John Rabe, lo Schindler della Cina in un'opera spietatamente cruda. Storico biografico, Germania, Cina, Francia2009. Durata 134 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
John Rabe è, insieme a Marx ed Engels, il tedesco più noto in Cina. Definito dal The New York Times "l'Oscar Schindler della Cina" . Espandi ▽
John Rabe (1882-1950) è, insieme a Marx ed Engels, il tedesco più noto in Cina. Definito dal "The New York Times "l'Oscar Schindler della Cina" Rabe, direttore della Siemens a Nanchino nel 1937, proprio mentre veniva richiamato a Berlino perché il governo aveva deciso di chiudere la fabbrica, si trovò a difendere la popolazione locale e i suoi operai dalla doppia azione del governo nazista e, soprattutto, dei giapponesi invasori. Recensione ❯
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Un poliziotto indaga su degli omicidi della Cina degli anni '90. Espandi ▽
Cina, primi anni 90. Il capitano di polizia Ma Zhe, trasferito in una località della Cina rurale, trova sistemazione per il suo ufficio in una sala cinematografica dismessa. Questa sede improvvisata diverrà il fulcro delle indagini su una serie di delitti insoluti, avvenuti tutti in riva a un fiume. Il sospettato sembra essere un uomo infermo di mente, adottato dalla prima vittima, ma le successive morti confondono le idee su alibi e moventi degli indagati, rivelando nel contempo segreti a lungo taciuti presso la comunità del villaggio. Le pressioni politiche spingono Ma Zhe a chiudere il caso nel modo più semplice, ma il detective vuole andare fino in fondo.
Dopo alcuni dialoghi surreali, e l'espediente narrativo della stazione di polizia collocata in un cinema, si comincia a comprendere che le ambizioni del regista vanno ben oltre. Wei Shujun adatta un racconto di Yu Hua e lo trasforma in un omaggio cinéphile a certo cinema onirico anni 70.
Un'umanità fragile e impaurita sembra inconsapevole del proprio destino, protesa a nascondere la propria natura per preservare le maschere dello status quo. Un lavoro suggestivo, destinato a rivelarsi più compiutamente in una seconda visione, che aiuta a comprendere i simbolismi dell'ultimo ed enigmatico segmento. Recensione ❯
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Esercizio di stile o capolavoro del regista? È proprio l'esagerazione a rendere il film un'esperienza indimenticabile. Drammatico, Cina2002. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Nella Cina di 2000 anni fa, Senzanome racconta al re di Qin, futuro imperatore, come sia riuscito a sgominare i sicari che lo stesso re gli aveva sguinzagliato contro. Espandi ▽
Possente, iperrealista, figurativo, saturo di colori. Hero, tornato a mani vuote dagli Oscar, è il personalissimo omaggio di Zhang Yimou al genere wuxapian. La storia, ambientata nella Cina di 2000 anni fa, divisa in sette regni, racconta delle gesta di Senzanome, interpretato da un Jet Li finalmente convincente dopo una troppo lunga serie di ottusi film americani. L'eroe del titolo che, tramite flashback, racconta al re di Qin, futuro imperatore, come sia riuscito a sgominare i sicari che lo stesso re gli aveva sguinzagliato contro: Spada spezzata, Neve volante e Cielo (traduzione letterale). Recensione ❯
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Nelle mani di Wong Kar-wai il wuxia si mescola con il mélo e diviene un lirico grido d'amore perduto. Espandi ▽
In mezzo a un deserto si trova la dimora di Feng Ou-yang (Leslie Cheung), esperto di arti marziali divenuto sicario a noleggio. Gli fanno visita diversi personaggi, ognuno con le sue storie e le sue bizzarrie: uno spadaccino che sta diventando cieco ed è pronto al suo destino (Tony Leung Chiu-wai), uno spadaccino esuberante in cerca di un'identità (Jackie Cheung), un fratello iperprotettivo e relativa sorella (Brigitte Lin), un fascinoso e solitario individuo che misteriosamente sembra recitare un ruolo in tutte le diverse vicende (Tony Leung Kar-fai). Da questi incontri Ou-yang verrà anche a conoscenza di informazioni relative a un passato, in particolare a una donna (Maggie Cheung), che cerca disperatamente di dimenticare. Recensione ❯
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Presentato al Festival di Cannes dove meritava la Palma e non ha vinto nulla, è un grandissimo esercizio nel melodramma a tinte fosche. Siamo ancora nella Cina, questa volta rurale, degli anni Venti. Espandi ▽
