Anno | 2024 |
Genere | Thriller, |
Produzione | Italia |
Durata | 93 minuti |
Regia di | Dario Germani |
Attori | Louis Mandylor, Michael Paré, Yonv Joseph, Nathalie Rapti Gomez, James Chalke . |
Uscita | giovedì 28 novembre 2024 |
Distribuzione | Enjoy Movie |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,32 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 27 novembre 2024
Un viaggio inquietante e avvincente che si muove nella linea sottile che separa la vita dalla morte. Revival è 98° in classifica al Box Office, ieri ha incassato € 293,00 e registrato 348 presenze.
CONSIGLIATO NÌ
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Due banditi - Richard e Grant - sono in fuga, inseguiti dalla polizia dopo una rapina con un morto. Richard è ferito a una mano e tra i due c'è una certa tensione. Nascosto il bottino in un bosco, riescono a farsi dare un passaggio da Martin, un dottore che vive in una casa isolata poco distante. I due criminali hanno in realtà pessime intenzioni, ma Martin prima li nasconde quando viene fermato da un amico poliziotto e poi se li porta in casa con l'intenzione di curare la ferita di Richard. In questo modo, il dottore vince la fiducia dei due che però hanno ben presto modo di pentirsene. Messi fuori combattimento da qualcosa nel cibo offerto loro da Martin, i due criminali si ritrovano infatti nel sotterraneo della casa a fare da cavie per un misterioso esperimento tendente a scoprire cosa succede dopo la morte.
La prima parte, di impronta gangsteristica, è ben condotta e sviluppa una situazione tipica, ma nel complesso interessante.
Anche l'incontro con l'enigmatico dottore si mantiene ricco di tensione ed è raccontato con la giusta ambiguità, che comprende un apparentemente strano, per le modalità, incontro con un poliziotto. Poi il film cambia decisamente genere, con una metamorfosi cui, dagli ormai lontani tempi di Dal tramonto all'alba, siamo ormai abituati ed entra in un classico territorio horror stile Linea mortale, con la ricerca metafisica dell'aldilà attraverso esperienze di premorte opportunamente indotte.
In questa parte - la più consistente - un bravo Michael Paré si disimpegna abilmente nel tipico ruolo del mad scientist, ma la vicenda si fa un po' ripetitiva e rallenta in modo sensibile senza trovare spunti di particolare originalità, pur in un contesto potenzialmente sempre affascinante in grado di generare un'atmosfera rarefatta e inquietante, arrivando poi a una conclusione adeguata, ma non sorprendente, che gioca le sue carte soprattutto cercando di spiazzare lo spettatore. Dario Germani, prolifico autore molto attivo nel campo dell'horror indipendente (si possono ricordare almeno gli interessanti Lettera H e The Slaughter - La mattanza), conferma la sua professionalità e dimostra buone capacità espressive nell'affrontare una storia e una tematica più riflessive e raffinate rispetto ai suoi succitati horror più sanguinari e scatenati.
La confezione è pregevole, con la curata fotografia dello stesso regista e le suggestive e appropriate musiche di Sergio Cammariere. Nel complesso positiva anche la prova del cast nel quale, oltre al citato veterano Paré, spiccano il sempre affidabile Louis Mandylor e il vivace Yonv Joseph nel ruolo dei gangster che vanno inaspettatamente incontro al loro destino.
Revival, diretto da Dario Germani e scritto da Justin DiSandro, affronta il misterioso e inafferrabile limbo del momento post-mortem, un indefinito frammento spazio-temporale ancora sconosciuto alla razionalità dell'essere umano. Dopo il feroce Antropopaghus II e The Slaughter (La Mattanza), il regista italiano prova a rendere affascinante e inquietante la zona di confine tra essere e non essere, cercando [...] Vai alla recensione »
Due rapinatori sono braccati dalla polizia. Uno dei due è ferito gravemente alla mano e, nonostante la fasciatura ben stretta, sanguina copiosamente. Dapprima cercano di mimetizzarsi tra la gente, entrando in una tavola calda, subito dopo trovano rifugio nell'abitazione di un ambiguo dottore che inizialmente non esita ad aiutarli, medicando innanzitutto la ferita.
Fin dal titolo Revival si dà consapevolmente come un déjà vu. Non solo: anche le esperienze post mortem violentemente indotte dal folle dottor Martin (Michael Paré, legnoso come negli anni 80) alle sue cavie, uccidendole "temporaneamente" e poi rianimandole, di fatto riprendono il passato e la vita di chi è costretto a provarle. Spunto non malvagio, al netto di una chiusa non proprio imprevedibile [...] Vai alla recensione »
Rich e Grant, strana coppia di rapinatori in fuga, nascosto il malloppo per i boschi, si imbattono nel dottor Martin, anziano e vedovo, che li scorta nel suo podere di campagna. Qui vengono curati (Rich ha una mano in cancrena), accuditi, nutriti, drogati e allettati. Si risvegliano, infatti, cavie di un esperimento estremo: il dottore spinge i suoi pazienti alla morte e ritorno, tramite - secondo [...] Vai alla recensione »