L'ultima intervista a Gerry Conlon, accusato di essere un terrorista IRA e scarcerato dopo 15 anni, in uno dei più gravi errori giudiziari della storia Gran Bretagna. Espandi ▽
Gerry Conlon è stato il protagonista di uno dei più clamorosi errori giudiziari nella storia del Regno Unito. Insieme ad altre tre persone, venne arrestato e condannato all'ergastolo per l'attentato dell'IRA del 1974 a un pub di Guildford, vicino Londra, in cui morirono cinque persone e sessantacinque rimasero ferite. In questo documentario, Gerry ripercorre i quindici anni trascorsi ingiustamente in carcere e le vicende successive al rilascio, tra droga, depressione e l'impegno a favore delle vittime di errori giudiziari. La sua storia assume un senso ancora più urgente in un momento storico in cui i diritti umani sono regolarmente ignorati e calpestati. Recensione ❯
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Il film narra il sogno dello scrittore Alfredo, intellettuale raffinato e sognatore squattrinato, di veder realizzata una sua storia sul grande schermo e avere finalmente riconosciuto il suo talento. Espandi ▽
Il film narra il sogno dello scrittore Alfredo, intellettuale raffinato e sognatore squattrinato, di veder realizzata una sua storia sul grande schermo e avere finalmente riconosciuto il suo talento. Recensione ❯
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I fatti del Bataclan del 2015 visti da un originale punto di vista che porta a riflettere sul tema del pregiudizio. Thriller, Francia2022. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il lavoro dei servizi segreti dopo gli attentati di Parigi del 2015. Espandi ▽
13 novembre 2015. Una data che tutti nel mondo (non solo in Francia) ricordano per gli attentati che ebbero il loro epicentro nella strage del Bataclan. Il film ricostruisce l'intervento dei servizi segreti nei primi cinque giorni di indagini finalizzate alla ricerca degli attentatori. Un film che, con la struttura del thriller con alla base una spy story, non si limita ad inanellare scene di azione e di intelligence ma pone anche più di una questione in materia di lotta al terrorismo. Le psicologie dei componenti dell'unità vengono messe in rilievo con i giusti accenti e notazioni. Ciò che però diviene di particolare interesse e che fa in qualche misura prendere a questo film le distanze rispetto ad analoghe ricostruzioni di altri avvenimenti, è il rapporto con una testimone. Ecco allora che la ricostruzione di un fatto che ha tragicamente segnato la storia recente si allontana dalle scene di irruzione o di organizzazione strategica già viste altrove per porre un problema che riguarda non solo l'intelligence francese ma tutte le agenzie demandate a cercare la verità per giungere alla cattura dei colpevoli. Quando il pregiudizio prevale sulla razionalità anche le equipe professionalmente più competenti rischiano di cedere finendo con il perdere di vista i loro veri obiettivi. Recensione ❯
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Una donna inizia a lavorare in un programma radiofonico notturno. Lì incontra qualcuno che deciderà di prendere sotto la sua ala protettrice. Espandi ▽
Lasciata dal marito, Elisabeth si ritrova sola, responsabile della cura quotidiana dei suoi due figli. Trova lavoro in un programma radiofonico notturno, dove incontra Talulah, un giovane che decide di prenderla sotto la sua ala. Recensione ❯
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Gianluca Vicari è la faccia perfetta per un film calibrato al millimetro. In un'atmosfera opprimente di cui si può sentire l'olezzo. Thriller, Drammatico - Italia2023. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un true crime psicologico che racconta la prima strage familiare italiana del Novecento. Espandi ▽
Franco ha ventisei anni nella Bari del 1956. Vive a casa con i suoi genitori. Ci sono anche due fratelli, il maggiore Vittorio, ora in carcere per alcuni furti, e quello minore, Giulio, affetto dalla sindrome di Down. Franco ha tutte queste cose nella sua vita e niente di queste è vera. Nella notte tra il 26 e il 27 maggio 1956 stermina i genitori e il fratello minore con un coltello da cucina, ammassa i loro corpi in una stanza e si dà alla bella vita per dieci giorni.