Presentato al Festival di Cannes dove meritava la Palma e non ha vinto nulla, è un grandissimo esercizio nel melodramma a tinte fosche. Siamo ancora nella Cina, questa volta rurale, degli anni Venti. Qui una giovane donna è sposata a un vecchio, impotente e violento. Non le perdona di non potergli dare figli. E lei si consola con un impiegato della lavanderia del marito. Al contrario del padrone lui è buono e giovane. La donna dà alla luce un bambino, nato da questa relazione. Il figlio diventerà un vero e proprio assassino. Recensione ❯
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Un caso da risolvere nella Cina antica virata fantasy, in cui tornano i temi cari a Tsui Hark. Azione, Cina, Hong Kong2010. Durata 122 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Siamo nell'Anno Domini 690. Il detective Dee, in esilio da otto lunghi anni, viene reclutato per risolvere il mistero di una serie di morti che minacciano di ritardare l'ascesa al trono dell'Imperatrice Wu, la sola donna leader della Cina. Espandi ▽
Nel 690DC, la Cina è stata testimone di una delle epoca più prosperose e dinamiche della potente dinastia Tang. Raggiungendo il suo picco, Tang si vantava della popolazione più alta e dei confini più ampi tra tutte le nazioni. I paesi vicini inchinano la testa all'imperatore della Cina, ed i ministri europei percorrono migliaia di chilometri per visitare questo grande regno per il commercio e lo scambio culturale, ed è stato sempre anche in questo periodo che l'imperatrice Wu, la prima e unica donna imperatrice che ha mai governato la Cina, si apprestava ad annunciare ufficialmente il suo posto sul trono. Recensione ❯
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Un film emozionante che valorizza la poesia della natura e trova nella trama ultra-classica una sua originalità visiva e narrativa. Animazione, Avventura, Commedia - USA, Cina2019. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Un piccolo Yeti deve tornare dalla sua famiglia. Per farlo, si fa aiutare da un gruppo di 'umani'. Espandi ▽
Yi è una ragazzina solitaria, che si riempie la giornata di lavoretti per guadagnare quanto le serve per fare il viaggio in Cina che sogna da sempre. Si è creata un suo angolino sul tetto ed è proprio qui che, una sera, s'imbatte in un cucciolo di Yeti, ferito, spaventato e inseguito da un collezionista senza scrupoli. Lo chiamerà Everest e lo riporterà a casa sua, sugli splendi monti dell’Himalaya. Il piccolo Yeti sembra possedere qualche qualità nascosta, per come il risultato supera magicamente l'insieme delle parti. Un film con una scrittura intelligente e una forte dominante femminile, che si apre a piccoli grandi momenti di fantasia, valorizza la poesia della natura e fa leva sulle emozioni in maniera onesta e diretta. Raccontando ai bambini un'avventura più grande di loro ma sedendosi, per farlo, esattamente alla loro altezza. Recensione ❯
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Il matrimonio combinato di Youtie e Guiying sembra portare inevitabilmente alla somma di due solitudini. Ma da questo incontro, tenero e pudico, prenderà forma giorno dopo giorno un legame solido e prezioso... Espandi ▽
Nella poverissima provincia del Gansu, nel nord-ovest della Cina quasi al confine con la Mongolia, Guiying e Youtie hanno ormai una certa età e le rispettive famiglie non sanno cosa farsene di due anime tanto solitarie se non cercare di unirle in matrimonio. Tra le dune del deserto, la coppia e il loro asinello si stabiliscono in una di quelle casupole che il governo sta cercando di demolire. I due, però, sono pieni di risorse e si mettono al lavoro per costruire una casa e una vita contadina degne di questo nome. Recensione ❯
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Mélo d'autore suggestivo, tra Wong Kar-wai e Hitchcock, guidato dalla stella di una giovanissima Zhou Xun. Drammatico, Germania, Cina, Francia2000. Durata 83 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un corriere viene accusato di omicidio. Quando esce di prigione sembra incontrare l'alter ego della sua presunta vittima. Espandi ▽
Attraverso il fiume Suzhou, "sporco di secoli di rifiuti industriali e spazzatura", si mescolano racconti e leggende, storie di criminalità e di romanticismo, di donne dal medesimo volto e dai destini similari. Un fotografo e cameraman è innamorato di Meimei, ballerina di night club, mentre un corriere di nome Mardar cerca incessantemente il suo amore perduto, Moudan. Quando Mardar incontra Meimei è convinto che si tratti della sua Moudan.
