Anno | 2015 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia, Albania, Svizzera, Albania, Germania, Kosovo |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Laura Bispuri |
Attori | Alba Rohrwacher, Flonja Kodheli, Lars Eidinger, Luan Jaha, Bruno Shllaku Ilire Celaj, Drenica Selimaj, Dajana Selimaj, Emily Ferratello. |
Uscita | giovedì 19 marzo 2015 |
Tag | Da vedere 2015 |
Distribuzione | Cinecittà Luce |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,10 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 16 giugno 2015
Girato tra l'Albania e Bolzano, il film è liberamente ispirato all'omonimo romanzo di Elvira Dones. Il film ha ottenuto 1 candidatura a David di Donatello, Il film è stato premiato a Tribeca, Il film è stato premiato a Hong Kong Festival, ha vinto un premio ai Globi d'oro, In Italia al Box Office Vergine giurata ha incassato 93,3 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Hana, orfana albanese, viene accolta in casa da Gjergi, un montanaro con moglie e una figlia più o meno dell'età della ragazza, Lila. Ma la cultura arcaica che abita quelle regioni, seguendo il severo codice del Kanun, mortifica e reprime il femminile, e Hana si ritrova a compiere una scelta drastica: diventare una vergine giurata, ovvero giurare verginità eterna e assumere un'identità maschile. Da quel momento sarà Mark e condurrà la sua vita come un uomo, ovvero con maggiore autodeterminazione, ma al prezzo di un rifiuto radicale della propria femminilità. Molti anni dopo Mark si reca in Italia, dove ritrova Lila. Nessuno sa il perché della sua venuta, ma a poco a poco, in contatto con una cultura più aperta, Mark ritroverà in sé le tracce di Hana.
Vergine giurata, lungometraggio d'esordio di Laura Bispuri, già David di Donatello per Passing Time e Nastro d'Argento per Biondina, esplora il tema dell'identità, non solo di genere, attraverso immagini essenziali, e allo stesso tempo rigogliose: i corpi sono descritti da vicino con un'intimità fisica quasi disturbante - carne, macchie, muscoli, pieghe della pelle.
La regia di Bispuri ha una qualità ipnotica, soprattutto durante le sequenze acquatiche che stanno diventando un suo "marchio di fabbrica". I dialoghi sono ridotti all'osso, ma la storia è resa esplicita dalla limpidezza della narrazione e dalla recitazione intensa e rigorosa di Alba Rohrwacher, interprete di una femminilità di confine priva di vanità ma non di sensualità segreta.
La cinepresa che soffia sul collo dei personaggi, inseguiti da dietro, ricorda lo stile "documentario" dei Dardenne, e quella del "film di realtà" è evidentemente una scelta narrativa: non a caso Vergine giurata è prodotto, tra gli altri, da Vivo Film, che da sempre predilige questo genere. Ma l'appeal carnale delle immagini ricorda soprattutto l'opera di Lucrecia Martel, la regista argentina che ha raccontato la femminilità, soprattutto adolescente, in modo magistrale in La ciénaga e La niña santa (dove l'acqua assumeva la stessa valenza amniotica che ha in Vergine giurata). Entrambe le registe maneggiano con disinvoltura gli elementi naturali, e non hanno paura di ciò che può apparire osceno o imbarazzante. Attraverso di loro, la conoscenza del corpo e dell'animo femminile si fa forma filmica, e accende un altro riflettore su una realtà diversa (sommersa?) ancora poco vista al cinema.
L'adattamento del romanzo di Elvira Dones mette in scena un fenomeno storico albanese: le donne che assumono l'identità maschile e vivono, lavorano, si comportano come uomini. La storia inizia dalle montagne dell'Albania del nord, 30 anni fa, una società patriarcale dove vige il codice Kanun, basato sulla vendetta di sangue, sull'onore e sui clan familiari. Nel Kanun c'è scritto cha la donna è un otre che deve solo sopportare. Qui nasce Hana, una giovane che vorrebbe liberare la sua identità ma si scontra con questa società arcaica. Pur di ottenere la libertà deciderà di prendere un nome maschile e sarà uomo, rinunciando per sempre alla sessualità e all'amore.
VERGINE GIURATA disponibile in DVD o BluRay |
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BLU-RAY |
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€10,99 | – | |||
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Hana (Alba Rohrwacher) fin da bambina manifesta indipendenza e curiosità: ama correre, girare nei boschi, governare le capre, andare a cavallo. E’ affascinata dai fucili, stretti nelle mani maschili. Nel villaggio albanese di montagna dove nevica di frequente Hana si perde d’inverno nei boschi; lo “zio” che la ritrova rivendica la proprietà della [...] Vai alla recensione »
Sono al buio, è notte fonda, e le immagini, le sensazioni, le emozioni suscitatemi da 'Vergine giurata' sono lì, presenti, attive; non riesco a staccami da loro, loro non mi lasciano un minuto, e si consumano lentamente dentro di me, stimolando la mia mente e imponendomi di riflettere sulle splendide immagini del film. Scarno, essenziale, con dialoghi ridotti all'osso, il [...] Vai alla recensione »
Le immagini montane dell’Albania , da dove inizia la vicenda narrata nel film “Vergine giurata”, non sono quelle patinate ad uso e consumo del turismo. Sono immagini aspre, dure, incombenti, nella natura ed anche nei colori. Oltre al bianco del paesaggio invernale, la roccia e il verde di queste montagne trasmettono un vago senso di angoscia.
