio. Vedendolo perso nei frammenti di un passato che non riesce più a tenere insieme, Miriam gli consegna un diario da lui scritto in gioventù, raccontando l'incontro con il suo primo amore, Leila. Dal fatidico incontro fino all'appuntamento che i due ragazzi si erano dati in Tunisia per rivedersi, Gian deve ripercorrere le tappe di quell'amore per ritrovare se stesso.
Film d'amore nel senso più profondo del termine, il primo lungometraggio di Sara Fgaier pone il sentimento amoroso come base di tutto, non solo del rapporto con l'altro ma come mappa di noi stessi.
L'idea del film è avvolgerci nella percezione sfuggente del Gian di Andrea Renzi, che è giocoforza ossessiva e limitata perché quel rapporto è l'unica cosa a cui può aggrapparsi nel tentativo di non scivolare nell'oblio. Fgaier lo segue con convinzione, dimostrando di avere una sua voce autoriale che non aspetta altro di evolversi e prendere il volo. Recensione ❯
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Quando un uomo e una ragazza rimangono bloccati nell'ascensore dell'hotel in cui soggiornano, nei rispettivi partner, rimasti fuori, s'insinua il dubbio che nel tempo trascorso dentro sia accaduto qualcosa. Espandi ▽
Fabrizio è un manager italiano sposato all'olandese Emilie: vivono all'estero, sono sposati da vent'anni, e per la prima volta si concedono una vacanza a Roma, dove si erano incontrati e innamorati. Daniele e Giulia sono ventenni comaschi, e anche loro hanno scelto di trascorrere nella Capitale qualche giorno da turisti. Le due coppie soggiornano nello stesso albergo, ma Fabrizio e Giulia rimangono bloccati in ascensore per un tempo che pare interminabile. In quel tempo sospeso accadono (forse) cose che metteranno in pericolo i loro rapporti di coppia, in un crescendo di rivelazioni (e di segreti) che creerà un vortice da cui sarà difficile tirarsi fuori.
Suspicious Minds è il minuetto scritto e diretto da Emiliano Corapi che deve molto ad un certo cinema francese allo stesso tempo delicato e crudele, molto parlato e pronto a muoversi per cerchi concentrici che si stringono intorno ai personaggi, come le spire di un boa constrictor.
Il regista-sceneggiatore dimostra, con semplicità e rigore, che anche in Italia può esserci spazio per un cinema adulto e raffinato, per dialoghi credibili e non scontati, per dinamiche relazionali non strillate e riflessioni non banali. Recensione ❯
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Brillante e vigoroso, convince il nuovo episodio della sfrenata saga splatter. Horror, USA2024. Durata 125 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il terzo capitolo della saga horror slasher firmata Damien Leone. Espandi ▽
Cinque anni sono passati dai fatti raccontati nell'episodio precedente. Sienna viene ospitata dagli zii per le festività natalizie. Suo fratello Jonathan, nel frattempo, cerca di dimenticare i traumi del passato dedicandosi agli studi universitari. Solo che il famigerato Art il clown, benché decapitato da Sienna alla fine del film precedente, non è morto e, ripristinata la sua integrità fisica, è pronto a colpire di nuovo in compagnia della demente Victoria, per l'occasione liberata dal manicomio criminale nel quale era rinchiusa. Sienna si ritroverà quindi ancora di fronte alla sua crudele nemesi in un percorso pavimentato di sangue e morti.
Dopo il vivace secondo episodio che, nel raccontare la lotta senza quartiere tra la predestinata Sienna e il clown diabolico, aveva cercato di introdurre, senza approfondirlo troppo, un legame tra i due personaggi attraverso i disegni del defunto padre della ragazza, questo terzo capitolo della saga di Art il clown ci dà un altro po' della stessa cosa.
Damien Leone dirige con la consueta brillantezza e vigoria dando al suo pubblico di riferimento lo spettacolo sanguinario che si attende, grazie anche alla buona resa degli effetti speciali. Recensione ❯
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Elegante, ambizioso, imperfetto. Un melò tra passato e futuro in cui si riconosce la firma di un grande autore. Drammatico, Fantascienza - Francia, Canada2023. Durata 145 Minuti.
Una donna decide di liberarsi da tutte le emozioni tornando alle vite precedenti. Espandi ▽
Grande affresco spazio-temporale in cui l’amore diventa questione metafisica, e il melò si fa fibra connettiva del tempo. Ci restituisce un Bertrand Bonello che torna a spiegare le ali della sua ambizione di cineasta. In un film denso e ricco di ispirazioni, parte dell’anima viene da “La bestia nella giungla” di Henry James. In questa versione se ne prendono saggiamente solo alcune parti ma rimane l’idea evocativo-paranoica di una catastrofe sempre dietro l’angolo. Bonello ci va a nozze, dipingendo tre presenti senza futuro, collegando la vera alluvione di Parigi del 1910 all’angoscia di guerre civili potenziali nel presente, fino a un domani “pacificato” in cui la risorsa a rischio di estinzione sono i turbamenti imperfetti dell’animo umano. Un’impalcatura elegante che fa risplendere il film intero. Sontuoso nel disseminare leitmotiv visivi e poetici qua e là, mozzafiato nel disegnare istantanee di vita urbana futura e deserta per le strade di Parigi, Bonello fa un film vulnerabile e imperfetto, opera non del tutto compiuta ma nella cui anima riconosciamo inconfondibile i meriti di un grande autore. Recensione ❯
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Il terzo lungometraggio di Alfonso Bergamo, tra noir e revenge movie . Espandi ▽
In un luogo imprecisato del Sud Italia un netturbino che si fa chiamare Man trascorre un'esistenza solitaria. Vive con la madre invalida, di cui si prende cura e che porta i segni dei traumi dovuti ai soprusi subiti dal marito in passato. Quando l'amico e collega più anziano di origini americane Christopher - con il quale si diverte a scovare nella spazzatura oggetti ancora integri e dotati di una qualche bellezza - gli fa conoscere la figlia e la nipotina, Man intravede una luce nuova, una speranza di cambiamento. Dovrà prima però fare i conti con il boss criminale Rosario, a cui Man versa regolarmente denaro per estinguere un debito contratto anni prima dal padre defunto.
Tra noir e revenge movie, il film tenta di affidarsi alla forza delle immagini. Ma l'atmosfera suggerita non basta a raggiungere la tensione necessaria, né a rendere il dramma e la vendetta abbastanza coinvolgenti.
Non giovano la risoluzione frettolosa dei momenti chiave in cui culminano il dramma e la vendetta, il taglio grottesco di certe scene o di alcuni personaggi, la presenza di una colonna sonora invasiva e ridondante a voler sottolineare la crescita del pathos ma ottenendo l'effetto contrario. Recensione ❯
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