Dove Wong affida i suoi racconti alle luci al neon della metropoli, Lou sceglie Suzhou, il fiume che attraversa Shanghai e che della città offre una prospettiva obliqua e inusuale. Un luogo di commercio e traffici illeciti, una transizione fluida tra civiltà e barbarie, realtà e sogno.
Alcuni spunti - tra cui la rivalità tra il narratore e Mardar, che con ogni probabilità è un'invenzione prodotta dalle pene d'amore del narratore - avrebbero forse meritato un maggiore sviluppo, ma La donna del fiume - Suzhou River vive della sua natura incorporea, sceglie di non approfondire e di sorvolare, di rimanere impalpabile come il sentimento d'amore e la sua inevitabile incompiutezza. Di scorrere, come le acque di un fiume che ha visto troppo per poterlo raccontare. Recensione ❯
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Un cinema radicale, un pianeta a sé, senza GPS, senza spiegazioni né direttive ma con una grande fiducia nello spettatore. Drammatico, Tailandia, Francia, Cina2018. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di un uomo che comincia a vivere come il suo salvatore. Espandi ▽
In un villaggio sulle rive del mare, un giovane pescatore trova un uomo ferito, a cui presta soccorso e con cui sviluppa un legame tacito. Perché Thongchai, come lo chiama il pescatore assegnandogli il nome di una pop star tailandese, non parla. Forse muto o forse traumatizzato da un dolore lontano, Thongchai si lega profondamente al pescatore che un giorno prende il mare e non fa più ritorno. Rimasto solo, Thongchai assume progressivamente la vita del pescatore. Ma il mare restituisce sempre. Recensione ❯
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Con una tecnica magistrale, contrasto di antico e moderno, reale e surreale, Jia Zhang-ke racconta la deriva verso l'assurdo della Cina. Drammatico, Cina2006. Durata 108 Minuti.
In un villaggio sommerso dall'acqua, un uomo cerca la figlia mai incontrata, e una donna il marito che non vede da anni. Espandi ▽
Nel villaggio di Fengjie, luogo desolato e sommerso dall'acqua a causa della costruzione della diga delle Tre Gole, Han Sanming è un uomo che giunge con l'obiettivo di ritrovare la figlia che non ha mai visto, ma si ritrova a lavorare come demolitore per potersi permettere il soggiorno.
Shen Hong invece è un'infermiera alla ricerca del marito (ingegnere a Fengjie) che non vede da due anni e sul quale scoprirà verità poco piacevoli che la porteranno a un'importante scelta di vita.