Franco Percoco, forse a sua insaputa, ha rappresentato tante cose, e la sua storia ne racchiude altre e altre ancora. Ferrandini tenta di mappare la decade fantasmagorica di Franco Percoco, colui che venne marchiato come il "mostro di Bari", "la Belva di via Celentano", e altri non era che un figlio del suo tempo.
Il regista, soprattutto, cesella un'atmosfera opprimente, soffocante, di cui quasi si può sentire l'olezzo, il tutto immerso in una sorta di melassa avvelenata che rallenta ogni cosa. Gli viene dietro il protagonista Gianluca Vicari, dallo sguardo laido e obliquo, facciazza perfetta nell'indossare la maschera di Franco, fatta di sorrisi imbarazzanti e sguardi nel nulla. Recensione ❯
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Un viaggio attraverso l'Italia alla scoperta dei grandi capolavori del Perugino, dagli affreschi della Cappella Sistina alle due sale a lui interamente dedicate alla Galleria Nazionale dell'Umbria. Espandi ▽
Armonia e Bellezza. Con queste due parole, pronunciate dalla voce narrante di Marco Bocci, si chiude il documentario su Perugino. Il regista Giovanni Piscaglia racconta la lunga vita del pittore umbro con l'equilibrio giusto per accompagnare e analizzare la sua produzione artistica densa e, appunto, armoniosa. Il Perugino è stato infatti l'artista dell'equilibrio e del racconto contemporaneo basato sul colore e sulla perfezione degli sguardi dei suoi soggetti e dei paesaggi naturali e avvolgenti.
Mai drammatico, per nulla estremo o fazioso, antipolitico e uomo schivo, Perugino ha dipinto fino all'ultimo giorno come un talentuoso professionista e imprenditore che è stato al passo coi suoi tempi.
Architettura, natura, geografia, storia, religione, ritratto... alcune delle parole chiave che aprono e chiudono il cerchio di questa vita lunga che termina con una malattia cattiva, la peste, che fa morire Perugino con il pennello in mano nella piccola chiesa di Fontignano, a Città della Pieve, la città di origine del pittore. Recensione ❯
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L'universo etereo di Cenerentola, fatto di fate madrine e carrozze di zucca. Espandi ▽
L'adattamento di Ashton di un classico delle fiabe fu presentato per la prima volta il 23 dicembre del 1948, con i ballerini del Royal Ballet Moira Shearer e Michael Somes nei ruoli principali. La produzione, che rielaborava il famoso testo di Charles Perrault, fu accolta con entusiasmo e vista come un esempio irresistibile sia della musicalità del coreografo che della trascendente partitura di Sergey Prokofiev.
Dopo oltre un decennio di assenza dal palcoscenico della Royal Opera House, ora il celebre balletto torna al Covent Garden, ridisegnato da un team creativo pluripremiato, esperto di teatro, cinema, danza e opera che comprende lo scenografo Tom Pye, la costumista premio Oscar Alexandra Byrne, il lighting designer David Finn, il video designer Finn Ross e l'illusionista Chris Fisher. Recensione ❯
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La vita di Orlando, mite accordatore di pianoforti, cambia quando incontra una fisioterapista che gli diagnostica una contrattura "emotiva". Espandi ▽
Un sessantenne non accordato con il contesto in cui vive, dolente, anestetizzato dalle canne, poco entusiasta del presente. È l'accordatore di pianoforti Orlando nel nuovo film diretto e interpretato da Rocco Papaleo. Pensato in un momento esistenziale particolare, quello di isolamento dovuto alla pandemia e della conseguente autoanalisi, il film non è solo la storia di un sessantenne a disagio che fatica a riconnettersi con la realtà. È anche, come ha sottolineato Papaleo, un'opera sulla necessità di perdonare e perdonarsi, superando ogni rancore e frustrazione. Intimista, maturo, meno ironico e ancora più malinconico dei suoi film precedenti, sempre fortemente ancorato alla Basilicata, racconta legami familiari capaci di rimanere impressi, anche per il loro progressivo sfilacciarsi, come spesso accade nella vita. La cantante Giorgia è al suo debutto sul grande schermo e interpreta con grinta lo stimolo al cambiamento: non si fa intimidire dalla cinepresa e risulta credibile, spontanea e dotata di una leggerezza luminosa. Recensione ❯
