Tutti i film da vedere dal 1895 a oggi distribuiti da Cinecittà Luce
Da Tutti i film da vedere della storia del cinema una selezione di 115 film tutti i film da vedere dal 1895 a oggi distribuiti da cinecittà luce del consigliati da MYmovies.it e assolutamente da non perdere. Scopri le recensioni, trame, listini, poster e trailer. Ordina per:
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La storia poco conosciuta di un gruppo di scout che si oppose al Fascismo e diede il proprio contributo alla costruzione di un'Italia nuova. Drammatico, Italia2019. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Il mondo degli scout prima e dopo la Seconda Guerra Mondiale. Espandi ▽
Pochi anni dopo la presa del potere da parte del fascismo Benito Mussolini decide di chiudere tutte le associazioni che si distinguono rispetto a quelle ufficiali del regime. L'associazione degli scout italiani cattolici rientra tra queste. Un gruppo di loro che opera a Milano decide di non piegarsi al diktat: si chiameranno Aquile Randagie, continueranno a riunirsi in Val Codera, una valle secondaria della Valchiavenna e a distinguersi, nella misura del possibile, dal fascismo dominante. Quando scoppierà la guerra la loro opposizione si farà ancora più netta fino a sfociare in un movimento denominato OSCAR che fiancheggerà, dopo il 1943, la Resistenza. Recensione ❯
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Argento trova la misura esatta della propria equazione filmica in un perfetto equilibrio di incubo visionario e racconto simbolico. Horror, Italia1977. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Una ragazza americana si trasferisce in una scuola di danza tedesca. Qui avvengono strani fenomeni e morti tanto inspiegabili quanto orrende. Espandi ▽
Dario Argento utilizza in chiave apertamente horror elementi del mondo delle favole, presentando personaggi tipici di quel mondo, dall'apparentemente inerme protagonista alle streghe. Lo fa con un notevole tasso di cattiveria e di convinzione. L'inizio è fulminante per la scelta delle atmosfere, la rapidità dell'azione e la capacità di introdurre in modo efficace e visualmente straordinario un clima enigmatico, surreale e minaccioso. Si vede subito la mano di un autore in stato di grazia che azzecca tutte le mosse, realizzando un film che diventa un classico istantaneo, un paradigma influente per molto dell'horror successivo. Caratteristico è l'uso del colore, che ha chiare ascendenze baviane (da Mario Bava), ma persegue un percorso personale di grande fascino visuale. Ogni svolta narrativa è occasione per esprimere controllo e maestria. Magistrale è anche la gestione di episodi minori. Jessica Harper - occhioni sgranati e volto angelico - è perfetta nella parte. Ma anche il resto del cast è in genere ben scelto, a partire da una grande di Hollywood come Joan Bennett e da una grande di Cinecittà come Alida Valli per arrivare alla brava Stefania Casini e a solidi caratteristi come Flavio Bucci. In una piccola parte c'è anche Udo Kier, cult actor per eccellenza. Recensione ❯
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La vicenda di un bambino di quattro anni nella Cina Popolare delle origini tra timori e ribellione. Espandi ▽
Qiang è un bambino di quattro anni che, nella Cina Popolare del 1949, viene portato in un istituto pechinese dai genitori troppo impegnati nel lavoro. Nell'istituto dovrà confrontarsi con la vita molto rigida della collettività che affronterà prima con sottomissione e poi disobbedendo.
La situazione si complicherà quando riuscirà a convincere i compagni che la loro insegnante non è che un "mostro" che molto probabilmente mangia i bambini. Recensione ❯
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Con una regia dalla qualità ipnotica, il film esplora il tema dell'identità, non solo di genere, attraverso immagini essenziali e rigogliose. Drammatico, Italia, Albania, Svizzera, Albania, Germania, Kosovo2015. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Girato tra l'Albania e Bolzano, il film è liberamente ispirato all'omonimo romanzo di Elvira Dones. Espandi ▽
Hana, orfana albanese, viene accolta in casa da Gjergi, un montanaro con moglie e una figlia più o meno dell'età della ragazza, Lila. Ma la cultura arcaica che abita quelle regioni, seguendo il severo codice del Kanun, mortifica e reprime il femminile, e Hana si ritrova a compiere una scelta drastica: diventare una vergine giurata, ovvero giurare verginità eterna e assumere un'identità maschile. Da quel momento sarà Mark e condurrà la sua vita come un uomo, ovvero con maggiore autodeterminazione, ma al prezzo di un rifiuto radicale della propria femminilità. Recensione ❯