Valbona in Albania con i suoi alti fiordi, è molto poco frequentata da turisti a causa della strada brutta e impervia di accesso. Hana, vestita da uomo, scende a valle si fa traversare lungo il fiume, arriva a Tirana da cui in pullman arriva a Bolzano dove ha rintracciato Lila sua sorella d’adozione. Bellissime le immagini di questa prima parte nel primo lungometraggio di Laura Bispuri [...] Vai alla recensione »
Vergine Giurata, di Laura Bispuri con Alba Rohrwacher. Vi insegnerò a sparare, a recitar le preghiere, ad amar la patria e la bandiera … era una canzone di Edoardo Bennato: mi viene in mente osservando la crescita di Hana - Alba Rohrwacher, giovane grande attrice e di parti solo impegnative – accanto al coriaceo padre adottivo, in un posto remoto sulle montagne albanesi, [...] Vai alla recensione »
Defender la libertad para no volverse una cosa cualquiera… por ejemplo: un cadàver. VERGINE GIURATA (Virgen por juramento) Un film coproducciòn entre Italia, Alemania, Albania, Kosovo, Suiza. Jurar virginidad eterna para respetar la propia libertad, es el dilema existencial que propone este film de la exordiente Laura Bispuri. En esa cultura arcaica de la geografia de Albania, y posiblemente [...] Vai alla recensione »
Sulle pietrose montagne d’Albania, la durezza della vita impone la privazione della libertà. Le strutture sociali sono rigidamente organizzate e non c’è spazio per l’estro soggettivo. Le donne in particolare sono relegate al loro stretto ambito; nulla è concesso loro al di fuori degli schemi precostituiti, nelle azioni come nei pensieri.
Lasciata l’Albania Mark va in Italia a trovare sua sorella Lila acquisita trasferitasi da tempo. Erano cresciute insieme tra le montagne del loro paese, e Mark, all’epoca Hana, era rimasta orfana e adottata dal papa di Lila. Crescendo e sperimentando le restrizioni imposte alle donne dalla cultura locale, fanno scelte estreme: Lila scappa in Italia col suo amante e Hana sceglie di diventare [...] Vai alla recensione »
Film in cui si racconta di una giovane donna che, poichè si è ribellata alle regole della sua terra natia in base a cui la donna deve forzatamente vivere sottomessa all'uomo/marito, preferisce, sempre secondo le "leggi" locali, giurare di rimanere per sempre vergine ed assumere conseguentemente anche un aspetto totalmente e maschile sia negli abiti indossati che nello [...] Vai alla recensione »
Film in cui si racconta di una giovane donna che, poichè si è ribellata alle regole della sua terra natia in base a cui la donna deve forzatamente vivere sottomessa all'uomo/marito, preferisce, sempre secondo le "leggi" locali, giurare di rimanere per sempre vergine ed assumere conseguentemente anche un aspetto totalmente e maschile sia negli abiti indossati che nello [...] Vai alla recensione »
Inguardabile. Inquadrature senza senso.. porteranno alla morte del cinema film del genere...
A volte decidi di guardare un film solo per la curiosita’ di sapere in quale guaio di personaggio si e’ cacciata quella tale attrice (in questo caso Alba Rohrwacher ), poi va a finire che scopri un regista, in questo caso la regista Laura Bispuri. Piccola storia ma tratteggiata bene, con delicatezza, nessun personaggio stona e ogni gesto e scena sono calibrati con perizia cinematografica.
Alla base di Vergine giurata ci sono i cortometraggi di Laura Bispuri, da lì, da quel terzetto molto coerente e compatto (Passing time, Biondina e Salve Regina) qualcuno ha pensato di passare alla regista il libro "Vergine giurata", giudicandolo in linea con le sue opere. Lo era: "Mi ha folgorata. Ci ho visto molte somiglianze tra i personaggi dei corti, infatti nella fase di preparazione facevo leggere la sceneggiatura e insieme vedere i miei lavori, sperando che si potesse riconoscere un filo. Ora che il film è finito posso dire che questo filo c'è". Continua»
Da quando il cinema ha abbandonato le certezze del racconto epico fatto di masse, guerre, lotte sociali, l'individuo è diventato il suo terreno d'elezione. Perché perdersi dietro a tanti personaggi quando ognuno di noi è una moltitudine? Le nouvelle vague anni 60 hanno declinato questa scoperta in chiave psicoanalitica, cercando in superficie echi del profondo.
Non sparare, non cavalcare, non fare le cose degli uomini: eppure, la piccola Hana vorrebbe tanto. Orfana adottata dagli zii nell'Albania profonda, ha una sola possibilità: la legge arcaica del Kanun, che prescrive per la vergine giurata illibatezza in cambio della vita maschia. Per tutti Hana diventa Mark, ma durerà? Vergine giurata è il debutto al lungometraggio della premiata cortista Laura Bispuri, [...] Vai alla recensione »
Per sfuggire al destino di moglie e serva imposto alle donne sulle montagne dell'Albania, Hana si appella all'antica legge locale del Kanun: facendo voto di verginità, sceglie di vivere come un uomo, acquisendone tutti i diritti. Dieci anni dopo, il suo corpo reclama la propria identità. Liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Elvira Dones (pubblicato in Italia da Feltrinelli), l'opera prima di [...] Vai alla recensione »
Al centro c'è la figura interpretata intensamente da Alba Rohrwacher, grande acquisizione del cinema italiano recente. Il personaggio ha due nomi: Hana e Mark. Siamo tra le montagne albanesi, in un luogo remoto e in un tempo arcaico anche se contemporaneo. La bambina Hana viene accolta dagli zii in seguito a un evento drammatico ma non spiegato, e cresce con la cugina-sorella Lila.