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Co-prodotto da Illumination e Nintendo, il film racconta lo scontro tra Super Mario e il terribile Bowser, determinato a conquistare il mondo. Espandi ▽
Coloratissimo, ipercinetico e farcito di “easter egg” dal primo all'ultimo minuto, Super Mario Bros – Il film dà al pubblico di fan esattamente quello che si aspetta, con poca fantasia e nessuna profondità. L'obiettivo del film è chiaramente intrattenere i milioni di appassionati dell'omonimo videogame e in particolare il pubblico delle famiglie, dunque è difficile fare una colpa alla Illumination per il risultato finale. Visivamente l'animazione in CGI è poi perfetta per trasporre il videogame al cinema e già all'inizio viene realizzata una sequenza in cui Mario supera ostacoli per strada, inquadrato come in un videogame a scorrimento laterale. Nella sua bizzarria, lo sconcertante film con Bob Hoskins del 1994 aveva avuto senz'altro più coraggio, ma proprio per evitare di ripetere il flop la produzione è andata del tutto nella direzione opposta, fino all’eccesso. Super Mario Bros – Il film è infatti un adattamento innocuo che accontenta i fan e i bambini, ma che risulta più o meno senz'anima. Non sgradevole e molto ritmato (dura solo novanta minuti, una rarità oggigiorno) ma mai memorabile. Recensione ❯
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Una pietra miliare nel genere, che si distingue per grazia e leggerezza. Da vedere e rivedere. Avventura, USA1978. Durata 143 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Superman, mandato sulla Terra ancora in fasce dal pianeta Krypton, viene allevato da una coppia di contadini. Divenuto adulto, si fa assumere a New Yo... Espandi ▽
La fine del pianeta Krypton si avvicina e, anche se Jor-El ottiene la condanna di Zod e dei suoi compagni, non può fare nulla per scongiurarla. Ha trovato però il modo di salvare suo figlio, inviandolo sulla terra all'interno di una astronave-culla, che custodisce anche enorme sapere e i miracoli tecnologici di Krypton. Sulla Terra, l'orfano alieno viene adottato da Jonathan e Martha Kent, che lo crescono secondo i più sani valori della provincia americana anni Cinquanta, ma alla morte del padre Clark indaga la propria origine e trova il lascito di Jor-El. Viaggia così fino al Polo Nord, dove crea la Fortezza della Solitudine e riceve la rivelazione del suo genitore alieno: egli l'ha inviato sulla Terra perché sia una luce capace di guidare l'umanità.
Fin dalle sue origini a fumetti per mano di due autori ebrei, Siegel e Shuster, Superman è sempre stato una figura messianica, ma il film di Richard Donner ha il pregio di veicolare questo aspetto con grazia e leggerezza.
Il film rimane un modello di sintesi che si spera James Gunn prenda in seria considerazione. Che il regista responsabile dei prossimi DC Movies sappia o meno farne tesoro, l'opera di Donner resta comunque come una pietra miliare nel genere, da vedere e rivedere. Recensione ❯
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Un film di ottime qualità produttive ma senza grandi idee visive che conferma le ossessioni di Shinkai. Animazione, Avventura, Azione - Giappone2022. Durata 122 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Mentre il cielo si tinge di rosso e la terra trema, il Giappone è sull'orlo della catastrofe. Suzume, un'adolescente in grado di vedere le forze soprannaturali che gli altri non possono vedere, partirà in missione per salvare il suo paese. Espandi ▽
Una moderna road story d'azione e avventura in cui una ragazza di 17 anni di nome Suzume aiuta un giovane misterioso a chiudere le porte dall'esterno che stanno scatenando disastri in tutto il Giappone. Recensione ❯
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Un doc affascinante, dall'impianto narrativo jazzistico, su Lawrence Ferlinghetti, padre della Beat Generation. Documentario, Italia, Argentina2022. Durata 83 Minuti.