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Maresco si interroga sull'assenza e/o la manipolazione della memoria nei confronti di due difensori della legalità. Fa discutere, e tanto basta. Documentario, Italia2019. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Nel 2017, a 25 anni dalle stragi di Capaci e via D'Amelio, Franco Maresco realizza un nuovo film trovando impulso da Letizia Battaglia, la fotografa che con i suoi scatti ha raccontato le guerre di mafia. A Letizia Maresco affianca Ciccio Mira, impresario e organizzatore di feste in piazza, che dallo Zen di Palermo dedica una serata a Falcone e Borsellino. Nell'anno del film di Bellocchio su Tommaso Buscetta, bene ha fatto Maresco a mettere Letizia Battaglia al centro di questo percorso sulla manipolazione della memoria nei confronti dei due magistrati. Memoria in bilico tra la celebrazione rituale e l'oblio - quando non è presente addirittura il disprezzo - che il regista riesce farci percepire con la consueta mancanza di filtri edulcoranti, in un film che vuole far discutere. Recensione ❯
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Pedro e Esteban sono due speleologi che giungono in un piccolo paesino di montagna per determinare la rilevanza scientifica di una grotta appena scoperta. Espandi ▽
Due speleologi, Pedro ed Esteban, vengono ingaggiati dal sindaco di un piccolo paese per calarsi in una grotta scoperta per caso e per verificarne l'interesse scientifico. Fuori dalla grotta, in un bosco adiacente, li aspetta Gabi, l'incantevole moglie di Esteban. Durante l'attesa Gabi viene aggredita da un maniaco, un agente di commercio frustrato col vizio dell'omicidio. Scampata alla ferocia del suo carnefice, Gabi viene immediatamente soccorsa dal marito e dall'amico. Comincerà così un'implacabile caccia all'uomo e una lenta discesa nei meandri delle proprie coscienze. Recensione ❯
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Un ritratto di due sedicenni del Rione Traiano di Napoli, liberato dagli stereotipi e con una valenza didattica. Documentario, Francia, Italia2019. Durata 78 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film tutto girato in "video-selfie" che racconta un mondo in cui non diventare camorrista può essere una scelta. Espandi ▽
Alessandro e Pietro sono due sedicenni del Rione Traiano di Napoli dove, nell'estate del 2014 Davide Bifolco, anche lui sedicenne, morì ucciso da un carabiniere che lo aveva scambiato per un latitante. I due accettano la proposta del regista di riprendersi con un iPhone raccontando la loro quotidianità. Nasce così un documentario liberato dagli stereotipi volto a confermare e al contempo correggere un'immagine di Napoli e della sua componente giovanile, diffusa da Gomorra - La serie in poi. La scelta di permettere che siano i ragazzi stessi a raccontarsi è vincente e non si poteva far comprendere meglio il senso di una vita assurdamente stroncata come quella di Davide. Alessandro e Pietro sono come era lui: due ragazzi come tanti. Anche se vivono a Napoli. Anche se la loro casa è nel Rione Traiano. Recensione ❯
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Una giovane donna portatrice della sindrome di Down deve affrontare la morte della madre e la depressione del padre. Espandi ▽
Una trentacinquenne portatrice della sindrome di Down, esuberante e trascinatrice, sa organizzare da sola la sua vita ma vive ancora insieme ai genitori, Luigi e Maria. Quando Maria muore all'improvviso, gli equilibri familiari vanno in frantumi. Luigi sprofonda nella depressione e Dafne non è solo spinta a confrontarsi con la perdita ma deve anche sostenere il genitore. Finché un giorno accade qualcosa di inaspettato: insieme decidono di affrontare un trekking in montagna, diretti al paese natale di Maria. Recensione ❯
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La pellicola racconta l'agghiacciante vicenda di un giovane ragazzo catalano ucciso nel 1974 durante la dittatura di Franco. Espandi ▽
Il Salvador del titolo è un giovane anarchico Catalano imprigionato e ucciso nel 1974 dal regime di Franco.
In un agguato preparato con alcuni suoi amici Salvador colpì un poliziotto.
Per fermare la rivolta sul nascere, nonostante le proteste internazionali, il governo condannò Salvador a morte, servendosi della sentenza come di un avvertimento nei confronti di coloro che erano contrari al regime di Franco. Recensione ❯
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L'arrivo di Olga nella vita di Claudia spingerà quest'ultima a riconsiderare la propria esistenza. Espandi ▽
Claudia è una giovane donna che lavora in un'agenzia di viaggi e la sera frequenta un corso di russo. Una sera si presenta Boris, il nuovo insegnante. Tra i due nasce una certa attrazione.
Una volta finita la scuola Boris va a trovare Claudia con lo scopo di sistemare Olga, una cugina ucraina venuta in Italia in cerca di fortuna.