Due tristi storie d'amore narrate con uno stile essenziale e minimalista fanno da contrappunto a uno spaccato sulla realtà sociale della Cina odierna. Recensione ❯
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Il film narra la toccante storia di quattro bambini, provenienti da angoli del pianeta differenti, ma uniti dalla stessa sete di conoscenza. Espandi ▽
Il film narra la toccante storia di quattro bambini, provenienti da angoli del pianeta differenti, ma uniti dalla stessa sete di conoscenza.
Dalle savane pericolose del Kenya, ai sentieri tortuosi delle montagne dell'Atlante in Marocco, dal caldo soffocante del sud dell'India, ai vertiginosi altopiani della Patagonia, questi bambini sono uniti dalla stessa ricerca, dallo stesso sogno.
Quasi istintivamente sanno che il loro benessere, anzi la loro sopravvivenza, dipenderà dalla conoscenza e dall'istruzione scolastica.
Jackson, Zahira, Samuel e Carlito sono gli eroi di Vado a scuola, un film che intreccia la storia di quattro alunni costretti ad affrontare innumerevoli ostacoli, spesso pericolosi - distanze enormi da attraversare, serpenti, elefanti, ma anche banditi - per raggiungere la scuola. Recensione ❯
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Dopo aver tradito la sua banda, Drizzle decide di cambiare volto per riuscire a cambiare la sua vita. Ma dopo un incidente sarà costretta a tornare a combattere. Espandi ▽
La setta di assassini della Pietra Oscura cerca incessantemente i resti del principe indiano Bodhi, spazzando via chiunque si frapponga tra loro e la reliquia. Durante una missione la killer Drizzle trova l'ultimo frammento di Bodhi e lo porta via con sé; per sfuggire alla vendetta della setta la killer si sottopone a un intervento estetico che ne muti irreversibilmente i connotati. Recensione ❯
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Un ragazzo appena uscito dal carcere stringe amicizia con un cane nero. Espandi ▽
Chixia, Cina, 2008. Musicista rock di successo e acrobata da circo sulle motociclette, Lang cade in disgrazia dopo essere stato accusato dell'omicidio del nipote del macellaio Hu. Uscito dal carcere grazie a delle misteriose attenuanti, è nel mirino dei propositi di vendetta di Hu. Rifarsi una vita per Lang è complicato, specie con il padre, gestore di uno zoo, alcolizzato all'ultimo stadio. Gli offre un lavoro Yao, un padrino locale che si occupa della cattura dei cani randagi che stanno invadendo Chixia e, in particolare, di un imprendibile cane nero, che si presume rabbioso.
Tutto o quasi è sopra le righe e studiato in funzione delle conseguenze e dello scopo simbolico; tutto o quasi nasconde una metafora piuttosto semplice da decrittare. Ciò non toglie che la regia di Hu - transitato con nonchalance dal blockbuster propagandistico come 800 eroi a qui, alla maniera di un camaleonte come Zhang Yimou - sappia pigiare i tasti giusti per tenere viva l'attenzione del pubblico.
Nel ruolo del padrino Yao compare il grande regista Jia Zhang-ke, mentre il protagonista Eddie Peng è una star musicale e cinematografica taiwanese, protagonista di molti successi del cinema panasiatico del terzo millennio. Recensione ❯
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Tuya vive di pastorizia nella Mongolia moderna insieme al marito disabile e ai due figli. Non riesce però a reggere a tutte le responsabilità che gravano sulle sue spalle e sta per risposarsi. Espandi ▽
Tuya è una giovane donna della Mongolia che vive con Barter (il marito paralizzato) e i due figli in una zona semidesertica. La loro fonte di sostentamento è la pastorizia.
Tuya però non riesce più a reggere la fatica e le responsabilità. Accetta quindi di divorziare e risposarsi ma solo con un uomo che si prenda cura non solo dei suoi figli ma anche di Barter.
C'e' un vicino interessato a lei ma le sue iniziative velleitarie lo rendono inaffidabile. Tutto sembra sistemarsi quando fa la sua comparsa un ex compagno di scuola di Tuya, tornato a casa dopo essersi arricchito con il petrolio. Recensione ❯
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