Pittore, poeta, editore, libraio, divulgatore della Beat Generation. L'avventura centenaria di Ferlinghetti. Espandi ▽
Lawrence Ferlinghetti, scomparso nel 2021 all'età di 101 anni, è stato il profeta della Beat Generation, sia in qualità di poeta sia come editore degli altri scrittori americani 'beat', tra cui Jack Kerouac e Allen Ginsberg. Spirito cosmopolita per natura (il padre, morto poco prima della sua nascita, era un bresciano emigrato in America, la madre aveva origini francesi), ha sempre vissuto portando avanti la propria visione del mondo, all'insegna di "un anarchismo pacifista e un socialismo umanista".
In questo docufilm, il regista Ferdinando Vicentini Orgnani ne delinea un ritratto che è il frutto di quindici anni di amicizia e collaborazione, tra San Francisco, la città di Lawrence, e l'Italia, dove amava sempre tornare. Il documentario procede per frammenti nel delineare una figura fondamentale nella cultura americana del Novecento, rievocando lo spirito della Beat Generation.
Attraverso spezzoni di interviste, letture teatrali, testimonianze di Ferlinghetti e di chi lo conosceva, The Beat Bomb fa emergere una personalità affascinante e a tratti inafferrabile. E in quegli occhi azzurri, di quell'azzurro vivo, "la vita pulsa ovunque / la cosa chiamata morte non esiste". Il mondo, con tutte le sue storture, è ancora un gran bel posto dove nascere. Recensione ❯
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L'intramontabile produzione di David McVicar dell'opera comica di Mozart. Espandi ▽
Nel giorno del loro matrimonio, Figaro e Susanna sono emozionati come non mai, ma subentra un intoppo: il Conte Almaviva ha intenzioni disonorevoli nei confronti della futura sposa. Un appuntamento che tra musica e travestimenti condurrà gli spettatori attraverso una folle giornata in casa Almaviva.
L'opera, prima collaborazione di Mozart con il librettista Lorenzo da Ponte, è basata sulla controversa commedia di Pierre Caron de Beaumarchais Le Mariage de Figaro, che fu vietata a Vienna per il suo contenuto provocatorio. La partitura è ricca di meravigliose arie che spaziano dall'umorismo dell'ironico addio di Figaro a Cherubino ("Non più andrai") alla commozione di "Dove sono", quando la contessa Almaviva ricorda la felicità passata. Arguta e incantevole, fin dalla sua prima esecuzione l'opera è diventata una tra le più amate del compositore. Recensione ❯
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Il racconto della strage di Alcamo Marina in un film di impegno civile che risarcisce l'onorabilità di chi fu ingiustamente accusato. Drammatico, Italia2019. Durata 86 Minuti.
La "strage di Alcamo Marina", in cui furono assassinati due giovani carabinieri. Espandi ▽
Nella notte del 27 gennaio 1976 l’appuntato Salvatore Falcetta e il carabiniere Carmine Apuzzo venivano uccisi a sangue freddo nella caserma di Alcamo Marina in cui stavano dormendo. Per l’omicidio vennero condannati cinque uomini, tutti assolti in appello per non aver commesso il fatto. Sull’accaduto l’ombra di Gladio e l’utilizzo della tortura. Giovanni Calvaruso non fa opera di fiction quando mostra l’uso sistematico di waterboarding e di scariche elettriche nei confronti di coloro che dovevano confessare azioni mai commesse. Si limita a ricostruire quanto ormai accertato come realmente accaduto. L’aver deciso di porre in rilievo quanto accadde quasi cinquant’anni fa non è solo un encomiabile e doveroso atto di risarcimento dell’onorabilità degli imputati ma anche un esempio del fatto che il cinema di impegno civile continua ad avere un senso e una funzione. Recensione ❯
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