Dopo una naturale diffidenza iniziale, tra le due donne si stabilisce una sorta di complicità. Ma un giorno, tornando a casa, Claudia non trova Olga. Recensione ❯
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In un difficile momento di tagli al personale, spinto da una capo area, l'informatore scientifico Bruno si spinge oltre il lecito. Espandi ▽
Informatore medico per un'importante azienda farmaceutica, Bruno, da anni, coltiva un gruppo di medici che, in cambio di viaggi, regali o soldi, sono disposti a prescrivere i suoi farmaci ai propri pazienti. In un difficile momento di tagli al personale, spinto da una capo area, cerca di allargare il proprio giro anche ad un celebre oncologo che sembra inizialmente restio. Intanto i suoi nervi sembrano cedere e le insistenze della moglie per avere un figlio hanno bisogno di una soluzione. Pur di tenersi stretto il lavoro, in un momento di grande instabilità sociale, si dimostrerà capace di tutto. Recensione ❯
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Un'investigazione filosofica inquadrata come un dipinto d'epoca. I protagonisti pulsano di una passione senza tempo. Drammatico, Italia, Francia, Argentina2021. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un uomo mandato in esilio in Argentina dedicherà la sua vita a cercare un prezioso tesoro. Espandi ▽
Alessio Rigo de Righi (di per sé un cognome da epopea) e Matteo Zoppis, entrambi classe 1986, esordiscono alla regia e sceneggiatura di Re Granchio. Un film che nella versione internazionale è intitolato The Legend of King Crab ad evocare La leggenda del santo bevitore di Ermanno Olmi e che aveva per protagonista un uomo intento a ribadire la sua estraneità alle cose del mondo alzando il gomito. Anche in Re Granchio ogni inquadratura è un quadro, ogni sequenza la tappa di una via Crucis lungo un percorso di pentimento e redenzione, narrato a metà fra il racconto del cantastorie e l'elegia pastorale. Ma Rigo de Righi e Zoppis hanno anche la visionarietà (e la sensibilità contemporanea) del Lisandro Alonso di Jauja di cui riproducono la vertigine spaziotemporale, quella sospensione sul baratro di un passato che coesiste con la modernità, giacché la leggenda di Luciano viene rievocata dagli abitanti attuali del borgo, in fondo anche loro incastrati nella Storia. Recensione ❯
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La storia realmente accaduta di una ragazza che denuncia un delitto di mafia. Espandi ▽
Ha pochi anni e tanti sogni Rita, figlia di Don Vito Mancuso, mafioso ucciso dalla mafia il giorno della sua prima comunione. Disperata per la scomparsa del padre, amato e rispettato in famiglia e in paese, ha deciso di vendicarne la morte e l'onore. Scoperto il mandante dell'efferato omicidio e trattenuta a stento dal fratello maggiore, Rita rimanda per sei anni la rappresaglia contro Don Salvo. Sei anni in cui osserverà e annoterà sui suoi diari ogni movimento dell'uomo e dei suoi scagnozzi. Ma la morte improvvisa del fratello, pugnalato barbaramente, la scopre sola e vulnerabile. Minacciata dagli uomini di Don Salvo si reca a Palermo per denunciarli tutti al procuratore antimafia. Braccata dai mafiosi e protetta dallo stato, Rita smetterà di essere un'adolescente spensierata e scoprirà la differenza tra vendetta e giustizia. Recensione ❯
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Christine è una giovane donna costretta sulla carrozzella dalla sclerosi multipla. Rassegnata alla sua condizione di 'ferma', partecipa a un pellegrinaggio a Lourdes, con la speranza di riacquistare un po' di fiducia nella vita. Espandi ▽
Christine è una giovane donna costretta sulla carrozzella dalla sclerosi multipla. Rassegnata alla sua condizione di 'ferma', partecipa a un pellegrinaggio a Lourdes, con la speranza di riacquistare un po' di fiducia nella vita. Sorride sempre, cerca la conversazione con i piacenti giovani volontari dell'organizzazione, si appiglia all'espressività del volto, l'unica parte del corpo che riesce a muovere. Alla gita spirituale partecipano malati nel fisico e nella mente, tutti parte di un micro mondo abituato alla solitudine e scivolato nell'individualismo. Quando i giorni di vacanza stanno per concludersi, accade il miracolo: Christine, piano piano, riacquista sensibilità alle dita, poi alle braccia e alle gambe, fino ad appoggiare i piedi a terra e cominciare a camminare. La guarigione improvvisa sorprende tutti e inaugura crudeli invidie tra i compagni. Nel frattempo Christine si gode il piccolo momento di felicità, ancora incerta sul suo precario futuro. Recensione ❯
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Documentario musicale di John Turturro sulla relazione ardente tra Napoli, le sue sceneggiate e le sue canzoni. Espandi ▽
Viaggio al termine di un juke-box, il più grande del mondo: Napoli, scrigno di canzoni, anzi patria delle canzoni, leggenda che inizia con il mito fondante delle muse. Canzoni e cantanti, musicisti e poeti, personaggi reali e leggendari sono i protagonisti di un film che attraversa una delle metropoli più belle, famose e controverse del mondo, una delle pochissime in grado di incarnare un'idea della vita. Recensione ❯
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